R. & P.
Per propensione personale e attitudine professionale sono solito basare le mie valutazioni su fatti e atti concreti, così, da neofita aspirante amministratore locale, al momento della decisione di candidarmi con la Coalizione Civica Scelgo Locri, ho ritenuto necessario leggere la “Relazione di fine mandato” pubblicata sul sito del Comune di Locri, che certifica la reale condizione amministrativa in cui si trova l’Ente.
I dati amministrativi e finanziari che dalla semplice lettura di essa chiunque può agevolmente ricavare rappresentano un Ente in ginocchio e in stato comatoso e che ci sarebbero almeno 100 dati negativi da contrapporre ai 100 discutibili obiettivi che il Sindaco ha dichiarato pubblicamente di aver raggiunto.
E’ come se l’Amministrazione abbia usato due linguaggi differenti: nei documenti ufficiali dica la verità dei fatti e ai cittadini racconta favole.
La Relazione citata, infatti, ben evidenzia che la doppia bocciatura del piano di rientro proposto dall’Ente alla Corte dei Conti ha causato il dissesto finanziario; il quadro riassuntivo (punto 3.3. Gestione di competenza) evidenzia un disavanzo di € 10.971.289,00da cui si evince, quindi, che la tendenza dopo un anno dalla dichiarazione di dissesto non si è invertita come sarebbe dovuto essere per chiunque si trovi in una situazione di insolvenza.
Ed infatti, a titolo d’esempio, sbirciando l’albo pretorio è possibile verificare che in questi giorni l’Ente si è costituito in giudizio per avversare il decreto ingiuntivo di una compagnia petrolifera che ha fornito il carburante all’Ente e non si è visto corrispondere il dovuto. Il senso di quanto detto è che l’Ente non è in grado neppure di pagare il carburante dei propri automezzi.
La seconda considerazione, continuando la decodifica della Relazione, riguarda l’attività dei settori 3 e 4 in questi cinque anni e che nel settore manutenzioni ed Opere Pubbliche evidenzia il mero completamento di opere pubbliche ereditate dalle precedenti amministrazioni, unica eccezione la scuola di via Virgilio realizzata attraverso la “Legge regionale n° 1/2016 Forever”.
Il quadro che si ricava è quello di un’amministrazione non in grado di intercettare finanziamenti per garantire alla Città quegli interventi infrastrutturali di cui necessita.
Il terzo aspetto che pone in me dei dubbi riguarda l’attività di controllo interno per cui la relazione indica “questo Ente non ha posto in atto, nel periodo di riferimento, iniziative volte alla conoscenza del grado di qualità percepita dai cittadini-utenti. Questo Ente non ha inoltre instaurato processi di verifica dei tempi di conclusione dei procedimenti di erogazione dei servizi”. Emerge dalla Relazione, infatti, che il Segretario Comunale, ad interim Responsabile dell’area economico finanziaria, è anche responsabile anticorruzione dell’ente per cui egli riveste contemporaneamente le funzioni di controllato e controllore con probabile confusione di ruoli.
In ultimo dalla lettura complessiva della relazione di fine mandato, si evince una impossibilità a quantificare con sicurezza i debiti fuori bilancio, in questo quadro finanziario e con la certezza che il Comune dovrà accendere un mutuo ultra decennale alla fine del dissesto per far fronte alle necessità debitorie il solo convincimento che ne posso ricavare è che le incombenze dell’attuale situazione graveranno sui nostri figli e probabilmente sui nostri nipoti, prenderne atto è un dovere civico.
Francesco Emanuele Capogreco, candidato al consiglio comunale di Locri.