R. & P. nota del Sacerdote Don Antonio Magnoli sulla vicenda dei lavoratori Call & Call.
LOCRI – Non vorrei aggiungere molte parole o essere prolisso, visto quanto si è detto sulla situazione inaccettabile che stanno vivendo in questo momento i 129 lavoratori di Call & Call della Locride. E’ inammissibile che in un momento come questo, dove il lavoro è sempre meno, ma soprattutto in un territorio come il nostro ad alto tasso di criminalità si presenti una situazione del genere. Ma la cosa che anche mi desta molta preoccupazione e la poca solidarietà da parte di tutti i cittadini. Qui non si tratta solo di 129 individui, ma di famiglie. In questi giorni ho voluto prestare attenzione a tutto ciò che può essere di aiuto a questi lavoratori e mi sento di dire che la vicinanza delle istituzioni sia locali che nazionali c’è stata. Ma io vorrei poter esprimere un pensiero a coloro che gestiscono e dirigono tale azienda. Carissimi dirigenti, voi di sicuro sarete a conoscenza di come oggi non si può affrontare la vita con serenità vista la mancanza di lavoro, perché senza lavoro non si può far fronte a tutte le esigenze di una famiglia. Ma desidero spingermi oltre richiamando la vostra attenzione su quanto il lavoro per questo territorio è importante se non necessario. Il lavoro come sapete nobilita l’uomo, lo rende capace di auto sostenersi, gli dona la giusta dignità, per provvedere a se stesso e a coloro che gli sono vicini. Ora quelli più prossimi che mi vengono in mente sono i figli di questi lavoratori, non si può pensare di togliergli il pane dalla bocca, veder ritornare a casa un padre o una madre senza stipendio significa dare una grande mortificazione a questi piccoli. Penso e sono certo che anche voi siete genitori o meglio siete figli e non è una bella scena non poter presentare a casa un pezzo di pane, un minimo di sicurezza economica. Mi appello alla vostra coscienza, al vostro senso del dovere e della professionalità che di certo non vi manca. Date speranza a questa gente, non chiudete la porta del vostro cuore, sono sicuro che siete gente che ha un cuore e una sensibilità a tal punto che non farete la scelta del mandare queste persone a casa. Per la nostra terra sarebbe una sconfitta, ma ancor peggio daremmo adito a tutto ciò che è male di prendere piede. Come Sacerdote di questa terra, vi supplico e vi chiedo carità. Voi non sapete quanto Dio vi renderà merito, per tutto ciò che farete vendendo incontro a questi nostri fratelli e sorelle. Avete avuto modo di poter vedere come il lavoro per la Locride è indispensabile e necessario. Non permettiamo a tutto ciò che divide di farla franca, veniamoci incontro, cerchiamo di trovare una soluzione che non rechi danno a nessuno. Come Sacerdote voglio chiedervi clemenza e carità. Abbattete ogni barriera che reca sofferenza, non lasciate in mezzo a una strada nessuno, faremo il gioco e daremo possibilità al male di prendere il sopravvento. Vi supplico in nome di Dio “aiutateci, non abbandonateci “. Questo mio grido si speranza nasce dal profondo del mio cuore, vedere in questi giorni tante persone che sono in bilico tra lavorare o essere disoccupati mi fa tanto male. Credetemi c’è tanta sofferenza e quasi scoraggiamento sul volto di queste persone, tutto ciò fa tanto male. In ultimo voglio affidare ognuno di Voi, Le vostre famiglie, i tanti lavoratori di questa azienda al Signore, vi doni il giusto modo di poter venirvi incontro gli uni verso gli altri, ricordandovi che tutto ciò che farete di bene vi sarà restituito il centuplo.