Ultimo appuntamento per l’ormai quasi tramontato 2023 per il punto di riferimento culturale reggino, preventivamente fissato per domani, sabato 30 dicembre, a partire dalle ore 18, con la presentazione dell’ultima fatica letteraria dell’antropologo e musicista nonché insegnante nella scuola statale e per UniBg; “I gabbiani vengono tutti da Brooklin”, è questo il titolo dell’anzidetto libro, per una storia quasi anarchica tutta da scoprire, tutta da leggere fino in fondo.
di Antonio Baldari
Ultimo appuntamento per l’ormai quasi tramontato 2023 per il caffè letterario “Mario La Cava” di Bovalino. È quello che è stato preventivamente fissato per domani, sabato 30 dicembre, a partire dalle ore 18, per la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Ettore Castagna, antropologo e musicista nonché insegnante nella scuola statale e per UniBg; “I gabbiani vengono tutti da Brooklin”, è questo il titolo dell’anzidetto libro, per una storia quasi anarchica tutta da scoprire, tutta da leggere fino in fondo.
Stante il fatto che, all’epoca dei fatti, nessuno capì davvero Giuseppe Zangara, per cui ci si chiede cosa aveva spinto il giovane anarchico di un piccolo paese calabrese a sparare a Roosevelt, lui, Little Joe, minuscolo, scuro, di poche parole, amaramente polemico contro la società del benessere, che incarnava alla perfezione l’icona dell’immigrato temibile, inquietante, irriducibilmente diverso dalla cultura whasp.
Naturalizzato americano da molti anni, Little Joe vive una vita da silenzioso e invisibile muratore a Paterson, con un inglese parlato male quanto l’italiano ed un dialetto jonico incomprensibile per gli inquirenti; Joe Zangara rimase un enigma per la giustizia americana che lo spedì alla sedia elettrica, così come rimase sconosciuta ed incompresa la sua rabbia, cronica quanto la sua ulcera, contro il capitalismo, contro suo padre, contro l’America alle porte del cosiddetto “New Deal”.Castagna ha preparato il romanzo – il quarto per lui – con un percorso documentario cresciuto negli anni non solo sulla base degli archivi storici americani, delle pubblicazioni su questo “strano caso”, ma anche attraverso una memoria storica, conosciuta direttamente, del mondo dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti d’America; degli ambienti libertari di Paterson; della Calabria Jonica e, infine, di chi nel suo paese d’origine – Ferruzzano – conserva il ricordo di Little Joe