di Gianluca Albanese
CAULONIA – «Nato sotto un malinconico cielo teutonico, mi ritrovai, senza volerlo, presso questo mare» «Ammaliato dal canto di una donna bellissima che si chiamava Esperia». Queste due frasi riassumono efficacemente il senso di “By the Jasmine Coast” (2014, Città del Sole edizioni) il primo e unico libro del cantautore, attore, musicista e architetto Fabio Macagnino, una delle menti più libere e brillanti di questa terra, che ora ha un suo booktrailer girato dallo stesso cantante di Focà.
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Nelle immagini, riprese con una tecnica che le fa apparire come se fossero riprese amatoriali fatte con un vecchio “super 8”, c’è una Locride vista a bordo di una bicicletta: dalle strade eternamente in costruzione, con gli spuntoni di ferro ai lati al posto dei guard-rail, alle viuzze dei borghi antichi, alle processioni, fino alle spiagge libere e solitarie, quando il rapporto col mare dura tutto l’anno e la spiaggia diventa una propaggine di casa propria, anche quando «Si ‘nda jiru li turisti senza mu ‘ndi ninnu nenti» e si rimane «Suli, cu’ li soliti paroli».
Nelle fiumare e negli ecomostri sulla spiaggia, nelle forme d’arte più evolute e negli scempi ambientali frutto della negligenza di chi governa, c’è la Calabria (l’Esperia) cantata da Macagnino, da sempre voce fuori dal coro e anima critica e creativa, con musica e testi in continua sperimentazione e una primissima gioventù trascorsa in Germania che gli ha permesso di costruire una mentalità – una Weltanschauung, direbbe lui – diversa dall’ordinario.
“By the Jasmine Coast” racconta l’inizio della sua avventura artistica calabrese, i brani dei suoi primi due album e una terra vista con una chitarra in mano.
Un libro che regala emozioni, come il suo booktrailer che offriamo alla vostra visione:
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