di Salvatore Fuda*
Dopo aver preso parte alla manifestazione di Locri a sostegno della sanità pubblica e del presidio ospedaliero della Locride, insieme a tanti amministratori e associazioni di Gioiosa, intendo esprimere con forza il mio rammarco in merito agli esiti finali della manifestazione, sfociata e conclusasi in una contestazione nei confronti dell’Assessore Regionale Federica Roccisano, presente all’evento.
Doveva essere una mattinata di partecipazione e assunzione di responsabilità collettiva per la rivendicazione del diritto universale alla salute costituzionalmente riconosciuto e ad oggi negato in larga parte ai cittadini delle Locride. Negato dalle scelte di politica sanitaria sbagliate assunte negli ultimi decenni, che hanno trasformato il nosocomio di Locri in una grande palestra di clientele e connivenze. Siamo scesi in piazza per chiedere una inversione di tendenza, ora e subito, per rivendicare intrerventi concreti sull’ospedale, affinché possa diventare una struttura alla quale i cittadini possano guardare con fiducia e non siano costretti a rivolgersi altrove. L’ospedale della Locride non può essere l’ospedale degli ultimi, di chi non ha mezzi e risorse per curarsi fuori, così come non può essere l’ospedale dal quale tutti i bravi sanitari scappano o resistono con grande sacrificio e senso di responsabilità lottando contro carenze strutturali e di personale. Siamo scesi in piazza per chiedere un investimento forte in riferimento ai servizi territoriali, bisognosi di essere potenziati aumentando il loro grado di prossimità anziché pensare a chiusure e tagli, perché se non si parte da un buon servizio sanitario territoriale, non si otterrà mai un risparmio ed un efficientamento strutturale delle spese ospedaliere. Siamo scesi in piazza per queste ragioni, per coinvolgere le comunità rispetto alle rivendicazioni che faremo alle Istituzioni competenti e per mandare loro un messaggio forte che non potranno ignorare. Il resto è stato, a mio avviso, un contorno superfluo e sgarbato.
Spiace constatare che la bella manifestazione di stamattina, quella che doveva essere una viva, partecipata dimostrazione di attaccamento della popolazione all’ospedale, si è trasformata, nel volgere di un attimo, in un attacco ingiustificato nei confronti dell’Assessore Roccisano, componente dell’Amministrazione Regionale, rea soltanto di aver voluto presenziare alla mobilitazione, e divenuto il capro espiatorio di tutti i mali. In quella piazza stamattina erano presenti molti rappresentanti politici, dei diversi schieramenti, che a diversi livelli sono stati responsabili o corresponsabili delle scelte politiche passate. Ma non era la piazza di stamattina la sede per un dibattito sulle responsabilità del passato e del presente. É ovvio che non ci piace il taglio che sta assumendo la discussione sulla sanità in Calabria e nella Locride, sia per quanto riguarda l’atteggiamento del Governo che esprime la sua azione attraverso l’operato commissariale, sia per quanto riguarda l’atteggiamento della politica regionale incapace di imporsi sulle questioni che riguardano il diritto alla salute dei calabresi.
All’Assessore Roccisano ribadiamo la solidarietà per il trattamento ricevuto sul piano umano da alcuni rappresentanti delle Istituzioni presenti, al di là delle contestazioni che sono arrivate dalla platea.
Al Sindaco di Locri, che ringraziamo per lo sforzo organizzativo profuso al fine di assicurare la buona riuscita dell’evento di stamattina, in maniera pubblica e leale, rappresentiamo la nostra disapprovazione rispetto ai toni, ai modi e ai contenuti politici che hanno caratterizzato il suo intervento nei momenti più concitati della cotestazione della quale é stata fatta oggetto l’Assessore Roccisano.