Il primo cittadino se n’è ritrovate “tre al prezzo di una”, come si suol dire, nel senso più stretto di ben tre gentildonne che hanno tagliato il mitico traguardo del secolo di vita, considerando per questo la signora Caterina Ligato, che vive in Lombardia e che anagraficamente trovasi un anno più avanti rispetto alla “collega” Caterina Mollace; e poi c’è la signora Giuseppa Nicita, nata in gennaio e che abbiamo avuto modo di celebrare sulla Nostra Testata giornalistica; tre donne tutte in una volta, cosa che di per sé ha già dello…storico, sic!, ma che, al di là dei festeggiamenti, costituiscono una valida risorsa su cui puntare per il domani.
di Antonio Baldari
Com’è noto ad una signora non si chiede mai l’età che, però, si palesa sempre e comunque in un solo caso, ossia al raggiungimento del genetlìaco che si augura a tutti gli esseri umani: i cento anni; e così Casignana, ridente paesino nell’entroterra del Basso Jonio, nell’area metropolitana di Reggio Calabria, ha festeggiato la neo centenaria Caterina Mollace, per come si evince dalla foto a sostegno del presente pezzo in cui la signora posa con il sindaco Rocco Celentano.
Che, ad onor del vero, di centenarie se n’è ritrovate “tre al prezzo di una”, come si suol dire, nel senso più stretto di ben tre gentildonne che hanno tagliato il mitico traguardo del secolo di vita, considerando per questo la signora Caterina Ligato, che vive in Lombardia e che anagraficamente trovasi un anno più avanti rispetto alla succitata “collega”; e poi, c’è la signora Giuseppa Nicita, nata in gennaio, e che abbiamo avuto modo di celebrare sulla Nostra Testata giornalistica; tre donne tutte in una volta, cosa che di per sé ha già dello…storico, sic!
Tre centenarie insieme con le quali percorrere un lungo viaggio oltre i primi cento anni, in un Comune, come quello di Casignana, che assicura longevità e che non può che far enormemente piacere proprio a lui, il summenzionato primo cittadino casignanese, Celentano, che esordisce con il dire come “Noi possiamo dialogare con la loro mente, pensare da dove viene la vita, la nostra fortuna ad averle – afferma il sindaco Rocco – a ricostruire i percorsi, i nostri, i loro, quelli attraversati insieme, le loro parole di saggezze, quelle di salvare il meglio del passato ma anche di scansare il peggio”. E poi ancora, aggiunge Celentano, “Sono questi tutti insegnamenti per salvare il presente e consegnare il nostro tempo, che abbiamo preso in prestito, ai nostri figli e nipoti – egli asserisce – le fatiche che le centenarie hanno sopportato nella loro vita, l’elisir di giovinezza mentale che conservano, dobbiamo rispettarli e meritarli, la memoria dei conflitti del secolo, lo sviluppo che si doveva favorire – prosegue il sindaco di Casignana – ce lo hanno permesso loro, le tre splendide domme che omaggiamo”.
Una sottolineatura di un certo rilievo viene fornita dal primo cittadino casignanese nel momento in cui si sofferma più specificatamente sulla figura femminile sostenendo che “La funzione della donna, che è insostituibile, il paese di San Rocco, la piazza del Municipio che abbiamo ribattezzato XXI settembre per i caduti del fascismo – uno dei segni della nostra Amministrazione – le colline attorno a Casignana, le tre centenarie ce lo raccontano, ce lo ricordano”.
Ed in conclusione, Rocco Celentano consegna a questo storico momento tutto il suo più genuino stupore considerando che “Si meravigliano per il tempo nostro, quello del progresso, e noi ci meravigliamo del loro, quello dei sacrifici e della ricomposizione delle famiglie – epiloga il sindaco di Casignana – dopo le distruzioni della guerra e le contrarietà della crisi, le festeggiamo e lavoriamo con loro per il futuro”.