R. & P.
Si è aperta ufficialmente la prima fase del progetto “La promozione della salute in un territorio multiculturale”, che, nell’ambito del “Piano Stralcio Ricerca e innovazione 2015-2017” – Asse Capitale Umano, Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC)”, vede a Camini lo svolgimento di dottorati di ricerca sui temi del benessere, della prevenzione e della cura in un borgo reso multietnico dall’accoglienza.
La settimana scorsa sono giunte a Camini le dottoresse Mariachiara Figura e Paola Arcadi, dottorande di ricerca del Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’Università di Roma Tor Vergata, che condurranno il progetto, affiancate dalla professoressa Rosaria Alvaro, dal professore Ercole Vellone, dal dottor Gianluca Pucciarelli, dal dottor Silvio Simeone, tutti della facoltà di Scienze Infermieristiche – Dipartimento di Biomedicina e prevenzione dell’Università di Roma Tor Vergata.
Il team – accolto dal sindaco Giuseppe Alfarano e dagli operatori della Eurocoop “Jungi Mundu”, presieduta da Rosario Zurzolo – ha svolto una serie di colloqui-interviste con i membri dell’equipe multidisciplinare e ha raccolto una serie di dati (in forma anonima e nel pieno rispetto della privacy) attraverso la consultazione dei registri anagrafici e sanitari dei beneficiari del progetto SAI/SIPROMI di Camini.
I bisogni sanitari specifici di Camini verranno quindi analizzati e saranno messe in campo idee per dare risposte risolutive che potrebbero diventare modello per altri luoghi caratterizzati, come il borgo locrideo, dalla presenza di diverse etnie e dalle difficoltà di usufruire di servizi sanitari adeguati, se non con lunghi spostamenti.
Il progetto, che avrà durata triennale, è realizzato grazie all’Università di Tor Vergata e alla professoressa Rosaria Alvaro, organizzato dall’Amministrazione comunale di Camini, con il supporto logistico del presidente della Jungi Mundu, Rosario Zurzolo, il coordinamento di Giusy Carnà e il tutoraggio dell’etnopsicologa Serena Tallarico.
«Siamo grati agli straordinari professionisti dell’Università di Tor Vergata per aver scelto Camini quale luogo ideale per questo importante progetto. Siamo lieti di averli avuti qui per il primo step e siamo a loro completa disposizione per tutti i passaggi successivi – dichiara il sindaco, Giuseppe Alfarano, che ha ricevuto la delegazione romana al Comune –. Il mio auspicio è che grazie a questo progetto possa nascere un nuovo modo di dare assistenza e cura, per dare risposte a chi ne ha più bisogno. Nella Locride attendiamo da anni risposte sulla sanità, ma ormai ci hanno abituato alla migrazione sanitaria, anche per le cure di routine. Tutto questo ci fa rabbia e ci ferisce. In Calabria abbiamo tanti validi professionisti che non sono messi in condizione di poter fare il loro lavoro, per colpa di troppe mancanze e di una politica miope. Riconoscere le specificità dei bisogni sanitari di un luogo come Camini, rinato grazie all’accoglienza, è un grande passo avanti per trovare appunto risposte adeguate e avviare nuovi, positivi, sviluppi».
Dice il presidente della Jungi Mundu, Zurzolo: «Le difficoltà di accesso dei piccoli centri alla sanità di base, ancora più in presenza di comunità multietniche, sono un problema vero, reale, sono una sfida. Un progetto come questo dell’Università Tor Vergata apre scenari diversi e importanti nella direzione del benessere e dello sviluppo dei sistemi legati alla salute. Quello che vogliamo è una comunità che possa vivere in salute e armonia, abbiamo perciò messo a disposizione delle dottorande tutto il nostro patrimonio di esperienza sul campo per permettere lo studio di servizi socio-assistenziali integrati che partano dal singolo per ricomprendere nel benessere l’intera comunità».
Oltre ad avviare la prima fase, i dottori giunti da Roma hanno avuto modo di visitare il borgo dell’accoglienza, con la tappa al palazzo comunale e conoscendo da vicino i laboratori d’arte, ceramica, tessitura, la sartoria, le tante botteghe artigianali, nati in questi anni grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale e alla visione ampia e lungimirante della Eurocoop Jungi Mundu, guidata da Rosario Zurzolo.