Dopodomani, giovedì 18, si sentenzierà il destino dei rossoneri e del suo trainer nel trofeo continentale dopo gli ulteriori novanta minuti all’Olimpico di Roma – all’andata è stato 1-1 – per poi andare, lunedì 23, a misurarsi nel derby stracittadino proprio con quell’Inter avversaria di sempre che, vincendo, siglerebbe ufficialmente la seconda stella sul proprio petto ed indebolendo in parte le velleità di secondo posto e vicecampione di Giroud e compagni. Una settimana cruciale per l’allenatore, dal classico “dentro o fuori”, per tenersi i rossoneri o per vedersi allontanato dopo un più che eventualmente certificato fallimento.
di Antonio Baldari (foto fonte DAZN)
Una settimana di passione. Che non è quella che si è già vissuta per la Santa Pasqua ma che ha riguardo, invece, ai prossimi sette giorni che si appresta a vivere Stefano Pioli, tecnico del Milan, giunto al crocevia della stagione sua e del team rossonero; un vero e proprio bivio che lo porterà alla riconferma sulla panchina milanista oppure ad un suo, eventuale, esonero. I
ntanto, c’è da dire che l’annata sin qui vissuta da Pioli non è stata per niente facile se si pensa, tanto per fare un esempio, ai ben trenta infortunati che vennero registrati in infermeria nello scorso mese di dicembre, prima delle festività natalizie: un dato sicuramente penalizzante che mise sotto i riflettori proprio i metodi utilizzati dal tecnico ex Lazio ed Inter, che ha influito, e non poco!, sugli obiettivi fissati ad inizio anno, nella scorsa estate.
Che, trattandosi del Milan, squadra di alto blasone, non erano certamente obiettivi minimi bensì di una certa caratura che però, già a gennaio, segnò una seconda bocciatura (dopo quella ai gironi di Champions, ndr) con l’eliminazione ai quarti di Coppa Italia per mano dell’Atalanta, con il risultato di 2-1 finale, davanti ai propri tifosi; una battuta a vuoto che non è stata mandata giù facilmente soprattutto dalla società che ha suo malgrado segnato sul proprio taccuino anche questo esito negativo.
Si sperava in una rapida ripresa del cammino e così è stato in campionato ed in Europa League, come soprariportato arrivata dopo l’estromissione dalla coppa “dalle grandi orecchie”, nella prima decade di dicembre 2023; nel primo caso si è dovuto fare i conti con un’Inter del tutto inarrestabile, una vera e propria “macchina infernale” che ha schiacciato sotto di sé qualsiasi cosa le venisse a tiro: nel secondo caso vi è stata tanta, comprensibile, amarezza, in parte però lenita dal rimanere comunque nelle competizioni continentali, potendo così rimpinguare le casse societarie non prima, però, di avere messo in bacheca il trofeo, ed ancora prima di avere superato, in semifinale, la Roma del nuovo corso targato DDR.
Acronimo perfetto per Daniele De Rossi che non sta facendo affatto rimpiangere Josè Mourinho, tutt’altro!, e che è saltato sulla strada del Milan e di Pioli andando dopodomani, giovedì 18, a sentenziare il destino dei rossoneri e del suo trainer dopo gli ulteriori novanta minuti all’Olimpico di Roma – all’andata è stato 1-1 – per poi andare, lunedì 23, a misurarsi nel derby stracittadino proprio con quell’Inter avversaria di sempre che, vincendo, siglerebbe ufficialmente la seconda stella sul proprio petto ed indebolendo in parte le velleità di secondo posto e vicecampione di Giroud e compagni. Insomma, come detto in apertura, una vera e propria “settimana di passione” per Stefano Pioli, dal classico “dentro o fuori”, per tenersi il Milan o per vedersi allontanato dopo un più che eventualmente certificato fallimento.