di Simona Masciaga
ANTONIMINA – La casa delle Erbe e della Cultura ha ospitato, ieri 21 giugno, il poeta paesologo Franco Arminio in occasione della “Festa del solstizio d’estate”. La presidente della innovativa associazione Marò d’Agostino, ha voluto regalare al suo pubblico (rigorosamente su prenotazione, causa Covid 19 e norme di sicurezza vigenti) un bellissimo e perfetto connubio tra natura e poesia, tra profumi della nostra terra e l’essenza vitale della sublimazione poetica.
Franco Arminio, autore già noto alle critiche nazionali, pluripremiato, considerato da Roberto Saviano “Uno dei poeti più importanti di questo Paese”, attraverso la lettura di alcune sue opere in prosa, ha dimostrato una grande abilità poetica nel mescere poesia ed etnologia, geografia e commozione, sentimento e irruenza, politica e canti.
I suoi scritti offrono un percorso di analisi interiore e non solo: egli stesso partendo dalla tangibilità, dall’osservazione minuziosa del semplice, dai paesaggi, dai paesi ne trae un’esperienza unica ed esemplare al fine di elargire e perpetrare un insegnamento mirato a suscitare non solo una banale introspezione bensì una rivalutazione accurata di ciò che l’uomo è o può essere, uno stimolo di forte curiosità nel scoprire o riscoprire le nostre origini, il mondo che ci circonda sia nelle sue bellezze uniche che nelle sue imperfezioni.
L’Arminio esplica in prosa tutto ciò che fondamentalmente poesia; i suoi numerosi testi derivano da un impulso intimo, forse irregolare e altalenante, ma pur sempre sfociante in una verve genialmente talentuosa.
Da notare come l’autore dedica attenzione ai piccoli borghi, ai paesi silenti e inoperosi (da qui l’autodefinirsi paesologo), generando una visione inedita e inusuale: paesi che, pur abbandonati, vuoti, indigenti, passivi, vittime dell’emigrazione, riescono, attraverso i loro figli, i nostri figli, a produrre menti eccelse, manovalanza, trasmettere cultura e tradizioni millenarie alle grande metropoli….E’ il paese che fa la città!
Il nostro sud è ricco di paesi felicemente ubicati in un paradiso naturale ma soventemente surclassati dalle negatività e spesso abbandonati dalla politica, dagli amministratori inadeguati o da chi ha sete di potere.
Casa delle Erbe e la sua presidente Marò D’Agostino hanno saputo offrire un inizio estate diverso; un incontro originale, unico e ben studiato dove poesia si fonde in un tutt’uno con la natura, dove ambiente e riflessione introspettiva si sposano perfettamente.
Le opere dell’autore sono facilmente reperibili in libreria.
Geografia commossa dell’Italia interna ed Mondadori
Nuove cartoline dai morti Pellegrini ed.
Cedi la strada agli alberi ed Chiarelettere
L’Italia profonda Gog ed
L’inifinito senza farci caso ed Bompiani
In uscita a fine luglio p.v la sua ultima fatica “ Cura dello sguardo: nuova farmacia poetica”