di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Inizia con una serie di comunicazioni da parte del sindaco l’assise comunale che si è discussa questa mattina in seconda convocazione a Bovalino. Dichiarazioni che il consiglio comunale attendeva da parte del sindaco Mittiga dal 25 giugno, giorno in cui si è insediata al Comune la commissione d’accesso agli atti.
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‹‹Non ci aspettavamo come amministrazione l’arrivo della commissione d’accesso, tutto si può dire su questo consesso, ma non che sia in odore di infiltrazioni mafiose o che abbia subito o stia subendo condizionamenti ‘ndranghetistici, per questo aspettiamo con fiducia l’esito dell’accertamento››. Nessuna dimissione da parte del sindaco che ha riconfermato il suo ruolo di primo cittadino in dovere e in diritto di mantenere il ruolo affidatogli dall’urna elettorale.
Tre mesi prorogabili per altri tre, sarà questo il tempo in cui la commissione d’accesso antimafia soggiornerà fra le carte del comune. ‹‹Come sindaco – ha proseguito Mittiga – ho esortato gli uffici alla massima collaborazione questo al fine di rendere più agevole l’attività di controllo degli atti che la commissione è tenuta a esercitare e dal quale sono sicuro che si dimostrerà che noi come amministrazione abbiamo sempre agito nella legalità e con estrema correttezza e con la massima trasparenza. Voglio aggiungere che la loro presenza ci conforta, perché sono certo che dal loro lavoro sarà dimostrato che questa amministrazione ha sempre agito nell’interesse della collettività››.
E se la commissione d’accesso insinua l’ombra del condizionamento mafioso, le dichiarazioni di Giovanni Tizian rilasciate a “Uno Mattina” dal nuovo simbolo dell’antimafia oltre che la chiesa scuotono il Comune. ‹‹Nessun inchino ha mai costituito parte o prassi della processione in onore di San Francesco, che dal 1986 si celebra qui a Bovalino. Queste affermazioni gettano fango su questo comune come allora accade per “l’Affruntata” di Bovalino Superiore che fu paragonata a quella in mano alle cosche locali di Sant’Onofrio. Ho dato mandato all’avvocato del comune affinché venga richiesto il sequestro del servizio per capire se sarà possibile procedere per vie legali››.
Questa non è l’unica comunicazione che il sindaco aveva in serbo per il consiglio. Di natura più tecnica le informazioni sull’attività amministrativa che la macchina comunale starebbe portando avanti come la negoziazione del debito contratto con la Sorical che ammonterebbe a 6 milioni di euro ma che potrebbe scendere fino a 5 milioni; l’acquisizione di un mutuo trentennale per il pagamento dei debiti rendicontati al 31 dicembre del 2012 e comunicazione sull’ordinanza della corte d’appello che chiude il trentennale contenzioso tra il comune e le suore, secondo cui si è stabilito che l’immobile sarebbe di proprietà del comune. Da questa sentenza ne deriverà che il comune dovrà provvedere ad una nuova destinazione, luogo ad esempio dove poter ubicare il sistema bibliotecario per il quale l’ente spende mensilmente 4 mila euro o una nuova struttura dove ubicare l’attuale caserma. ‹‹Su tali provvedimenti – specifica il sindaco – sarà il consiglio che dovrà decidere››.
Ma le comunicazioni del sindaco proseguono fino a toccare i prossimi lavori al castello di Bovalino Superiore che sarebbero già stati appaltati alla Suap, e l’avviso che giovedì prossimo dalle 8 del mattino la polizia provinciale, su richiesta dell’amministrazione eseguirà i controlli delle utenze dell’acqua al fine di verificare eventuali allacci abusivi. Alle comunicazioni si accompagnano però le dichiarazioni della minoranza che seguono la naturale risposta alle affermazioni del primo cittadino.
‹‹Quello che viene detto in questa assemblea da parte della maggioranza, per quello che ci riguarda – afferma Zurzolo a nome del gruppo di opposizione NovaBovalino – ha la funzione di mero proclamo. In questo consiglio al proclama, al pensiero, non è mai conseguita un’azione, tutto quello che è stato detto sul castello, e sulle opere in fase di realizzazione in questa città per noi rimangono solo chiacchiere. Il gruppo che rappresento pone una domanda alla maggioranza che altro non è che la sintesi di tutte le domande che si pongono i cittadini. Questa amministrazione comunale ha fatto delle scelte partendo dall’assetto organizzativo della pianta organica a finire all’affidamento esterno di alcuni servizi. Ogni scelta ha delle ricadute sulla finanza pubblica. Vogliamo capire dall’aprile del 2010 quanto ha speso questo Ente in termini di raccolta rifiuti? Invito la maggioranza a fornire all’opposizione questo dato, da qui potranno partire determinate valutazioni che consentono di criticare oggettivamente l’operato dell’attuale amministrazione o di salvarlo. Dobbiamo avere il dato e ragionare su di esso››.
Si procede, poi alla votazione della surroga del consigliere Piccolo con il primo dei non eletti della stessa lista Cristoforo, che anticipando i tempi ha inviato al Comune una dichiarazione nella quale rifiuta la nomina a consigliere.
Si passa, poi al regolamento per la rateizzazione dei tributi comunali che per la prima volta nella storia di questa consiliatura ha visto maggioranza e opposizione lavorare insieme la sua realizzazione. Sul regolamento che trova l’ovvio favore dell’amministrazione tutta ha rincontrato anche il parere favorevole del revisore dei conti. È il quarto punto all’ordine del giorno, ovvero la richiesta di chiarimenti sull’attuale emergenza ambientale, genera quelle digressioni temporali d’obbligo per chi dal 2010 denuncia un deficit politico e la mancanza di programmazione. Si ritorna alla scelta di liquidare la Multiservice, sull’errata elaborazione di una pianta organica che avrebbe ingessato l’ente in un gioco di forze impedendo una programmazione lungimirante e vantaggiosa non solo per le casse comunali ma soprattutto per lo sviluppo di una politica ambientale ad oggi inesistente.
Dalla raccolta rifiuti, le considerazione volgono sulla “favola della videosorveglianza e sull’isola ecologica che non c’è – prosegue l’opposizione. Da mesi sentiamo ripetere la solita storia, che a breve saranno pronte, fruibili o che entro 15 gironi saranno consegnati alla cittadinanza. Basta con questi annunci Sindaco – adesso è il tempo si volgere ai fatti”. Fatti che lo stesso assessore Delfino mette in tavola, dichiarando pubblicamente che fin quando la videosorveglianza non sarà attiva sul territorio l’isola ecologia, pur essendo pronta, mancherebbe solo l’installazione del cancello già in dotazione al comune, non sarà aperta. Questo per evitare che i soliti vandali creino nuovamente danni al sito.
Dunque stando alle dichiarazioni di Delfino, i fatti esistono e sarebbero anche evidenti, è la lentezza tuttavia con cui si procede alla realizzazione delle opere, l’assenza di organizzazione negli uffici e un po’ di menefreghismo misto a incompetenza che genera un immobilismo amministrativo che Bovalino paga da oltre un ventennio.