R. & P.
In un modo che non si riesce a comprendere il Sindaco Maesano e la sua amministrazione stanno decidendo le sorti di una popolazione di alberi disseminati in ogni angolo del paese… Siamo partiti dal pino di Piazza stazione ad inizio mandato, per passare a via La Cava, via XXIV Maggio, Via Euclide (guardia medica), Piazza Ruffo, il Lungomare dove sono stati tagliati pini ultradecennali, per arrivare oggi in c.da Rosa dove sono stati tagliati 13 pini che erano presenti nel cortile della scuola elementare.
Sicuramente i cittadini non dimenticheranno un sindaco “disboscatore”.
Insomma tutta roba di cui sbarazzarsi senza troppo indugiare, perché, come sempre, si usa l’alibi “prima di tutto la sicurezza… del cittadino, dell’auto posteggiata o del manufatto”, anche laddove queste problematiche non sono presenti, piuttosto sacrificati perché considerati ostacoli per la cementificazione degli spazi urbani.
Infatti nel caso dei pini tagliati sul lungomare ci siamo chiesti, assieme ai tanti cittadini ormai indignati, quale la ratio? Se ci fossero potenziali pericoli di crollo e, in quel caso, se l’amministrazione avesse pensato di chiedere altri pareri prima di cancellare un patrimonio verde, o se il loro taglio fosse stato disposto come unica possibilità di intervento piuttosto che optare per una scelta conservativa.
Contattato l’Ufficio tecnico ci è stato risposto che l’area era interessata da un progetto di riqualificazione che prevedeva, semplicemente, il taglio dei pini, senza alcun intervento da parte dell’amministrazione che facesse valutare al progettista i benefici che queste piante, seppur brutte o indebolite, potevano regalare magari con una diversa collocazione.
Appare chiaro, alla luce delle ultime scelte prese dall’Amministrazione Comunale, che sta prevalendo in modo drammatico una mentalità di vecchio stampo incardinata sul concetto di “verde pulito”, ovvero “facciamo pulizia di tutto il verde che non ci piace”.
E non basta come compensazione la ripiantumazione di giovani alberelli: non basta qualche decina di pianticelle di due anni a ripagare il valore di alberature storiche!
Oggi vogliamo conoscere la ratio di questa nuova “sentenza” per i 13 alberi di c.da Rosa, visto che l’Amministrazione decide in maniera definitiva “a porte chiuse”, senza un dialogo trasparente e partecipato per cercare soluzioni alternativa all’abbattimento, senza condividere in maniera trasparente le motivazioni, supportate da perizie, che devono essere rese pubbliche.