Una veduta di Brancaleone (ph. Filippo Armonio)
BRANCALEONE L’area ionica reggina è stata protagonista dell’iniziativa di promozione e valorizzazione della cultura grecanica, fortemente voluta dall’assessorato alle Minoranze Linguistiche della Provincia di Reggio Calabria. I progetti culturali sono stati due: “Tuteliamo le Minoranze Linguistiche” e “La Riscoperta dell’identità Grecanica”, che tramite una serie di eventi itineranti ha coinvolto i borghi più prestigiosi del territorio. Un programma fatto di musica, profumi e sapori tradizionali, nonché di interessanti occasioni per far scoprire e conoscere da vicino una delle più antiche minoranze linguistiche d’Europa. Gli eventi, realizzati in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Alimos” e l’Associazione Culturale “Saturnia”, hanno interessato il 20 ottobre Gallicianò di Condofuri, il
27 ottobre Palizzi, il 3 novembre Pentedattilo di Melito Porto Salvo, il 10 novembre Bagaladi, il 17 novembre Roghudi e il 24 novembre Brancaleone. La giornata di sabato 24 novembre a Brancaleone, con la fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale, è iniziata alle 16 con una visita guidata nel centro storico di Brancaleone Superiore, dove si è potuto ammirare lo splendido borgo arroccato in cima ad una collina, dove purtroppo a farla da padrone ci sono ormai solo i ruderi di un’architettura storica di notevole fascino. E’ veramente un peccato che tali borghi non vengano valorizzati come meritino, sottraendoli all’azione erosiva degli eventi atmosferici, che cancellano il passato di un territorio ricco di cultura e tradizione. A seguire presso la Biblioteca Comunale è stato proiettato un video su Brancaleone Superiore e Marina che ha fissato gli aspetti più particolari e rappresentativi del territorio, tale da costituire un vero e proprio spot per il Comune della Ionica. La fase più coinvolgente, invece, si è svolta a piazza Stazione, con la Mostra Mercato allestita dalla Provincia. Diversi gli stand presenti, da quelli eno-gastronomici dove operatori locali hanno fatto degustare ai presenti molti piatti tipici del luogo (salumi, formaggi, maccheroni, “frittole”), a quelli che invece hanno puntato l’attenzione sulle produzioni artigianali con un’esposizione di attrezzi e utensili storici. La mostra mercato ha visto la presenza, con degli spazi dedicati, della locale pro loco e dell’associazione Naturalmente Brancaleone che da diverso tempo grazie all’impegno profuso svolgono una grande azione di promozione territoriale, ma soprattutto di risveglio culturale sociale. A fare da sottofondo e da intrattenimento l’esibizione di un gruppo di giovani musicisti, che con gli strumenti tipici della tradizione calabrese hanno eseguito brani in lingua grecanica caratteristici del folclore reggino. Molto soddisfatto Antonio Diano Presidente dell’Associazione Saturnia di Reggio Calabria organizzatrice del progetto, che ha sottolineato l’importanza e il successo conseguito dall’iniziativa nel riportare l’attenzione e nel fare conoscere ai più giovani la tradizione del popolo grecanico. Manifestando però il timore che il recente orientamento politico sulla soppressione delle Provincie non dia la possibilità in futuro di finanziare progetti similari e quindi far perdere quanto di buono si è fatto in questi anni. La serata è stata seguita direttamente dall’assessore provinciale alle Minoranze Linguistiche Candido e dai dirigenti dell’assessorato che hanno manifestato tutta la loro approvazione per la perfetta riuscita della manifestazione, soprattutto per la corrispondenza ai principi indicati nella progettualità del programma. Ci rimane però un dubbio o forse una consapevolezza, che purtroppo queste manifestazioni dopo aver risvegliato l’interesse per un passato fatto di grande cultura e civiltà, lascino il vuoto dietro di loro. Finita la festa il territorio rimane “abbandonato”, e chi si vuole avvicinare per approfondire la conoscenza e magari riviverla debba armarsi di grande forza di volontà e tenacia, per scoprire questi angoli nascosti, ma preziosi. Il salto di qualità si potrà fare nel momento in cui sia gli enti locali, sia l’associazionismo, che l’imprenditoria privata si troveranno in sintonia di idee e strumenti di finanziamento, per creare quelle strutture ed infrastrutture tali da rendere fruibile il patrimonio di tradizione dei nostri centri.
MIMMO TUSCANO