R. & P.
La drammatica situazione sanitaria calabrese anche a causa degli effetti della pandemia, negli ultimi tempi, è esplosa in tutta la sua gravità mettendo a nudo carenze, fragilità, e le tante responsabilità che hanno portato allo sfacelo sanitario. Ma se la situazione è drammatica in tutta la Calabria, nella Locride la situazione è ancora peggio per via dei tanti altri problemi mai risolti, isolamento, precarietà economica, etc. Tutto questo ha reso ancora più inaccettabile il silenzio sulle promesse non mantenute e proprio in materia sanitaria, la mancata realizzazione della Casa della Salute, un impegno in cambio della chiusura dell’ospedale. Sono passati quasi 10 anni dalla chiusura dell’ospedale e già da ben sette anni un finanziamento di 9.760.000€ giace nei cassetti dell’Asp di RC. Vedere la gente emigrare per curarsi, o morire per patologie curabili ha indotto un gruppo di cittadini a reagire, a rivendicare un diritto sancito dalla Costituzione. È nata così una manifestazione spontanea che ha reso visibile il problema. Iniziativa che ha portato tanti, tutte le domeniche e presidiare l’ospedale rivendicando la realizzazione della Casa della Salute già finanziata. Dopo 5 domeniche la mobilitazione spontanea ha raccolto l’adesione di tutte le forze politiche della città, ha ricevuto solidarietà e supporto dalla Commissione prefettizia che governa il paese, il sostegno del Vescovo Oliva, l’interessamento del Comitato dei sindaci, di Consiglieri regionali. La stampa locale si è affiancata sostenendo l’iniziativa, anche la Rai regionale, per finire anche in un servizio di Carta Bianca sulla Rai nazionale, a conferma che tutti trovano queste mancate risposte e ritardi uno scandalo. Adesso, l’iniziativa si è trasformata, dalla spontaneità è nato un comitato unitario di cittadini della Locride e delle forze politiche sidernesi, che intende andare fino in fondo, lottare fino a quando non verranno rispettati gli impegni presi, lottare fino a quando non verrà garantito il diritto alla salute dei cittadini della Locride. Il comitato ha avanzato formale richiesta per un incontro all’Asp e a tutti i soggetti che hanno un ruolo in materia sanitaria. Siamo in attesa di risposte. Se non saremo ascoltati, dopo le feste valuteremo forme di iniziative e protesta anche più radicali. Ci auguriamo che il buon senso prevalga e chi ha responsabilità se li assuma.
Sasà Albanese
Francesco Martino