*di Pasquale Rosaci
BOVALINO- Qualche decennio fa il ciclismo su pista era uno sport molto praticato e diffuso anche in Italia, l’immagine della campanella che suonava per indicare l’inizio dell’ultimo giro di pista, e che quindi stava per scadere il tempo per cercare di vincere, era molto diffusa. Quell’immagine è stata sovente richiamata in diversi contesti sociali ma ancor più in quello politico dove ha trovato terreno fertile ed ha creato una metafora che oggi potrebbe spiegare efficacemente che abbiamo quasi “esaurito il tempo“ per cercare di dare un futuro ai nostri figli e, quindi, al nostro paese. In conseguenza di ciò, anche per Bovalino la fatidica campanella sta inesorabilmente per suonare nonostante sia ancora incerta la situazione politico-amministrativa dettata dalle risultanze ancora non note che emergeranno dal resoconto presentato alle Autorità competenti dalla commissione d’accesso che, ha di recente ultimato i suoi lavori.
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I cittadini hanno vissuto e sopportato sulla propria pelle altri cinque anni di disagi e pagato a caro prezzo in termini di tasse e servizi le scelte politiche tante volte deleterie e lacunose che, hanno condotto il paese in un tunnel la cui uscita è molto nebulosa e difficile da intravedere; situazione ovviamente aggravata dalla mordente crisi economica, sociale e di valori che ha colpito tutto l’Occidente e l’Italia ancor più. Sono stati anni difficili, caratterizzati dalla continua e mai risolta emergenza rifiuti, dai tanti danni causati dalle mareggiate ed alluvioni; danni che ancora oggi aspettano di essere ripristinati, dalla insufficiente attenzione prestata alla politica del verde pubblico, dalle enormi voragini a cielo aperto esistenti sul manto stradale che tanti danni hanno causato ai cittadini (con conseguente aggravio per le casse comunali a causa delle legittime richieste di rimborso presentate dai privati), dalle preannunciate isole ecologiche che non hanno mai funzionato in maniera adeguata per far si che venissero rimosse le tantissime carcasse di elettrodomestici e materiale di scarto che tanto deturpano l’ambiente e l’immagine del paese; ed infine anche dalle continue menomazioni interne che hanno portato la squadra di governo al limite della sopravvivenza.
Il quadro appena descritto appare sicuramente apocalittico e farebbe scappare a gambe levate anche il più ottimista dei cittadini ma, purtroppo, fotografa in maniera realistica ed inequivocabile la situazione di criticità perenne in cui versa il paese non da adesso ma da più di trent’anni. Purtroppo il conseguimento del bene comune oggi incontra diversi scogli sui quali finisce per infrangersi e di conseguenza dissolversi; è compito pertanto dei cittadini fare in modo che vi sia una repentina inversione di tendenza per riportare la politica sul giusto binario della gestione corretta della cosa pubblica. Il tutto, in un momento particolare in cui si sta realizzando il progetto relativo alla videosorvelgianza (voluto dal Ministero degli Interni) ed alla fruizione per gli internauti della tanto attesa e sospirata fibra ottica, progetti all’avanguardia e degni di un paese civile che vuole stare al passo coi tempi,perchè è ciò che Bovalino vuole essere!
Quindi, partendo dal presupposto che nessuna sfida è possibile se non c’è coesione sociale, senso di responsabilità e del dovere e che bisogna farsi carico dei bisogni collettivi rispettando al tempo stesso le regole democraticamente stabilite, si può e si deve fare in modo che si verifichino cambiamenti epocali a patto che si sia in grado di utilizzare al meglio le risorse disponibili cambiando cosi anche stili di vita e rendendo ambientalmente sostenibile lo sviluppo economico, ricostruendo la fiducia nel futuro e nel prossimo. E’ con questo obiettivo che si deve sostenere e sviluppare sempre più la “buona politica” per promuove la giustizia sociale e la libertà dell’individuo, interpretando al tempo stesso, i bisogni della gente e mantenendo un giusto equilibrio tra i diritti ed i doveri per ritrovare la strada maestra che porta alla crescita ed allo sviluppo della comunità.
Quindi i cittadini, torneranno da qui a poco ad essere nuovamente gli arbitri del destino del paese e questa volta non si dovrà più sbagliare!