foto fonte Ansa.it
È questo l’amaro verdetto scaturito dall’esito definitivo decretato dalla giuria presieduta da Davide Maria Desario, che ha visto l’esclusione della Città di Cosenza e di Marcellinara dal novero delle concorrenti per l’assegnazione del prestigioso titolo che sarà riconosciuto entro il prossimo 29 marzo 2024: 1 milione di euro alla città vincitrice per la realizzazione degli obiettivi proposti.
di Antonio Baldari
La Calabria è fuori dalle dieci finaliste per la designazione della Capitale della Cultura italiana 2026: è questo l’amaro verdetto scaturito dall’esito definitivo decretato dalla giuria presieduta da Davide Maria Desario, che ha visto l’esclusione della Città di Cosenza e di Marcellinara dal novero delle concorrenti per l’assegnazione del prestigioso titolo che sarà riconosciuto entro il prossimo 29 marzo 2024.
In rigoroso ordine alfabetico sono state prescelte le cittadine e/o unioni di Comuni di Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese; a tale proposito va evidenziato come le sopraccitate “dieci sorelle” saranno convocate i prossimi 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche, che costituirà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli.
Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo un’ora, di cui trenta minuti per la presentazione del progetto mentre l’altra metà del tempo a disposizione sarà dedicato ad una sessione di domande effettuate dalla giuria; la città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di 1milione di euro per la realizzazione degli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.
Tale sostanziale finanziamento consentirà di tradurre le idee in azioni concrete volendo così dare vita ad un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.