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di Adelina B. Scorda
Una tappa storica l’ha definita il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano, in occasione della conferenza stampa che annunciava circa un mese fa la prima edizione del Premio letterario Mario La Cava. Un primo grande traguardo, una edizione propedeutica a quelle che verranno in futuro, un evento di portata nazionale che farà da apri porta alle edizioni successive. Un progetto in collaborazione con il Caffè Letterario (grazie all’opera del suo presidente Domenico Calabria e della famiglia La Cava) e con il patrocinio della Regione Calabria, che ha catalizzato nella cornice dell’Istituto Comprensivo Mario La Cava ospiti e premiati di livello nazionale.
Una manifestazione fortemente voluta, simbolo della rinascita culturale di Bovalino, il Premio Letterario La Cava ha incontrato la piena collaborazione, oltre che soddisfazione del Caffè Letterario anche della famiglia La Cava che nonostante le delusioni del passato, ultima quella del 2008, quando andò perso un finanziamento che doveva servire per celebrare il 100° anniversario della nascita dello scrittore, da anni porta avanti esempi di cultura. Presenti per l’occasione i figli di Mario La Cava Marianna, Caterina, Grazia e Rocco.
Una sala gremita ha accolto ospiti e padroni di casa, a moderare la serata la giornalista Maria Teresa D’Agostino. Come anticipato già nella conferenza stampa indetta dal comune circa un mese fa i premiati della prima edizione del Premio Mario La Cava sono stati Claudio Magris professore universitario nonché scrittore, saggista più volte nominato per il premio Nobel per la letteratura, grande conoscitore ed estimatore di Mario La cava che nel 2008 in occasione del centenario della sua morte auspicava, in un articolo scritto per il Corriere della Sera, un gemellaggio fra la città di Trieste e Bovalino. Su questa proposta avanzata da Magris quasi dieci anni fa il rilancio del sindaco Maesano che approfittando del collegamento video con l’autore, assente per motivi di salute, ha proposto la realizzazione di quel gemellaggio tanto atteso con la città di Trieste.
Premiato insieme a Magris il giornalista e scrittore Raffaele Nigro
“Nigro ha studiato gli aspetti più reconditi dell’isolamento della società agro-pastorale e i cambiamenti prodotti dall’era industriale. Mario La Cava ha narrato storie di soprusi e di asservimento, ha descritto viaggi avventurosi di disperati in cerca di futuro, speranze sogni e delusioni di giovani donne, tentativi eroici di riscatto individuale e collettivo, ha dato una voce agli umili della sua Calabria. Raffaele Nigro ha cantato l’epopea della sua Basilicata e la crisi del mondo occidentale : storie di vite magicamente trasfigurate, personaggi intrisi di religiosità pagana, rivolgimenti storici epocali, fantasmi miserie e guasti di una civiltà al tramonto. Tratto comune ai due scrittori è il superamento del romanzo neorealista, attraverso la ricerca di forme espressive originali e l’ interpretazione personale della realtà: scrittura che si nutre di classicità per entrare nel tempio dell’immagine. Come intellettuale, Raffaele Nigro è un mirabile esempio di coerenza e di integrità morale, espressione della più alta coscienza civile, volta alla salvaguardia del patrimonio culturale per l’emancipazione sociale, la rinascita del territorio e lo sviluppo spirituale dell’essere umano”.
A impreziosire la serata la presenza di Anna Melato, attrice e doppiatrice poliedrica protagonista del film di Luigi Comencini tratto dal racconto di Mario La Cava “Il matrimonio di Caterina”.
Altra sorpresa della serata la ristampa in “edizione speciale” di “Le memorie del vecchio maresciallo” e la Targa dedicata allo scrittore Mario La Cava che sarà fissata, a memoria delle future generazioni, all’ingresso della Sala consiliare del Comune.
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