di Adelina B. Scorda
BOVALINO — Cinquanta i muniti che trascorrono prima dell’inizio della seduta consiliare, e nonostante il corposo ritardo subito dopo la verifica di rito dei presenti si affaccia la richiesta del sindaco di posticipare di un’altra ora l’assise comunale, in modo da consentire al consigliere di maggioranza, Mario Ientile, di rientro da Caulonia, di partecipare al consiglio. Richiesta negata da tutta la minoranza che invita caldamente all’inizio dei lavori consiliari.
L’assise si apre come stabilisce il regolamento con la lettura e l’approvazione del verbale della seduta precedente che non desta discussioni il passaggio al punto successivo è veloce, ma è proprio su questo secondo punto, il piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, con conseguente approvazione delle tariffe Tares (tassa rifiuti e servizi) che la concertazione non trova subito un punto d’incontro. Solo dopo un’interruzione di oltre mezz’ora richiesta dal sindaco Mittiga, “al fine – dice – di poter discutere sulle puntualizzazioni fatte dai vari gruppi di minoranza”, in particolare dal consigliere Vadalà la seduta potrà riprendere. Secondo quando asserito da Vadalà, puntualizzazioni che trovano sostegno in tutta l’opposizione sarebbe avventato approvare il piano finanziario con la conseguente tariffazione Tares, vista l’esistenza di un emendamento, che entro il 31 ottobre dovrà essere approvato in Senato e che darebbe la possibilità ai comuni di applicare per tutto l’anno 2013 la vecchia Tarsu più conveniente per i cittadini già vessati da numerose tasse.
“La Tarsu – spiega il consigliere – richiede una copertura del gettito dell’80% mentre con la nuova Tares la copertura del gettito dovrà rispettare il 100%, il che significa che quanto si incasserà per il servizio altrettanto dovrà essere speso”. Le puntualizzazioni di Vadalà, va detto, hanno creato non poco scompiglio in consiglio e vista l’assenza del consigliere di maggioranza Mario Ientile, esperto senza dubbio sull’argomento, la decisione di sospendere l’assise proposta di Mittiga, abile nell’aggirare gli ostacoli, sembra più un escamotage per attendere l’arrivo del consigliere, più che una vera necessità della maggioranza di confrontarsi sentiti anche i pareri del ragioniere.
“Non vedo grossi problemi – ha detto – ad approvare il regolamento così com’è e attendere le decisioni sull’emendamento che dovranno pervenire entro il 31 ottobre. Se non dovesse essere approvato ci troveremo un passo avanti con i lavori, in caso contrario si potranno comunque fare tutte le modifiche necessario sul regolamento”.
La ripresa dell’assise, una pausa durata circa 45 minuti, è accompagnata dall’arrivo del consigliere di maggioranza Ientile che aggiornato velocemente sullo stadio dei lavori, afferma: “Molti comuni si sono regolati con una delibera di giunta attraverso la quale hanno istituito una sorta di acconto da per il pagamento della Tares, tuttavia, credo che occorra prima di tutto delineare con estrema precisione i costi dei servizi. Si può approvare il piano finanziario ma se se non viene allegata la tariffa Tares, ci troveremo costretti a modificare il piano finanziario in seguito all’accertamento dei costi e la problematica si presenterà quando andremo ad approvare il bilancio”.
Non convincendo l’approvazione del piano finanziario e la conseguente tariffazione, anche in previsione di una possibile approvazione dell’emendamento governativo, il Consiglio ha optato per l’aggiornamento di seduta successivamente al 31 ottobre e in attesa di ulteriori sviluppi l’esecutivo provvederà a elaborare due delibere di giunta con le quali l’amministrazione garantirà il pagamento dei servizi per almeno due mesi al fine di recuperare almeno l’80% della copertura del gettito, questo anche al fine di garantire alle casse statali l’entrata dei trenta centesimi per utenza previsti dalla nuova tassa.
Scorre più agevolmente l’approvazione dei restanti punti all’ordine del giorno anche se l’adesione alla carta europea per l’uguaglianza e parità fra uomini e donne, non ha impedito a Zurzolo di chiedere quali conseguenze pratiche l’adesione alla carta avrà per i cittadini del Comune, “quali sono le conseguenze positive di questo atto, nella sua pura formalità, purtroppo non serve a nulla. Prendere atto di questi principi va benissimo, è un atto giusto oltre che civile – ha detto – ma dobbiamo essere più territoriali giardano ai problemi di casa nostra, il consiglio comunale dovrebbe interrogarsi se la dignità della donna e dell’uomo è tutelata è realmente tutelata. Il Comune partendo da questa decisione dovrebbe occuparsi del concetto del buon costume principio divenuto sempre più debole. Il sindaco e il vicesindaco dovrebbero occuparsi di quanto si sta verificando”.
Il chiaro riferimento al fenomeno della prostituzione dilagante in paese anche se ancora non totalmente sfacciato ha spiazzato forse il vicesindaco Rocca che di sicuro non si aspettava, un rimbalzo di questa portata. Le risposta alle interrogazioni presentate hanno occupato la parte marginale del consiglio, per quanto riguarda l’opera di elettrificazione nell’area Coltura, ultimata nell’ottobre del 2012, ma ancora priva di allaccio, il sindaco ha spiegato come ora “spetterebbe all’ufficio tecnico elaborare il calcolo dei kilowatt per richiedere l’allaccio all’Enel sotto previo conteggio dei pali della luce potranno essere attivati per via dei costi che l’Ente non può sostenere. Solleciteremo l’ufficio tecnico – ha detto Mittiga – affinché la pratica venga ultimata” Maggiori spiegazioni, forse a causa delle particolareggiata descrizione che Rocca ha inteso fornire ai presenti, sul Premio La Cava. “Progetto – ha detto – che è in fase di elaborazione, ovviamente per creare un evento di grande risonanza che abbia anche delle ricadute economico finanziarie è necessario molto tempo”. Quindi nonostante la sua istituzione il 16 aprile del 2010 la strada da percorrere è ancora molto lunga.