di Carabinieri
BOVALINO – Oggi, 9 settembre, in occasione del 25° anniversario della tragica morte del Brig. Antonino Marino, presso la chiesa di Maria SS. Immacolata a Bovalino Superiore è stata celebrata una Santa Messa in memoria del militare. Impegnato principalmente nel contrasto alla ‘ndrangheta, ha lavorato per anni, prima del suo assassinio, come Comandante della Stazione Carabinieri di Platì. Profondo conoscitore della criminalità organizzata locale ha svolto varie indagini su traffici illeciti e sui numerosi sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali, contribuendo ad assicurare alla giustizia diversi esponenti della ‘ndrangheta.
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Il 9 settembre 1990, il Brigadiere, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer, il quale, approfittando della confusione che regnava in paese e della concomitante esecuzione di uno spettacolo pirotecnico, gli esplose contro una decina di colpi di pistola, dileguandosi poi nel buio. Nell’agguato furono colpiti oltre al sottufficiale, all’epoca trentenne, anche la moglie incinta e il figlio Francesco di 1 anno, oggi Tenente nell’Arma dei Carabinieri.
Il 2 settembre 1993 al Brigadiere Marino è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione “Comandante di Stazione impegnato in delicate attività investigative in aree caratterizzate da alta incidenza del fenomeno mafioso, operava con eccezionale perizia, sereno sprezzo del pericolo e incondizionata dedizione, fornendo determinati contributi alla lotta contro efferate organizzazioni criminali fino al supremo sacrificio della vita, stroncata da vile agguato. Splendido esempio di elette virtù civiche e di altissimo senso del dovere”; mentre il 30 settembre 2011 a Platì è stata intitolata alla sua memoria la locale caserma Carabinieri.
Al termine della cerimonia celebrata da S.E. il Vescovo di Locri – Gerace Monsignor Oliva, ha preso la parola il Comandante del Gruppo, Tenente Colonnello Pasqualino Toscani, il quale dopo aver portato il saluto del Comandante Provinciale, Colonnello Lorenzo Falferi e dopo aver ringraziato per la loro presenza il Presidente del Tribunale di Locri, Rodolfo Palermo, il Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’Alessio, e tutte le altre autorità civili e militari presenti, rivolgendosi alla vedova del Brigadiere Marino ha detto: “Noi non dimentichiamo, non vogliamo dimenticare non dimenticheremo mai il Vostro sacrificio, il Vostro dolore. Noi non dimenticheremo mai il nostro EROE: il Brigadiere Marino che con il suo impegno, con la sua professionalità con il sacrificio della vita ha testimoniato che l’Arma è e sarà sempre un sicuro punto di riferimento per i cittadini onesti. Noi abbiamo il dovere di stare vicino alla gente soprattutto ai più deboli, offrendo in ogni circostanza risposte tempestive ed efficaci alle attese dei cittadini di cui forte promana, anche da questa terra, la domanda di legalità e sicurezza. Legalità e sicurezza che costituiscono diritto fondamentale delle comunità e rappresentano condizione essenziale per l’esercizio delle libertà, per la piena coesione sociale e per lo sviluppo economico. Il Brigadiere Marino tutto questo lo aveva ben chiaro, il Suo sacrificio ne è il testimonianza viva e indelebile. Il suo contributo alla lotta contro la criminalità organizzata costituisce un’altra importante pagina di storia dell’Arma. Il Suo esempio sarà sempre guida ed insti razione di tutti noi”.