R. & P.
BOVALINO – Come Associazione “5D – tuteliamo i Diritti e la Dignità delle Donne attraverso il Dialogo e la Difesa attiva”, abbiamo chiesto a due Istituzioni del nostro comune, la Scuola e l’ Amministrazione comunale, di aderire, nella giornata del 25 novembre ( giornata internazionale contro la violenza sulle donne), alla campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio. Nei due incontri molto sentiti che si sono svolti questa mattina all’ Istituto di istruzione superiore “La Cava” , prima , e nell’ aula del Consiglio Comunale, dopo, sono stati posti i simboli della Campagna di sensibilizzazione “Posto Occupato”.
E’ un’ azione che vuole denunciare l’assenza di una donna che avrebbe potuto essere con noi, e quella donna manca in tutte le attività del quotidiano, poteva essere una mamma, una professionista, un politico. Il senso è di rendere questa “assenza/presenza” una memoria tangibile e un monito per non sottovalutare i sintomi della violenza, perché il femminicidio è l’ultimo atto estremo commesso sul corpo di una donna, prima c’è la violenza verbale, psicologica ed economica.
Questa iniziativa è nata per evitare che le date fossero la commemorazione a calendario, l’indignazione a tempo. Il 25 novembre (la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ) è una data importante ma dovrebbe essere #nonsoloil25novembre, cioè un segnale contro la violenza 365 giorni l’anno.
Non dobbiamo però fare l’ errore di pensare che la violenza è solo un problema di noi donne, che siamo le vittime predestinate, perché gli uomini non vanno abbandonati a una cultura maschilista che li vuole dominatori, violenti, ossessionati dal possesso. Anzi, DEVONO essere aiutati a trovare altre strade per gestire la loro rabbia e il loro dolore. Dobbiamo educarli sin da piccoli al rispetto e all’ educazione dei sentimenti.
Su questo tema bisogna lavorare molto, insieme, perché il tema del rispetto dei diritti deve occupare il primo posto nelle azioni delle famiglie e delle Istituzioni.
Dobbiamo lavorare sull’educazione, sulla prevenzione e sull’informazione giusta. Agire dopo non serve, punire non è “la soluzione”. Bisogna lavorare nelle famiglie , nelle scuole e nelle Istituzioni per dare un messaggio di rispetto dell’altro, con l’ obiettivo che non ci siano più “posti occupati” !!! La violenza è un problema culturale, la violenza di ogni genere, non solo quella contro le donne. Le discriminazioni sono i semi della violenza, perché se vivi in un luogo brutto, ti imbruttisci. Se vivi in un luogo violento, respiri quel linguaggio.