RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Due su 100 superano il primo anno di vita. 2000 km di migrazione, miglior nuotatrice tra tutte le specie, presenza rarissima in Italia e nel Mediterraneo. Anch’essa protetta a livello mondiale e inserita tra le specie a forte rischio di estinzione.
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Si tratta della Chelonia mydas (Tartaruga verde), specie di tartaruga marina che predilige i mari caldi tropicali e sub-tropicali, dai fondali sabbiosi e ricchi di vegetazione (di cui si nutre). Il ritrovamento di esemplari di Chelonia mydas è un evento piuttosto raro nel Mediterraneo, ma la mattina del 14 agosto 2015, eccezionalmente, è stata recuperata in Calabria dal personale del Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone.
Avvistata alla deriva tra le acque di Saline Joniche, galleggiava intrappolata in un sacco nero e in detriti vari, con molta plastica e nylon che le fuoriuscivano dalla bocca. Grazie alla sensibilità del sig. Antonio Liuzzo e all’intervento del Corpo Forestale dello Stato la tartaruga è stata tratta in salvo. Flora, così battezzata dallo staff del Centro, è un esemplare di piccole dimensioni, pesa appena 4 Kg per 34 cm di lunghezza e adesso si trova al CRTM di Brancaleone per essere sottoposta a tutte le indagini diagnostiche necessarie a valutare le sue condizioni di salute. Questo ritrovamento risulta eccezionale e raro per quanto riguarda la specie Chelonia mydas, infatti dopo 9 anni di attività del CRTM di Brancaleone questo è il primo recupero di Tartaruga verde. E’ invece, purtroppo, ormai consueta e sempre più frequente la causa di spiaggiamento e di mortalità che vede protagonista la plastica e in genere l’inquinamento dei nostri mari. Negli anni la statistica vede un aumento del recupero di tartarughe marine spiaggiate proprio a causa di tale problema. Si ringraziano il Comando Stazione CFS di Melito Porto Salvo nella persona del V. Sovr. Bruno Attinà e il personale dell’ASP veterinaria Massimo Gurnari e Ketj Scordo, giunti sul posto.