di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Un intreccio servirle e interessato quello che scaturisce dall’informativa relativa all’operazione “Inganno” in cui vengono intercettati i sodalizi fra politica e ‘ndrangheta all’alba di nuove elezioni. È il caso, questo, di Bovalino con i suoi legami con le famiglie locali che negli ultimi giorni ha fatto il giro in tutti i quotidiani. Ma cosa si evince, cosa dicono le carte?
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Scorrendo l’informativa dei carabinieri si notano una lunga serie di conversazioni telefoniche ed ambientali che vanno ad intrecciarsi lungo lo svolgimento dell’indagine che tirano in ballo anche le amministrative del 2010. A emergere è soprattutto il rapporto che si sarebbe creato fra “compari” di nuova e vecchia data e che si intensificherebbe a ridosso delle elezioni, tra chi scende in campo e le “famiglie” locali.
Nello specifico a rintracciarsi nei dialoghi, captati nell’opera investigativa dei carabinieri, anche alcune conversazioni intercorse fra l’attuale sindaco di Bovalino Mittiga e gli esponenti della famiglia Strangio alias “Terribile” e tra il consigliere di minoranza Domenico Savica con l’ex sindaco di San Luca Sebastiano Giorgi alla ricerca dell’appoggio elettorale sempre da parte dei Nirta “Terribile. Secondo quanto documentato dall’attività investigativa sarebbero gli stessi candidati a rivolgersi a determinate “famiglie”, non solo per il voto ma per ottenere l’autorizzazione ad inserire o meno determinati soggetti nelle liste dei candidati sindaci.
‹‹Le “famiglie” interpellate – si legge – dal canto loro, non rifiuterebbero il loro apporto, anzi “promettono” e “dispensano” consigli avallando di volta in volta ciò che viene richiesto proprio per non perdere quella opportunità e prerogativa che avranno in seguito, ossia il “lasciapassare” per quanto riguarda i lavori pubblici e non solo››.
A delinearsi è un quadro che mette in luce ‹‹come – si legge nell’informativa – i candidati siano perfettamente consapevoli del meccanismo perverso che viene a crearsi a seguito delle consultazioni elettorali ove è direttamente l’esponente della famiglia di ndrangheta che “offre il sostegno elettorale” al candidato››. Sarebbero sempre le “famiglie”, secondo quanto inteso dagli inquirenti a decidere poi chi poter candidare e chi no, come accade nel caso di Savica. ‹‹Don Ciccio – dice Savica – avete preso impegni con me e con Enzo, Mollace, se lei me lo chiede io faccio un passo indietro, non voglio creare problemi alla famiglia››.
Tuttavia, i voti dei Nirta sarebbero successivamente confluiti versi la lista capeggiata da Mittiga, ‹‹quest’ultimo “appoggiato” a sorpresa proprio nelle ultime battute della campagna elettorale››, probabilmente attraverso l’entrata in lista del medico Signati. Un dato questo “che evidenzia il peso della famiglia Nirta “Terribile” .Un vicinanza quella tra Mittiga e i Nirta “Terribili” che si riscontrerebbe dalla presenza dell’attuale sindaco di Bovalino al matrimonio di Nirta Francesco con Giorgi Caterina avvenuto nel gennaio del 2010”.
Un legame d’amicizia sancito anche da quel “compare Masino” che pronuncia Giuseppe Nirta (classe 84) in una delle varie conversazioni intercettate fra i due. A fornire elementi che avvalorano ulteriormente la tesi investigativa dell’appoggio fornito alla lista elettorale di Mittiga sindaco, vi è una conversazione telefonica intercettata il 30 marzo del 2010 tra Francesco Signati e Francesco Nirta cl.29) alias “terribile” (deceduto per cause naturali nel 2011) .
Di seguito la conversazione:
NIRTA: Pronto “mio compare”!
SIGNATI: eh, “compare”! Tutto a posto “mio compare”, tutto bene!
NIRTA: bravo, bravo! Questo mi fa piacere!
SIGNATI: eh, si “compare NIRTA”, tutto a posto! Abbiamo fatto una vittoria non dico
schiacciante , ma abbiamo fatto una bella vittoria…
prosegue
SIGNATI: bisogna tenere duro perché dobbiamo dare una risposta alla
gente!
NIRTA: e bravo, bravo!
SIGNATI: perché la gente ora si aspetta qualcosa, quindi non è che uno
può..così di punto in bianco..
NIRTA: no, e vabbè “dalla sera alla mattina”…
SIGNATI: dalla sera alla mattina non è che possiamo…
Signati: compà, quant’è la distanza di un anno..”ndavi” si ripaga quello che è stato..
NIRTA: si! A distanza di un anno gli devi devi dare qualche cosa!
SIGNATI: gli devi dare qualche cosa si vede il cambiamento, soprattutto per quanto riguarda la pulizia, soprattutto per quanto riguarda la viabilità!
NIRTA: ca poi quando mbimbattimu parlamu…( trad. “che poi quando ci
vediamo ne parliamo”).
Secondo gli investigatori la conversazione confermerebbe l’appoggio fornito dai Nirta – Terribili -alla lista del sindaco vincente Masino Mittiga anche mediante l’appoggio di un candidato della sua lista, ossia Signati Francesco.
Infatti, ‹‹nella conversazione si intravede tra il neoeletto Signati ed il Nirta una specie di “patto futuro” nel quale Signati sembra voler far capire a Nirta Francesco che “a suo tempo” avranno anche loro dei benefici dalla vincita della lista››. Stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri il sostegno a Mittiga troverebbe spiegazione negli interessi dei Nirta nei lavori edili e stradali e poter avere, nella logica criminale della famiglia, un ulteriore referenza istituzionale anche nel territorio di Bovalino oltre che al comprensorio di San Luca.
Quali conseguenze attendono adesso il comune di Bovalino? L’intreccio politico-mafioso, che sembrerebbe scaturire dalle 1800 pagine di trascrizioni, in cui le elezioni politiche del 2010 per il rinnovo del consiglio comunale assumerebbero un ruolo determinante negli interessi delle “famiglie” locali e il presunto avallo e sostegno richiesto dai politici, potrebbe preludere ad ipotesi piuttosto gravi, non ultima l’arrivo della commissione d’accesso agli atti.