di Adelina B. Scorda
BOVALINO – È assente Giovanni Giorgi, il primo dei non eletti della lista “Ricominciare” che questa sera sarebbe dovuto subentrare al consigliere dimissionario Domenico Savica. Non si può dire lo stesso per Iaria che questa sera all’assise comunale, dopo i dubbi creatisi attorno al suo possibile diniego, ha tacitamente accettato la surroga al consigliere Crupi, successore fulmineo di Ientile.
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Già, perché, secondo il regolamento, nel momento in cui il surrogante non avesse l’intenzione di ricoprire il ruolo imposto dalle dimissioni del proprio precedessore, ha l’obbligo prima di accettare l’incarico per poi eventualmente rassegnare le proprie dimissioni. Stando alla stretta cronaca di questa sera, ed evitando eventuali ipotesi e teorie, Iaria sarebbe il nuovo consigliere di maggioranza dell’amministrazione guidata da Mittiga. Un’assise che in apertura ha voluto ripercorrere attraverso le dichiarazioni del presidente Signati prima e del sindaco Mittiga poi, gli eventi giudiziari che negli ultimi giorni hanno colpito il comune e in particolare, da come si evince dall’informativa di ben 1886 pagine, la lista del consigliere Savica e dell’attuale sindaco.
Parole dure quelle pronunciate da Francesco Signati che si è detto amareggiato e sconcertato “Non devo difendermi – ha detto – da niente e da nessuno, nulla si evince dalle 1800 pagine dell’informativa se non un disegno messo appunto da ingegnoso architetti, e con questo non mi riferisco alle forze dell’ordine. Dietro tutto questo c’è un chiaro disegno politico. È mio dovere di professionista e di uomo integerrimo difendere me stesso e la mia famiglia. Si vergogni chi scrive che io sono colluso con la mafia e sfido chiunque a dimostrare che io abbia favorito le famiglie nominate nell’informativa. E poi – ha aggiunto – quali favori avrei ricevuto? Per chiarezza è giusto ricordare che io nelle elezioni del 2005 ebbi 149 voti, mentre sono 119 i voti che ho ottenuto nelle amministrative del 2010 e in particolare nessun voto a Bosco e a Bovalino Superiore. Il mio unico interesse è sempre stato il benessere della gente di Bovalino”.
A fare da spalla al presidente Signati portando in Consiglio le sue dichiarazioni, il sindaco Mittiga “A Signati va la mia totale solidarietà e fiducia. A dimostrazione della nostra totale estraneità ai fatti citati, invito la mia lista, qualora fossero a conoscenza di eventi che hanno determinato voti di scambio, di fare denuncia alle forze dell’ordine. Questa sera in questo Consiglio, non devo scuse a voi consiglieri ma ho l’obbligo di difendere la mia professionalità. Numerosi sono stati gli interventi di questa amministrazione – ha proseguito – nel rispetto e nella difesa della legalità, primo fra tutti la rescissione, avvenuta il primo aprile, il giorno dell’insediamento di questa amministrazione, di un contratto di subappalto che il comune aveva contratto con una ditta che da notizie di stampa risultava collusa con la ‘ndrangheta”.
Un riferimento del sindaco, poi, che non va troppo per il sottile, alle dichiarazioni dei gruppi di minoranza Agave e Nova Bovalino, ma è il primo a subire realmente l’attacco del primo cittadino che, forse trasportato da un eccesso di zelo ha ricordato ai consiglieri Muscari e Maesano la loro antica militanza nella sua lista, “Quindi – ha dichiarato Mittiga – qualora ci fossero, ma non sarà così, dei risvolti negativi per questa amministrazione vi ricordo che anche voi in qualche modo ne potrete rispondere”.
Puntualizzazioni che non vanno giù ai consiglieri che rispondono senza troppi complimenti alle affermazioni del sindaco. “Le dichiarazioni del movimento politico culturale Agave hanno semplicemente invitato l’amministrazione a fare chiarezza su quanto riportato dalla stampa,le nostre critiche si sono sempre limitate a evidenziare l’incosistente attività politica di questa amministrazione, poi sei si vuole mettere il bavaglio a questo movimento allora è un’altra questione”. A seguire le dichiarazioni di Zurzolo: “Come movimento – ha detto – Nova Bovalino non ha mai, né tantomeno in questo caso tentato di fare strumentalizzazioni politiche, ci siamo limitati ad analizzare la grave situazione che sta interessando il comune di Bovalino. Le nostre critiche hanno sempre riguardato il dato politico e amministrativo, lungi da noi speculare su fatti di cronaca. E nominare il comunicato fatto dal nostro movimento è uno strafalcione politico, le nostre dichiarazioni non sono solo formalmente impeccabili ma anche sostanzialmente corrette”.
Una parentesi non troppo breve che, e c’era da aspettarselo, ha interessato l’inizio della concertazione consiliare. Il passaggio, adesso alla discussione dei punti all’ordine del giorno. Dalla la presa d’atto del piano per la prevenzione della corruzione e del piano per la trasparenza, approvate all’unanimità si passa velocemente alle risposte degli assessori Caminiti e Delfino.
Difficile quasi da ascoltare l’assessore Caminiti a causa del tono sottile con cui leggeva la lunga lista, redatta per l’occasione, contenente tutti gli interventi e progetti che con la sua carica ha espletato in questi quattro anni, come le varie riqualificazioni delle strutture scolastiche, le borse di studio, l’acquisto di materiale didattico per gli studenti diversamente abili e il progetto che per i prossimo mesi ( il primo sta per concludersi) vedrà gli insegnati delle scuole elementari, medie e dell’infanzia essere affiancate da assistenti educativi.
L’assessore parla anche dell’ottimo rapporto con le popolazioni delle frazioni, dichiarazione non troppo condivisa in consiglio soprattutto fra gli uditori. Continua ad elencare e fra i progetti anche la realizzazione di un’orchestra di fiati composta dagli studenti delle scuole tramite un progetto realizzato insieme al vice-sindaco Rocca in cooperazione nell’isatituto Gaiuseppe Verdi di Bianco. Peccato, però lo si scopra solo ora.
Ma delle dichiarazioni dell’assessore non è convinto il consigliere Vadalà che presa la parola smonta punto per punto le dichiarazioni delle Caminiti, sottolineando come l’amministrazione non sia stata in grado di sfruttare le risorse fornita a mezzo di finanziamento. Nodo cruciale è la mensa il cui servizio ad oggi non è ancora fornito e il cui costo si aggirerebbe intorno alle 4 euro e 60 centesimi , cifra troppo alto per le famiglie. E poi ancora, l’incapacità dell’amministrazione, secondo la minoranza, di inserirsi nel decreto del fare al fine di ottenere finanziamenti adeguati la messa in sicurezza delle strutture scolastiche.
È la volta dell’assessore Delfino che porta con sé una lunga lista in cui sono annotate date, opere e numeri. Concessioni cimiteriali, videosorveglianza, centro polifunzionale, il Centro La Cava. E poi ancora elettrificazione rurale, quasi completata, Isola ecologica, pronta secondo l’assessore fra non più tardi di un mese. Raccolta differenziata con la realizzazione di 10 postazioni in tutto il paese e l’avvio di un racconta stradale. Continua l’assessore per concludere ricordando la realizzazione di un impianto fotovoltaico sugli edifici scolastici e per ultimo, il Parco La Cava che ha ricevuto un finanziamento di 20 mila euro. Un elenco corposo che tuttavia l’opposizione rispedisce al mittente non per insufficienza esplicativa “ma a causa dell’assenza di programmazione e pochezza politica che anche in questo caso denota l’amministrazione Mittiga. Non vi è stata in quattro anni la realizzazione di un progetto, ma solo promesse di completamento”.