RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
CANOLO – Il 24 giugno il Comitato Spontaneo formato da 21 proprietari, comproprietari e coltivatori delle località Gallo, Summichele, Preiale e Malafarina, tutte ricadenti all’interno del territorio comunale di Canolo, ha presentato esposto al Sindaco Rosita Femia, al Corpo Forestale dello Stato e al Comando Stazione Carabinieri di Agnana Calabria, denunciando per i provvedimenti di competenza, una massiccia presenza di cinghiali
Nelle località indicate, da molto tempo, ed in modo più accentuato nei mesi di Aprile e Maggio è stata rilevata la presenza di diversi gruppi di cinghiali, composti non solo da esemplari adulti, ma anche da numerosi cuccioli.
Una presenza ingombrante e dannosa, in quanto questi animali hanno causato e continuano ad oggi a causare notevoli danni alle culture, soprattutto nei numerosi terreni coltivati ad ortaggi e alle piante di ulivo e da frutto.
Danneggiamenti di notevole entità vengono inoltre arrecati costantemente ai terrazzamenti realizzati con muri a secco, che alle prime piogge autunnali collasseranno completamente. Deterioramenti sono stati procurati anche alle strade interpoderali di accesso ai fondi e alle case di civile abitazione.
Elemento che desta maggiore preoccupazione è, tuttavia, il fatto che gli stessi animali potrebbero essere di pericolo all’incolumità delle persone in quanto in dette località vi sono delle abitazioni occupati in modo permanente anche da persone anziane ed invalide. Diversi sono stati gli episodi in cui i cinghiali si sono avvicinati pericolosamente fino alle porte d’ingresso delle case.
Quanto sopra segnalato è stato accertato dal Comando Stazione Forestale di Gerace, a seguito di esposto denuncia.
Tutto ciò premesso si è chiesto, con apposita missiva sottoscritta da tutti i 21 membri del comitato spontaneo, di intervenire presso le autorità preposte al fine di risolvere l’annoso problema, consentendo di conseguenza a noi cittadini agricoltori e conduttori di terreno di poter continuare a svolgere l’attività agricola che rappresenta un’importante fonte di sostenimento familiare.
Ne consegue che, qualora non si individuasse il modo per risolvere il problema, ci troveremmo nelle condizioni di dover abbandonare la coltivazione di detti terreni, lasciandoli all’incuria e alla crescita incontrollata di sterpaglie, con facile sviluppo d’incendi e la prevedibile distruzione delle culture.