DAL DIRETTIVO DEL CIRCOLO PD DI CAULONIA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il gruppo consiliare di minoranza del Comune di Caulonia “Insieme per Caulonia”, composto da Domenico Mercuri, Attilio Tucci e da Domenico Campisi, sulla vicenda di alcuni genitori di Focà che hanno saldato il cancello di una scuola pubblica, atto di per sè incivile e ingiustificabile, per vietare l’accesso ai migranti sbarcati nella notte di Pasqua sulla spiaggia di Caulonia, pensa bene, con una nota divulgata alla stampa selezionata, di prendere le difese di venti ribelli, condannando un’amministrazione comunale che da anni è attenta e impegnata nell’accoglienza umanitaria dei migranti.
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In democrazia ognuno è libero di fare le proprie scelte e di esprimere le proprie idee, ma quando si pongono delle questioni pretenziose e strumentalizzate a proprio piacimento, occorre necessariamente contrapporle con le giuste argomentazioni.
Si precisa innanzitutto che Caulonia è un centro Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati), ovvero, centro di seconda accoglienza. Evidentemente la minoranza consiliare di Caulonia, che improvvisamente si professa cultrice e sostenitrice dell’accoglienza antidemagogica, disconosce la differenza tra la caratterizzazione di centri di primo soccorso, centri di prima accoglienza e centri di seconda accoglienza. Essere “paese dell’accoglienza” non implica automaticamente che si debba essere forniti necessariamente della struttura per le emergenze. Si invitano, quindi, i tre consiglieri ad erudirsi sulle tre tipologie dell’accoglienza. Se poi, in un futuro il Comune di Caulonia, per evitare improvvisazioni, volontariamente riterrà opportuno, per una questione realmente umanitaria, attrezzarsi in modo adeguato e strutturato anche per le emergenze, come quelle di domenica scorsa, aggiungerà un ottimo tassello alla gestione generale dell’accoglienza. Sia chiaro, però, che l’emergenza non è prevista dallo SPRAR qual’è Caulonia.
Ciò nonostante, davanti a uno sbarco avvenuto sul proprio territorio “pur nell’improvvisazione”, il Comune di Caulonia, con il supporto della Protezione Civile e degli operatori dello SPRAR, è riuscito egregiamente a dare ospitalità, conforto, sollievo e cure mediche a 209 disperati. Non avendo una struttura idonea per le emergenze, e si ribadisce, perché non prevista, al fine di dare, comunque, ricovero notturno a quei bisognosi, il Comune aveva individuato la scuola di Focà per una questione prettamente legata all’attività didattica della stessa. Infatti, essendo la suddetta scuola frequentata da pochi alunni, sarebbe stato semplice spostarli temporaneamente e per il breve periodo che si fosse reso necessario, nella scuola di Caulonia Marina in caso di prolungamento della permanenza dei migranti.
L’edificio scolastico era l’unico ricovero dignitoso dove collocarli. Non è neanche sfiorata l’idea di ospitarli in qualche struttura in degrado trattandosi di esseri umani. E’ singolare che i tre consiglieri di minoranza, nella nota, evochino l’uguaglianza e il soccorso come “imperativo dell’agire umano” dopo aver, appena un rigo prima, accusato l’amministrazione di non aver pensato a qualche struttura in disuso e degradata per far pernottare i profughi.
“Contageranno tutti i nostri figli” urlavano i genitori di Focà. Non è forse questo razzismo?
Il Partito Democratico di Caulonia, sempre a sostegno delle politiche dell’immigrazione, non giustifica l’azione eccessiva di quei pochi faziosi, frutto solo di disinformazione, pregiudizi e preconcetti mentali.
Sicuramente le politiche dell’accoglienza, mai imposte, e, dalla maggior parte della popolazione cauloniese condivise e apprezzate, possono sicuramente essere migliorate e perfezionate, grazie anche alle professionalità che in questi anni si sono formate, ma per farlo bisogna principalmente avere l’animo, la sensibilità e la coscienza predisposta a trattare l’accoglienza come fatto umanitario e non strumento politico da criticare o osannare secondo esigenze opportunistiche.
Questa è la linea del Partito Democratico di Caulonia. E’ impensabile che chi è smanioso di aderire al Partito Democratico a parole, possa, poi, nei fatti, esserne coerente se firma e condivide i contenuti di una nota come quella scritta dal gruppo di minoranza “Insieme per Caulonia”.