di Carabinieri Gruppo di Locri
Platì. Rinvenimento di armi e cartucce: due fucili con matricola abrasa e uno asportato nel 2010 da un’abitazione in Provincia di Parma.Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Platì, unitamente a personale dello squadrone eliportato Cacciatori di Calabria del GOC di Vibo Valentia, hanno rinvenuto in un terreno agricolo sito in quella località Dera, di proprietà di un operaio del luogo, diverse armi, abilmente occultate tra la fitta vegetazione. In particolare, si tratta di due fucili da caccia cal. 24 aventi matricola abrasa ed un fucile il cui furto è stato denunciato dal proprietario nel 2010 in provincia di Parma.
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Con le armi sono state rinvenute e sequestrate anche 40 cartucce di vario calibro.
Nella circostanza, si è proceduto al deferimento in stato di libertà del proprietario del terreno per i reati di ricettazione e detenzione di armi clandestine e munizioni ed al contestuale sequestro di tutto il materiale d’armamento per il successivo invio delle armi presso il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina per gli accertamenti tecnici necessari a evidenziare eventuali impronte presenti e ripristinare il numero di matricola al fine di risalire al reale proprietario, nonché verificare – attraverso esami balistici e di comparazione del c.d. “imprinting balistico” (ovvero di confronto della microincisione praticata dal percussore sul fondello del bossolo della cartuccia esplosa) e delle c.d. “impronte balistiche” (segni lasciati dai vari “organi” dell’arma tipici per modello e/o specifici di ogni singola arma )- se le stesse siano mai state utilizzate per commettere reati.
Roccella Jonica. Infastidisce gli studenti e poi aggredisce i Carabinieri: Arrestato un 40enne.
I Carabinieri della Stazione di Roccella Jonica, nella giornata di ieri, hanno arrestato Panaia Giovanni, 40enne del posto, per resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, alle ore 13 circa di ieri, è pervenuta una segnalazione alla Centrale Operativa della Compagnia di Roccella Jonica relativa ad un soggetto che stava infastidendo alcuni studenti nei pressi dell’istituto Scolastico “I.T.I.S.”, mentre si accingevano a tornare presso le rispettive abitazioni. A questo punto, è giunta immediatamente sul posto una pattuglia della locale Stazione, ma, alla vista dei militari, il predetto si è dato alla precipitosa fuga, raggiungendo in pochi minuti il proprio domicilio. Al termine del rocambolesco inseguimento, gli operanti sono riusciti a raggiungere il prevenuto che, nella circostanza, ha dapprima minacciato di morte gli stessi e, successivamente, ha tentato di strangolarne uno (che ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in 5 gg s.c.), venendo prontamente bloccato dagli altri.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato ristretto presso le camere di sicurezza della Stazione di Locri e, al termine dell’udienza di convalida svoltasi nella mattinata odierna, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.
Samo: controllate le case popolari. 70 le persone identificate. Dei 52 appartamenti ispezionati, su 16 sono tuttora in corso verifiche in ordine all’eventuale occupazione abusiva da parte delle persone in esse controllate, 21 sono risultati ancora non assegnati, mentre 15 sono regolarmente occupati.
I Carabinieri della Stazione di Samo hanno sottoposto a un’approfondita azione di verifica la situazione alloggiativa dell’edilizia residenziale pubblica in quel Comune. I militari dell’Arma hanno controllato 52 alloggi popolari, in cui sono state identificate 70 persone, trovate all’interno degli appartamenti al momento dell’attività ispettiva. I nominativi di questi soggetti sono stati incrociati con gli elenchi forniti dal Comune e dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (ATERP) di Reggio Calabria, al fine di riscontrarne la coincidenza.
All’esito dell’ampio servizio, i Carabinieri hanno accertato che 15 alloggi sono legittimamente abitati e 21 non assegnati, mentre, per i restanti 16 sono in corso accertamenti finalizzati a verificarne la regolare occupazione da parte delle persone in esse controllate.
Durante le ispezioni, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà per furto aggravato di energia elettrica un 74enne del luogo che, mediante un by-pass di fili successivamente sottoposto a sequestro, aveva abusivamente allacciato il contatore della propria abitazione di residenza con la linea elettrica dell’ENEL.
Il risultato dei controlli è stato rassegnato all’ATERP di Reggio Calabria per i conseguenti provvedimenti di competenza.
a Bianco, Canolo, Grotteria, Mammola e Marina di Gioiosa Jonica, i Carabinieri delle locali Stazioni hanno deferito in stato di libertà per furto aggravato di energia elettrica, 6 soggetti, responsabili di aver allacciato abusivamente, mediante by-pass di fili, tutti sottoposti a sequestro, il contatore delle proprie abitazioni di residenza alla linea elettrica dell’ENEL. Tra loro, vi è anche un imprenditore edile di Canolo la cui azienda era allacciata abusivamente alla rete pubblica e dove i Carabinieri della Stazione di Agnana Calabra hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro vario materiale elettrico;
a San Luca, i Carabinieri della locale Stazione hanno:
notificato a due giovani reggini di 29 e 24 anni, il foglio di via obbligatorio, perché sorpresi mentre girovagavano per le strade di quel centro senza essere in grado di fornire spiegazioni plausibili in ordine alla loro presenza in loco; altresì, a seguito di perquisizione personale e veicolari, i militari operanti hanno rinvenuto addosso ai due la somma complessiva di circa 800€ in banconote di vario taglio. Questa misura, contemplata dal D.Lgs 159/2011 (c.d. codice antimafia), viene adottata dal Questore nei confronti di soggetti che:
̤ debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi;
̤ per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose;
̤ per il loro comportamento debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità , la sicurezza o la tranquillità pubblica.
Qualora le persone appartenenti ad una delle categorie precedenti, siano pericolose per la sicurezza pubblica e si trovino fuori dei luoghi di residenza, il Questore può rimandarvele con provvedimento motivato e con foglio di via obbligatorio, inibendo loro di ritornare, senza preventiva autorizzazione ovvero per un periodo non superiore a tre anni, nel Comune dal quale sono allontanate;
deferito in stato di libertà per ricettazione un operaio A.Fo.R. 51enne del luogo, poiché, nel corso di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di un ciclomotore privo di targa e con il numero di telaio completamente abraso, occultato all’interno di un magazzino di pertinenza della propria abitazione e del quale non è stato in grado di esibire documenti che ne giustificassero il possesso;
a Bivongi, i Carabinieri del luogo hanno deferito in stato di libertà per uso di targa falsa, manomessa o alterata nonché falsità materiale, uno studente 18enne del luogo che aveva manomesso la targa originaria di un ciclomotore – della quale ne era stato denunciato lo smarrimento nel 2012 – modificandone alcune lettere;
a Staiti i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà per violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dell’autorità amministrativa, un allevatore 49enne del luogo, il quale ha denunciato il furto del proprio ciclomotore del quale era stato nominato custode nel 2014 a seguito del sequestro operato da quei Carabinieri poiché sprovvisto di copertura assicurativa;
a Brancaleone, i Carabinieri della locale Stazione, con l’ausilio della locale Polizia Municipale hanno deferito in stato di libertà per furto d’acqua due operai, rispettivamente, di 47 e 60 anni, i quali, allacciando direttamente alla condotta idrica comunale 3 tubi in plastica lunghi circa 20 mt ciascuno, nella circostanza sottoposti a sequestro, hanno deviato il flusso dell’acqua verso un terreno agricolo a loro in uso sito in quella Contrada Pantano Piccolo.