LOCRI – La vicenda dei lavoratori della Call&Call Lokroi sembra non essersi esaurita con la chiusura della procedura di licenziamento collettivo. I diretti interessati, abitanti della Locride e non solo, chiedono a gran voce che vengano a galla i reali motivi di questa decisione presa dall’azienda e, con essi, i documenti correlati, tra tutti la graduatoria con la quale, in base ai dei requisiti, si è stabilito chi dovesse essere licenziato.
Di seguito la lettera pervenuta in redazione di Filippo Bumbaca uno dei 129, ora 145 lavoratori direttamente interessati dalla procedure 223. Una lettera dalla quale si evince chiaramente lo stato attuale della situazione. Richieste di chiarimenti che fino ad ora non hanno avuto alcun riscontro:
– Ebbene sì. La saga continua. Nonostante i licenziamenti siano stati effettuati oramai da qualche giorno, ancora non si è fatta piena luce sulle modalità con cui gli stessi sono stati eseguiti. E la cosa più grave è la mancata possibilità di far luce su quanto successo da parte del dipendente licenziato. Strano? Forse. Ma l’Azienda Call&Call agisce in tal maniera.
Giorno 26/09 viene inoltrato, come previsto e disciplinato dalla legge, alle autorità competenti ed alle sigle sindacali il verbale/comunicato di licenziamenti avvenuti con le modalità ed i criteri utilizzati. Nella comunicazione si fa riferimento ad un “allegato 6” contenente la lista di tutti i dipendenti con i punteggi loro assegnati ed i rispettivi carichi familiari. Come lavoratori entriamo in possesso solo della prima parte del comunicato perché l’allegato 6 non ci viene fornito. Chiediamo lumi verbalmente in prima battuta alle rappresentanze sindacali che, come tali, dovrebbero tutelare il lavoratore e fare il suo interesse. La risposta che ci viene data è lapidaria: non è possibile darvi tale allegato per motivi di privacy. Gelo. Si mette in mezzo la tutela della privacy sapendo benissimo che quella lista DEVE essere fornita a chi ne fa regolare istanza di accesso e copia degli atti perché coinvolto nella procedura di licenziamento.
1 a zero per Call&Call e palla al centro.
Visto tale comportamento di chi dovrebbe tutelare i miei interessi ed il loro mancato supporto nel farmi avere quanto di mio diritto, mercoledì 27/09 alle ore 18.10 inoltro regolare e formale istanza di accesso agli atti e relativa richiesta di copia direttamente ai contatti aziendali menzionati nella lettera di licenziamento. Il tutto, naturalmente, mezzo pec allegando anche richiesta scritta firmata e copia documento di identità. Risposta? Nulla, zero. Come il punteggio che mi è stato assegnato per le esigenze tecnico produttive dopo 7 anni di lavoro. E per mancata risposta non intendo solo non aver ricevuto copia di quanto richiesto ma anche una comunicazione di presa in carico della pratica. Nulla. D’altronde non è un loro interesse ma il mio quindi…
2 a zero per Call&Call e palla nuovamente al centro.
Non contento del SILENZIO ASSORDANTE di quello che per 7 anni è stato il mio datore di lavoro questa mattina mi presento in Azienda, con altri colleghi, con regolare richiesta scritta di istanza accesso e copia atti e copia mio documento di identità. Voi direte: a questo punto, essendo andato di presenza avrà sicuramente ottenuto quanto spettante. Mi spiace deludervi, lo sono anche io, ma anche questo tentativo è finito nel vuoto. La responsabile risorse umane non era presente in quanto impegnata in un importantissimo ( e lo dico in modo ironico) incontro con il Prefetto in merito ad aggiornamenti circa i licenziamenti effettuati e l’amministrativa presente ha dichiarato di non avere neanche avuto visione di tale lista, di non essere la competente a rilasciare documentazione che, peraltro, non è in suo possesso. Abbiamo suggerito di sentire la responsabile Hr ( risorse umane) e la stessa comunica di aver chiesto come agire in tali casi al suo superiore in quanto non sanno come comportarsi con queste richieste, dichiarando inoltre che non si sa neanche se la modalità della pec inoltrata personalmente abbia valore o si necessita di quella del legale. Voi direte, è normale.
No. Non lo è. Sarà “incompetenza professionale”? Sarà che si non è avuto il tempo di rispondere alle pec? Sarà che hanno sicuramente preso in carico la richiesta e stanno preparando i documenti da inoltrare? Si vuole far perdere tempo? Non lo so. So però che se apri una procedura, come Azienda intendo, sai a cosa vai incontro e sai anche che è legale, e ripeto LEGALE, e rientra nel diritto dare visione/copia dei documenti a chi, a titolo comprovato, chiede di entrarne in possesso. Non è neanche ammissibile una mancata risposta di presa in carico ad una richiesta inoltrata mezzo pec.
3 a zero per Call&Call e palla al centro. Di nuovo.
Non contento di ciò, mi rivolgo ad un legale di fiducia che inoltra per mio conto intorno alle ore 10 di questa mattina 29/09 nuova e formale pec di istanza copia atti all’Azienda. Vedremo se questa avrà più valore e più peso, come mi è stato detto.
Ah dimenticavo. Nella serata di ieri, 28/09, ho inoltrato la stessa richiesta mezzo pec alle sigle sindacali. Anche da loro, nessuna risposta.
Credo sia sotto gli occhi di tutti quanto sta avvenendo. E ognuno è libero di farsi su tale situazione l’opinione che ritiene più opportuna.
Mi rivolgo al Presidente Umberto Costamagna che ha sempre parlato di “famiglia” anche se qualcuno gli ha ricordato trattasi di azienda solamente. Nel suo comunicato del 21/09 ha dichiarato che “ Stupisce pertanto che la Società si sia trovata di fronte ad un comportamento del tutto ostruzionistico delle organizzazioni sindacali….” e, in merito ai licenziamenti, “ Si tratta dunque di una dolorosa decisione gestita in coerenza con le normative”. Bene. Se è vero questo, renda piena trasparenza a tutta la documentazione. Faccia in modo che chi lavora per Lei fornisca quanto dovuto. Ora e subito. Solo così si potrà verificare quanto da Lei dichiarato. Se è vero che ha subito ostruzionismo da parte delle organizzazioni sindacali non cade nel loro stesso errore e non lo faccia subire a me che richiedo quanto in mio pieno diritto avere.
Filippo Bumbaca