R. & P.
LAMEZIA TERME – Nei giorni scorsi a Falerna (Catanzaro) sono stati rinvenuti vari cani avvelenati, pennette avvelenate e acqua contaminata. Successivamente anche nel quartiere Meraglia a Lamezia Terme, nei pressi di una rotatoria, è stato rinvenuto un cane avvelenato, che, a differenza degli altri cani deceduti a Falerna, è stato salvato poiché trasportato tempestivamente in una clinica veterinaria.
Si ritiene, in quest’ultimo caso, che il fatto possa essere stato ripreso da qualche telecamera situata nei pressi della zona. L’associazione Gaia Animali & Ambiente, tramite il suo avvocato Eleonora Carchedi, ha depositato atto di denuncia – querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme.
《L’avvelenamento e l’uccisione di animali sono reati puniti severamente dal nostro codice penale》, spiega il presidente nazionale di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer, che ha firmato la denuncia. 《Ed è un reato particolarmente odioso e vigliacco. Gli animali, vittime incolpevoli di ignoranza e inciviltà, muoiono dopo agonia e sofferenze che solo persone sadiche e crudeli possono causare. Queste persone vanno fermate e punite》, conclude Meyer.
Gaia Animali & Ambiente ricorda che, come recita l’art. 544bis del Codice penale, chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni. 《E’ necessario un cambio culturale”, sottolinea l’avvocato Carchedi, “che passa anche attraverso indagini e sentenze esemplari》.
In questa battaglia per un cambio culturale la delegazione calabrese di Gaia Animali & Ambiente, capitanata da Laura Bruni e Francesco Corrado, è disponibile ad iniziare un percorso di collaborazione con le Istituzioni al fine di arginare il triste fenomeno del randagismo e cambiare la mentalità relativa agli avvelenamenti.