R. & P.
BOVALINO – “Conoscere i pericoli della rete – Risultati indagine: i ragazzi e le nuove tecnologie”: è questo il tema del convegno che si è tenuto ieri a Bovalino presso la sede di Formacenter.
Un incontro per presentare i risultati di un progetto promosso dalle Associazioni 5D (Tuteliamo i Diritti e la Dignità delle Donne attraverso il Dialogo e la Difesa attiva) e Gamma Formazione, al quale hanno lavorato un gruppo di esperti.
Alla presentazione del progetto hanno preso parte Alessandra Polimeno, presidente dell’associazione 5D, Vincenzo Schirripa, presidente del Formacenter, Francesco Perrone, presidente dell’associazione Gamma Formazione, Giovanni Calabrese, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Mario Mazza, vicepresidente del Corecom.
Presenti inoltre Cinzia Cataldo, vicesindaco del Comune di Bovalino, Bruno Federico, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bovalino, Rosalba Zurzolo, dirigente dell’Istituto Comprensivo La Cava di Bovalino, Francesco Sacco, dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Mazzini di Locri.
Il progetto
Obiettivo del progetto è realizzare un’azione pilota di informazione e sensibilizzazione sui rischi derivanti dall’utilizzo improprio di internet da parte di ragazzi e adolescenti, dotarli di strumenti pratici per ridurre i rischi di esposizione ai pericoli derivanti da un utilizzo non corretto della rete (adescamenti in rete, cyberbullismo, pedopornografia, etc…).
La raccolta dei dati è avvenuta tramite la somministrazione di un questionario a 313 alunni suddivisi tra le classi seconde e terze del Liceo Mazzini di Locri, e le classi seconde e terze medie dell’Istituto comprensivo La Cava di Bovalino.
Nello stesso periodo sono stati svolti a scuola due incontri di formazione e preparazione alla fase operativa, in cui sono stati forniti agli alunni gli elementi di base relativi agli argomenti del corso online e l’obiettivo del questionario.
Al termine della presentazione dei risultati conseguiti l’Associazione 5D, l’Associazione Gamma Formazione e Formacenter hanno presentato al Corecom e all’assessore regionale Calabrese, la proposta di progetto di Media Education per strutturare un percorso con le scuole secondarie di primo grado per far conseguire ai ragazzi un certificato di “Navigatore Consapevole”.
Una proposta accolta da entrambi in modo positivo.
Calabrese e Mazza hanno sottolineato l’importanza del lavoro delle associazioni, della scuola, delle famiglie e delle istituzioni per guidare ed educare i ragazzi nell’uso consapevole delle nuove tecnologie.
«Ringrazio, – ha detto la presidente dell’Associazione 5D Alessandra Polimeno – sia a titolo personale che a nome dei componenti dell’Associazione 5D, le istituzioni intervenute, le autorità, le associazioni e il numeroso pubblico che ha preso parte all’evento. Un sentito ringraziamento all’avvocato Mazza, vicepresidente del Corecom e all’assessore regionale Calabrese, che hanno da subito riconosciuto l’importanza di questa iniziativa, essendo un argomento che anima il dibattito istituzionale e che coinvolge i bambini, adolescenti e genitori che navigano in un mondo fatto di luci e ombre. Per questo mi preme evidenziare la necessità di sviluppare sempre maggiori sinergie tra le istituzioni e i diversi attori che si occupano del tema della sicurezza in rete. L’evento organizzato scaturisce proprio dalla riflessione che è necessario dare sempre maggiori contributi per trovare delle soluzioni più efficaci ai problemi della sicurezza per diffondere ulteriormente l’educazione digitale che aiuterà ragazzi, adolescenti e adulti a navigare in sicurezza e facilità. I risultati dell’indagine offrono un quadro della percezione dei rischi connessi all’uso di Internet tra gli studenti del campione intervistato».
«Il corso – ha spiegato il presidente di Formacenter, Vincenzo Schirripa – è stato erogato su piattaforma FAD e tratta le principali problematiche riscontrabili nella navigazione web, nell’uso della posta elettronica e dei social network, per ognuna delle problematiche viene fornita sia una descrizione che un’znalisi su come affrontarle. Prima di accedere alla piattaforma FAD del corso, agli studenti è stato somministrato un questionario per comprendere le loro abitudini in merito all’uso dei principali strumenti informatici e delle piattaforme web, attraverso domande a risposta singola o multipla ed in maniera del tutto anonima».
«Con questi corsi sulla sicurezza informatica – ha affermato il presidente di Gamma Formazione, Francesco Perrone – elargiti agli studenti del Mazzini di Locri ed agli studenti della scuola media di Bovalino, abbiamo cercato di far capire che l’unica strada dai sempre più crescenti pericoli in rete, è l’uso attento del mezzo informatico con l’obbiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei ragazzi e dei genitori dai rischi che si corrono navigando su internet. Purtroppo oggi molti genitori sottovalutano il problema con la scusa che il digitale divide, si tratta di un finto alibi che non porta a nessun risultato, bisogna dunque introdurre un’etica di utilizzo di internet, non rimanere limitati alla fruizione passiva e incontrollata di questo mezzo».