R. & P.
L’annosa questione legata alle vicende economiche-finanziarie provocate dall’Azienda “Multiservices”, azienda comunale creata nel 2005 dall’allora giunta guidata da Francesco Zappavigna, sta per giungere a conclusione. Interpellata in proposito, l’Assessore al Bilancio ed al Patrimonio Comunale, Avv. Maddalena Dattilo, ha dichiarato:
“ Insieme agli altri obiettivi, l’Amministrazione Comunale si è posta quello di risanare l’Ente. In questo ambito è stato necessario dichiarare il dissesto economico-finanziario dell’Ente a causa dei 14.000.000,00 di euro di debiti fuori bilancio accumulati dalle passate amministrazioni. Al contempo è stata affrontata la questione dell’ Azienda Speciale Bovalino Multiservices, nata all’interno dell’Ente e il cui unico socio è il Comune di Bovalino; in sostanza un inutile carrozzone (doppione) dell’Ente che ha causato disservizi e debiti sempre a carico del Comune durante il periodo di attività ( 2005-2010). Tra questi, un peso determinante l’ha avuto anche la presenza di una massa debitoria piuttosto consistente che l’Ente ha accumulato verso l’Ente previdenziale della pubblica amministrazione (INPS) e nei confronti di alcune ditte che hanno lavorato negli anni in cui l’Azienda Multiservices era in attività per il Comune. La cifra in questione, quantificata dal Commissario liquidatore, dottore Ceccio, nominato nel 2016 dalla Commissione Straordinaria che reggeva allora le sorti del Comune (Gentile, Correale e Consolo), si aggira intorno ai 700/800 mila euro, debiti della suddetta Azienda e pertanto rimasti in capo all’Ente. A distanza di 15 anni, ci sta creando non pochi problemi per la sua definitiva dismissione; problema che stiamo comunque cercando di affrontare e che presto si spera di risolvere.
La questione relativa alla liquidazione dell’Azienda ha subito molteplici complicazioni, mai concretamente affrontate. Così il Commissario liquidatore Ceccio aveva pensato procedere con una istanza di fallimento, istanza presentata al Tribunale di Locri che ha, però, rigettato la richiesta con la motivazione che la normativa civilistica e fallimentare prevede per gli enti pubblici economici (come nel nostro caso nel quale l’Azienda ha come unico socio il Comune) un’espressa esenzione dall’applicazione delle disposizioni in materia di fallimento e di concordato preventivo, sottoponendoli alla liquidazione coatta amministrativa. In conseguenza di ciò e della successiva dichiarazione di dissesto, la nostra attenzione si è ancor più concentrata sull’alleggerimento della massa debitoria passiva esistente sulle spalle dell’Ente, e quindi dei cittadini, e nel contempo sulla necessità di trovare una soluzione valida per consentire soprattutto ai lavoratori cui non erano stati versati i contributi (fatto di assoluta gravità!), di beneficiare del loro naturale diritto, anche perché nel frattempo qualcuno è già in età di pensione.
Sulla scorta di tutti questi elementi forniti sia dagli uffici preposti che dall’attenta azione condotta dal dottor Ceccio, nello scorso mese di giugno abbiamo fatto una delibera di Giunta per reperire una figura idonea a ricoprire l’incarico di “Revisore dei conti”, tra tutti i curriculum pervenuti è stato scelto quello del dottor Ettore Lacopo che dovrà verificare la redazione dei bilanci mancanti da parte del Commissario liquidatore. Ultimata questa necessaria ed indispensabile procedura, si procederà con l’approvazione degli stessi, non dopo aver avuto, però, il parere favorevole anche da parte del nostro revisore contabile. Solo dopo questi essenziali passaggi si potrà pensare di far traslocare la massa debitoria in questione nel corposo calderone gestito dai Commissari straordinari per la liquidazione, liberando l’Ente da una pesante responsabilità che, ovviamente, non può essere addossata all’attività politico-amministrativa di questa amministrazione bensì ad una cattiva gestione dell’Azienda “Multiservices”, nata male e finita peggio. E’ chiaro che per arrivare a questo punto ci siamo dovuti interfacciare diverse volte con la stessa Commissione liquidatrice, anche perché ci sono adempimenti previsti che non possono essere tralasciati, considerato che tutto viene fatto nella più totale trasparenza e legalità. Per questi motivi siamo contenti di aver avviato il risanamento dell’Ente ma siamo amareggiati per il fatto di aver dovuto fare scelte dolorose e a volte impopolari, ma lo abbiamo fatto nella consapevolezza che era necessario per porre freno agli effetti negativi dell’ “allegra” gestione degli anni precedenti.
In conclusione, va detto che si tratta di una situazione annosa che anche i Commissari Straordinari hanno cercato di risolvere in qualche modo. Per noi la liquidazione dell’Azienda speciale è particolarmente importante perché dal suo esito finale i cittadini capiranno l’impegno e l’assoluta trasparenza che mettiamo giornalmente in campo nell’amministrare il bene comune. Siamo convinti che fare buona amministrazione vuol dire anche assumersi tutte le responsabilità e non lasciare nulla di irrisolto. Solo affrontando anche i tanti e gravi problemi interni all’Ente, mai concretamente affrontati – tanto che si sono trascinati fino ad oggi – possiamo dare un futuro a questo nostro paese e alle giovani generazioni.