di Carabinieri Gruppo di Locri
Preferiscono trascorrere il Ferragosto altrove piuttosto che recarsi presso la Stazione Carabinieri per la prevista firma. Denunciati 4 sorvegliati speciali. Ora rischiano l’arresto.
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In particolare:
a Bianco, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà:
per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità un 32enne di Casignana, in atto sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, poiché, in violazione a quanto disposto dal relativo decreto di sottoposizione alla particolare misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, domenica scorsa, ha omesso di recarsi presso il Comando Arma di Bianco sabato scorso per apporre la prevista firma settimanale sul relativo registro delle presenze;
per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e guida senza patente, un 32enne del luogo, sorvegliato speciale, sorpreso circolare alla guida di un potente SUV di proprietà del padre, senza essere in possesso della patente di guida, revocata allorquando sottoposto per 2 anni alla cennata misura di prevenzione il 30 marzo 2015.
a Marina di Gioiosa Jonica, i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà, per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno due pluripregiudicati del luogo, uno 56enne, l’altro 71enne, entrambi in atto sottoposti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, poiché, in violazione a quanto disposto dal relativo decreto di sottoposizione alla particolare misura di prevenzione emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, domenica scorsa non hanno ottemperato alla prescrizione impostagli di presentarsi ogni settimana presso la locale Arma.
Circolava nei giorni di Ferragosto a bordo delle sue due auto affidategli in custodia giudiziale perché sequestrate. Sorpreso due volte di seguito e denunciato in entrambi i casi dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Agnana Calabra hanno deferito in stato di libertà, per due volte di seguito, un disoccupato 51enne di Siderno, responsabile, in qualità di custode, di aver utilizzato due autovetture di sua proprietà, entrambe sottoposte, dal medesimo Comando, a sequestro amministrativo per mancanza di copertura assicurativa, rispettivamente il 2 settembre e il 20 dicembre 2014, circolandovi liberamente sulla pubblica via nei giorni del ponte ferragostano. Questa volta gli operanti, nel sequestrare nuovamente gli automezzi, li hanno affidati in custodia a una ditta della zona specializzata nella custodia giudiziaria. Pertanto, le relative spese di custodia ora graveranno sul prevenuto cui, in precedenza, proprio perché il Legislatore non vuole incidere eccessivamente sulle finanze dei contravventori, era stato concesso di custodire in proprio le macchine, senza però poterle utilizzare.
Analoga contestazione è stata fatta dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica nei confronti di un operaio 53enne di Platì, anch’egli denunciato per violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’Autorità Amministrativa. In particolare, i militari operanti, durante un servizio perlustrativo, hanno rinvenuto in Contrada Lacchi di Roccella Jonica – in stato di abbandono e sulla pubblica via – l’utilitaria del prevenuto, sottoposta a sequestro amministrativo dal 31 gennaio scorso perché sprovvista di copertura assicurativa e – piuttosto che affidarla a una depositeria autorizzata con costi a carico del contravventore – a lui assegnata, previa nomina a custode giudiziale, così permettendogli un ingente risparmio sulle relative spese di custodia, per detenerla in luogo sicuro e non accessibile a terzi, luogo decisamente diverso da quella previsto.
I Carabinieri del Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Roccella Jonica hanno segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria per uso personale di sostanze stupefacenti un magazziniere del luogo, 29enne, fermato alla guida di un’autovettura dove teneva nascosti nel portaoggetti 2 spinelli, contenenti 1,20 grammi complessivi di “marijuana”, poi sequestrati. Il possesso di sostanza stupefacente per uso personale non è reato ma è sanzionato in via amministrativa, cioè con la sospensione o il divieto di ottenere uno o più documenti fra patente/patentino di guida, porto d’armi, passaporto e carta d’identità a fini di espatrio, permesso di soggiorno per gli stranieri. La durata della sanzione può durare per un periodo da due mesi a un anno, se si tratta delle cosiddette droghe pesanti, e per un periodo da uno a tre mesi, se si tratta di droghe leggere. Nel caso in cui la persona, al momento dell’accertamento abbia la disponibilità immediata di un veicolo a motore (cioè stia guidando all’atto del controllo come in questo caso) la norma prevede il ritiro immediato della patente per 30 giorni a prescindere dalla sussistenza o meno del reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In caso di recidiva, in pratica in caso di altra segnalazione anche a distanza di anni, è prevista la sospensione della patente fino a 3 anni (del passaporto o del porto d’armi fino a 1 anno). Conseguentemente la Motorizzazione Civile, prima di restituire la patente, chiede alla persona segnalata di recarsi periodicamente davanti alla Commissione Medica Locale, che verifica se la persona sia in possesso dei requisiti psico-fisici necessari per l’idoneità alla guida. Si tratta di una procedura costosa e che potrà durare anche diversi anni. In sostanza, il consumatore segnalato alla Motorizzazione deve sottoporsi a proprie spese ad una serie di esami che dimostrino il non uso di stupefacenti. Il tipo di esami richiesti per verificare il consumo di sostanze stupefacenti non è uguale in tutte le Commissioni, la maggior parte richiede il controllo delle urine da ripetersi per tre volte in un mese (una volta a settimana), altre richiedono l’esame del capello. Se gli esami risultano negativi alle sostanze stupefacenti in tutti i controlli previsti, la Commissione Medica Provinciale concede il nulla osta e dopo il periodo stabilito dalla sanzione viene resa la patente. La Commissione Medica Provinciale non concederà però il nulla osta fino a quando non avrà accertato che non vi è consumo (in caso venisse accertato l’uso di droga la sospensione si allunga oltre la sanzione). La patente viene peraltro rinnovata però solo per 1 anno allo scadere del quale ci si dovrà sottoporre nuovamente degli esami per riconfermare l’idoneità; solo superando anche tali esami, la patente verrà resa per 10 anni. Un’ultima annotazione: se dall’uso di droga deriva pericolo per la sicurezza pubblica, l’interessato che risulti già condannato in sede penale, anche non definitivamente, potrà subire ulteriori pesanti restrizioni quali, per esempio, l’obbligo di dimora, il divieto di frequentare locali pubblici … etc. …
I Carabinieri della Stazione di Riace hanno denunciato a piede libero, per porto di armi o strumenti atti ad offendere, un 25enne di San Secondo (AT), operaio, poiché, durante un controllo alla circolazione stradale avvenuto questa notte verso le 03.00 in Contrada Ellera di Camini, è stato trovato in possesso di un coltello a scatto, della lunghezza complessiva di 22,5 cm, nonché di un manganello del tipo “rajet/tonfa”, lungo complessivamente 53 centimetri, nella circostanza sequestrati, occultati all’interno dell’autovettura di proprietà.
I Carabinieri della Stazione di Monasterace hanno denunciato a piede libero, per porto di armi o strumenti atti ad offendere, un operaio 31enne svizzero, ancorché originario del luogo, con precedenti di polizia, poiché, durante un controllo alla circolazione stradale avvenuto alle precedenti 02.00 lungo quella SP 9, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, della lunghezza complessiva di 18 cm, nella circostanza sequestrato, occultato all’interno dell’autovettura di proprietà.