È un passo storico giacché va ad includere la Calabria nel ristretto quadro di Regioni che hanno deciso di intervenire in un campo così delicato – per il quale sono circa 2 milioni di persone a soffrirne in Italia – intervenendo in maniera incisiva normando la situazione che verrà finalizzata dal Consiglio regionale: un passo importante a cui altri ne faranno seguito, a cominciare dall’istituzione di un centro di coordinamento regionale di ambulatori specialistici e di un registro regionale per la misurazione dei livelli di incidenza e prevalenza della patologia.
di Antonio Baldari
Una giornata, a suo modo, storica. È quella che si può definire, in Calabria, quella di giovedì scorso, 28 settembre, alla luce dell’approvazione della proposta di legge regionale da parte della Terza commissione “Sanità” che inerisce il riconoscimento della fibromialgia; un passo decisamente singolare quello compiuto dai consiglieri Pasqualina Straface, presidente dell’anzidetto organo nonché prima firmataria della suddetta proposta, e poi Pierluigi Caputo, Giacomo Pietro Crinò e Sabrina Mannarino, a seguito di alcuni emendamenti presentati dagli stessi Straface, Crinò e Giuseppe Neri.
È, come si diceva testé, un giorno speciale e storico giacché va ad includere la Calabria nel ristretto quadro di Regioni che hanno deciso di intervenire in un campo così delicato – per il quale sono circa 2 milioni di persone a soffrirne in Italia – intervenendo in maniera incisiva normando la situazione che verrà finalizzata dal Consiglio regionale, nel momento in cui sarà incluso il relativo punto all’ordine del giorno, essendo chiamato a pronunciarsi nel merito dell’approvazione.
Un passo importante a cui altri ne faranno seguito, a cominciare dall’istituzione di un centro di coordinamento regionale di ambulatori specialistici, così come un altro importante obiettivo che ci si prefigge di raggiungere con l’auspicata, nuova, legge è l’istituzione di un registro regionale per la fibromialgia grazie a cui si vorrà rendere edotti, attraveso la raccolta di dati specifici, sull’analisi dei livelli di incidenza e di prevalenza della malattia sensibilizzando in maniera forte, per l’appunto, verso la fibromialgia.
Per la quale va anche sottolineato come sarà realtà l’istituzione di un fondo regionale pari a 160mila euro con cui si vorrà dare un concreto sostegno a quanti sono affetti da tale malattia, nell’attesa che, a livello nazionale, si dia il tanto, bramato, riconoscimento da parte del Servizio Sanitario anche e soprattutto in relazione al fatto che, tra gli Italiani sofferenti a causa di tale patologia, vi sono particolarmente le donne nella fascia compresa tra i 45 e i 55 anni.