DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELLA LOKRON/SENSATION
Terza partita di campionato, terza sconfitta di fila per una Lokron/Sensation ancora alla ricerca di un sua dimensione, tecnica ed organizzativa, consona alla categoria. Altri tre punti, invece, per la compagine reggina di Gym Point, dopo la vittoria a tavolino ottenuta in settimana – per presunte irregolarità nell’utilizzo di un calciatore – a danno del Cataforio.
Partita dai molti volti, a tratti frenetica. Parte molto forte il Gym Point, con una Lokron/Sensation che sbaglia completamente l’approccio alla sfida ed è costretta a subìre quasi ininterrottamente nei primi 10-12 minuti (buone la puntualità e la sicurezza dimostrate dal portiere Battaglia). Numerose le occasioni iniziali della formazione reggina, schierata senza un vero pivot e con i due giocatori offensivi molto larghi sulle fasce e capace di tenere un ritmo di gioco molto elevato.
Dopo l’urto iniziale di Gym Point, l’andamento del match torna in equilibrio grazie ad una Lokron/Sensation che riesce finalmente ad organizzare con più efficacia la fase difensiva e prova a ripartire appoggiandosi sul suo pivot Lorenzo Mazzaferro. La partita comincia a farsi nervosa, con molti contatti fisici e molte lamentele nei confronti della conduzione di gara da parte dei due arbitri. Il primo tempo finisce senza particolari giocate e occasioni da gol da ambo le parti.
Nei primi minuti del secondo tempo, la Gym Point sembra non essere più in grado di girare il pallone con il ritmo frenetico di buona parte della prima frazione di gioco e, di riflesso, la Lokron/Sensation offre la sensazione di poter finalmente contrattaccare con un minimo di pericolosità. Invece, in maniera quasi improvvisa, al decimo circa del secondo tempo, Gym Point passa in vantaggio con la rete di uno suoi uomini migliori: Casile, bravo ad approfittare di una mancata copertura difensiva con un tiro all’angolo basso alla destra di Battaglia.
Dopo la rottura dell’equilibrio, l’incontro diventa agonisticamente molto combattuto; aumenta il disordine tattico in campo e le occasioni cominciano ad affiorare da una parte e dall’altra. Gym Point non riesce a “congelare” la partita con il possesso palla, anche perché la reazione di Lokron/Sensation – più di nervi che lucida sul piano tecnico – costringe a qualche affanno difensivo gli avversari. Il migliore della compagine jonica risulta essere il giovane Sergi, abilissimo negli spazi stretti e nel dribbling, bravo a saltare l’uomo soprattutto partendo da sinistra: sue, difatti, le occasioni migliori, fra le quali ricordiamo un palo nato da un malinteso fra difensore e portiere e un’uscita bassa del portiere avversario dopo una bella volata in velocità sulla sinistra (per dovere di cronaca, ricordiamo anche il pallone da Sergi messo goffamente sopra la traversa, ad un passo dalla porta avversaria e a pochi secondi dal triplice fischio finale).
A pochissimi minuti dalla fine dell’incontro, Gym Point mette in sicurezza la vittoria con il raddoppio a cura di Nelo, bravissimo a sfruttare la sua grande velocità nel puntare verso la porta avversaria e nell’incrociare in rete con il suo sinistro, molto meno bravo ad esultare platealmente contro Maurizio Gallo – perno della difesa della Lokron/Sensation. Il parapiglia che ne scaturisce, con i giocatori in campo e quelli in panchina che si scagliano contro Nelo e ne contestano fisicamente la deprecabile condotta, è spettacolo tutt’altro che edificante: fortunatamente, tutto si esaurisce in pochissimi minuti e Nelo alla fine dell’incontro sarà accompagnato negli spogliatoi abbracciato a Mister Ferrara (allenatore di Lokron/Sensation).
Un commento conclusivo. La vittoria di Gym Point è complessivamente meritata, per la quantità di occasioni prodotte e per la superiore capacità di tenere il campo rispetto agli avversari: la squadra reggina è apparsa ben organizzata e in buona condizione fisica, anche se qualche lacuna si è scorta sul piano tecnico e delle singole individualità. Un eventuale pareggio, tuttavìa, non sarebbe stato così ingiusto o clamoroso: Lokron/Sensation ha messo in campo tanta volontà e tanto orgoglio, creandosi anche le sue buone occasioni da rete. Pur nei limiti di una manovra tutt’altro che fluida (si avverte l’assenza per infortunio di Longo, il giocatore più talentuoso della rosa), si è intravisto qualche piccolo miglioramento in attacco, a partire da quell’Andrea Sergi che – con la sua agilità – ha dimostrato di poter essere una freccia assai importante nell’arco di Mister Ferrara. Qualche passo indietro, rispetto al precedente match con il Cataforio, si è registrato invece nella fase difensiva: troppe occasioni concesse, una non puntuale copertura degli spazi, qualche gratuito svarione di tipo personale.