di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
CAULONIA MARINA – «Quest’anno faremo ballare la gente nelle proprie case». La battuta del direttore artistico del Kaulonia Tarantella Festival 2020 Mimmo Calopresti riassume efficacemente il concetto di resilienza che è alla base di quest’edizione anomala della più famosa kermesse di musica popolare della Calabria. O, se preferite, speciale. Già, perché in tempi di restrizioni della libertà di movimento, dettate dall’emergenza CoVid-19, il Comune di Caulonia e la Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno fatto di tutto perché il festival si potesse tenere comunque nell’anno solare 2020, uno tra i più sfortunati. Avendo ben presente che sotto le mascherine ci sono i sorrisi, il fiato e le voci della gente di Calabria, che nessun DPCM potrà mai restringere la libertà di muoversi al ritmo del terzinato e che per fortuna, più contagioso del Coronavirus c’è l’entusiasmo e lo spirito di socialità che da queste parti abbondano. Ovviamente, questo non significa che da oggi a mercoledì 30 si terrà il Kaulonia tarantella festival coi tradizionali assembramenti a piazza Mese o negli altri meravigliosi scorci di questo borgo incantevole; semplicemente, da questo pomeriggio alle 18 fino a mercoledì 30 alla stessa ora – le repliche sono in programma alle 22,30 – si potrà seguire la diretta streaming dei concerti sulla pagina Facebook del Kaulonia Tarantella Festival e sulle principali piattaforme televisive. I lettori di Lente Locale potranno collegarsi cliccando sul banner del festival interno ad ogni articolo e da lì, una volta aperta la pagina Facebook del KTF, seguire i concerti in diretta streaming.
La manifestazione è stata presentata nella tarda mattinata di oggi all’auditorium “Angelo Frammartino”, mentre si stavano ultimando le operazioni di allestimento del palco, sotto la direzione dell’architetto e musicista Fabio Macagnino, e il prezioso supporto di alcune realtà imprenditoriali locali, dalla Fabbrica Musicale Calabrese che fornisce gli strumenti che saranno esposti, alla fioreria Tipaldo per le piante della macchia mediterranea, fino alle luminarie Tassone. Già, nei pochi metri quadri di un palco si è inteso condensare tutto quello che manca nelle nostre strade e nelle nostre piazze ma che un giorno tornerà, come lascia ben intendere la sigla della manifestazione, in cui le immagini delle piazze vuote vengono messe a confronto con quelle degli stessi spazi gremiti nelle passate edizioni. I lavori della conferenza stampa di presentazione sono stati introdotti dal coordinatore artistico Carlo Frascà, che ha parlato del concetto di “Calabria Ultra” che, oltre a essere una denominazione aggiuntiva del titolo dell’edizione 2020 del KTF «Serve per portarci – ha detto Frascà – in una dimensione di reattività e resilienza che ci ha portato a fare comunque questa edizione pur con tutte le limitazioni imposte dalla pandemia, allestendo un programma di eventi di tutto rispetto e iniziando quel percorso che serve per portare ovunque il messaggio della positività della nostra terra. In questo lo streaming ci aiuta, e presto realizzeremo quel triangolo che parte dal borgo medievale di Caulonia e arriva alla testimonianza ellenica dell’antica Kaulon fino all’età romana rappresentata dalla villa di Palazzi di Casignana». Insomma, lo streaming non rappresenta un ripiego, semmai diventa una vetrina per mettere in mostra quanto di buono offre questo territorio «Con una rinnovata disinvoltura – ha aggiunto il maestro Frascà – nel nostro modo di essere e sentirci calabresi». Parole, le sue, che hanno trovato riscontro nell’intervento del direttore artistico, il regista Mimmo Calopresti . «Il concetto di Calabria Ultra – ha detto Calopresti – deve portarci da una dimensione tradizionale e locale della nostra musica popolare verso una internazionale. E’ l’inizio di un progetto importante in cui si prevede anche la realizzazione di un film in cui si raccontano i suoni di questo territorio». Denso di orgoglio è l’intervento del sindaco Kety Belcastro . «Ringrazio tutti coloro che si sono spesi – ha esordito il primo cittadino – per la realizzazione di questa edizione speciale del festival, nonostante ansie e prescrizioni. Tutto ciò ci permette di agire in continuità col passato, entrando nelle case della gente per lanciare un messaggio di speranza per il futuro in cui torneremo a esternare la nostra socialità fatta di baci, abbracci e rapporti personali calorosi. UN ringraziamento particolare – ha aggiunto – va alla Città Metropolitana di Reggio Calabria che ha investito su questo evento, storicizzandolo». Fabio Macagnino , dal canto suo, ha spiegato l’allestimento del palco. «Abbiamo voluto evocare quello che ci manca, come le luminarie estive e gli strumenti suonati per strada, cristallizzando questo momento storico per andare oltre questo periodo, dimostrando che siamo pronti a ripartire al più presto per rilanciare il nostro territorio, ma senza snaturarlo. Dobbiamo, infatti, conservare bene quanto di buono abbiamo e presentarlo meglio». Un messaggio di ottimismo rilanciato dallo stesso Calopresti, che ha aggiunto che «La Calabria ha una bellezza non comune, e la pandemia ci ha insegnato a sfruttare la nostra creatività, come l’idea di Calabria Ultra suggerisce. Sento che ora la nostra regione potrà diventare di gran moda, e la nostra arte, espressa in tutte le sue forme, ci sarà di grande aiuto». Fin qui i contenuti della conferenza stampa. Nel frattempo, vi lasciamo al video del nostro Enzo Lacopo e vi ricordiamo i tre appuntamenti, ogni giorno alle 18 (in replica alle 22,30) con diretta streaming sulla pagina Facebook del Kaulonia Tarantella Festival. Aprirà le danze – è il caso di dirlo- Mimmo Cavallaro oggi alle 18.