di Francesca Cusumano
LOCRI – Se qualche giorno fa, era pervenuta la comunicazione, da parte del Comitato DifendiAmo l’Ospedale, dell’intervento di riparazione della Tac, finalmente nuovamente in funzione dopo diverse settimane, oggi invece, arriva l’ennesima denuncia del presidente del Tribunale dei Diritti del Malato e del Cittadino, Pino Mammoliti, riguardo le dimissioni del primario ad interim del reparto di Cardiologia della struttura sanitaria di contrada Verga.
«Ho letto la comunicazione di dimissioni presentate dal primario ad interim della Cardiologia di Locri – scrive in un post Mammoliti -. Il primario FF nella missiva – continua l’avvocato – si dichiara non più in condizioni di gestire la Cardiologia di Locri perché la stessa, non è in condizioni di garantire il giusto supporto per affrontare emergenze e, soprattutto, la tutela e/o preparazione dei pazienti che necessitano o devono essere sottoposti ad impianto di pacemaker. Segnala, sul punto, la prossima fase di ferie del medico cubano che solo di giovedì, è presente a Locri».
«Da oggi la Cardiologia – sottolinea il presidente del Tribunale dei Diritti del Malato e del Cittadino – è senza guida e senza sostegno. Se scrivo questa nota, non penso vi possa essere un cittadino che comprenda il mio scritto come un atto di delegittimazione o di gratuita voglia di sminuire chi lavora e si sacrifica. È solo un modo – tuona Mammoliti – per segnalare alla manager ospedaliera che a Locri a causa di totale incapacità ed indifferenza gestionale, si innalza il rischio di morte per i cardiopatici ed i portatori di pacemaker».
Intanto, in attesa di organizzare (come rivendicato dallo stesso Mammoliti) una giornata di mobilitazione generale, proprio l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro e Formazione professionale, nonché ex sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, tra i promotori di tante battaglie a tutela della sanità e del nosocomio della Locride, tre giorni fa, ha replicato a chi ha sostenuto di aver abbassato la guardia proprio sul versante della sanità.
«Ho sempre lottato e continuo a farlo – ha dichiarato – con ruolo e modalità diverse sempre nel solo esclusivo interesse della collettività. Presto presenteremo il “Sanità Day 2023 – La Svolta” e in arrivo anche nella Locride, nuove moderne ambulanze, auto mediche attrezzate. La verità sulla sanità? Abbiamo invertito la marcia e si continua a lavorare verso la normalità».
E ancora:«A chi sostiene che io abbia abbassato la guardia sulla sanità, rispondo che ho sempre lottato e oggi continuo a farlo con ruolo e modalità diverse, sempre nel solo esclusivo interesse della collettività. A differenza di altri, non ho mai avuto interessi privati da difendere, non sono stato dipendente della sanità, non ho parenti diretti che lavorano nella sanità, non ho pratiche professionali da tutelare. Ho solo un interesse che si chiama funzionamento ospedale e sanità sul territorio. Per tanti anni abbiamo lottato, spesso anche in solitudine, per difendere il diritto dei cittadini della Locride ad avere un ospedale funzionante. Abbiamo lottato non contro una parte politica ma contro governi di centrodestra e di centrosinistra e abbiamo lottato per evitare l’attuazione di un demenziale progetto politico affaristico che puntava a smantellare il nostro ospedale per portarlo alla chiusura. Dietro tale progetto, ci sono stati interessi evidenti sulle spalle dei cittadini in un’Asl prima e un’Asp dopo, sciolte per infiltrazioni mafiose».
A specifica domanda, di quale sia lo stato attuale, l’assessore regionale ha tenuto a precisare che «Tanto è stato fatto e ancora certamente c’è tanto da fare. Non si risolve un problema di quasi un ventennio di abbandono in cinque minuti. La verità è che oggi, la situazione è radicalmente modificata. C’è una visione chiara, ci sono risultati tangibili, c’è un’evidente inversione di tendenza. Oggi innanzitutto abbiamo un commissario, il presidente Occhiuto, che coraggiosamente sta affrontando anni di ritardo e di scempio. Un commissario che fa e non dice di fare. Un presidente di Regione che con la coalizione di governo, ha messo la sanità al primo posto dell’agenda politica regionale. Il percorso di risanamento dell’ospedale si sta oggi consolidando, grazie a un rinnovato e competente impegno politico. Con Occhiuto e il direttore generale Di Furia, risultati tangibili e tutto il resto è noia… o per alcuni paranoia. A differenza degli anni di lotta – ha proseguito – oggi quasi tutti i reparti dell’ospedale di Locri, hanno primari vincitori di regolare concorso, strumentazioni nuove e all’avanguardia. Il guasto alla Tac può, purtroppo, capitare ma rappresenta oggi un imprevisto e non la regola. Abbiamo ottenuto la risonanza magnetica che è stata una conquista per la sanità locridea. Come in tutta la Calabria, oggi grazie alla felice intuizione del presidente Occhiuto, stiamo tamponando la carenza di personale con le qualificate prestazioni dei medici cubani. Presto arriveranno anche nella nostra Asp nuove moderne ambulanze, auto mediche attrezzate. Il progetto della ristrutturazione della cosiddetta greca con uno stanziamento di 15 milioni di euro, si è concretizzato in atti chiari e regolari amministrativi con l’obiettivo di iniziare i lavori nel 2024».
Risultati quest’ultimi che secondo quanto anticipato da Calabrese, saranno illustrati insieme al presidente Occhiuto ed alla manager aziendale Di Furia, al prossimo “Sanità Day 2023 – La Svolta”, nel corso del quale saranno altresì presentate ulteriori novità che riguardano l’ospedale di Locri e la sanità del territorio locrideo.