DA WALTER DE FIORES COORDINATORE SEL LOCRIDE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
E’ triste doversi trovare davanti all’ennesimo sbarco di migranti sulle nostre coste, ma è ancora più triste trovarsi di fronte ad una polemica agitata anche dal più razzista dei politici, Matteo Salvini, che sul suo profilo facebook plaude ai genitori che hanno saldato i cancelli della scuola elementare sita nella frazione Focà di Caulonia.
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Avendo seguito gli avvenimenti che si sono succeduti la notte tra i 4 ed il 5 Aprile ed anche nella notte seguente, non possiamo non esprime tutto il nostro disappunto riguardo la vicenda che ha colpito non solo i migranti, che si sono visti negare alloggio per una sola notte nella scuola elementare di Focà in attesa di una vera sistemazione, ma soprattutto la Locride che, per tradizione e natura, è una terra accogliente. Ma l’ennesimo fatto isolato e fomentato, condanna questa terra agli occhi degli sciacalli mediatici e politici (nel caso di Salvini) come una terra razzista, quando invece la maggioranza degli abitanti di questo territorio non sta dalla parte del “rimandiamoli a casa”.
Una vicenda, questa, che trova la nostra più totale indignazione, perché proprio nel giorno di Pasqua, nel quale ci si sarebbe dovuto anche ricordare ciò che nel libro dell’Esodo viene raccontato, avviene questo fatto spregevole che vede negare a uomini, donne e bambini provenienti da situazioni disperate, di guerra e miseria e, che si imbarcano in cerca di speranza e di un futuro migliore, un alloggio ed una sistemazione tranquilla e accogliente. Ed invece no.
Non ospitare queste persone è un fatto disumano al quale oggi anche chi, supportato da note razziste provenienti da spiccati politici di destra, si unisce trovando dalla nostra parte la più totale indignazione ed inevitabile stupore.
Questo è il più grosso e rilevante evento che si è succeduto ad altri sempre della stessa natura che non riteniamo del tutto razzista, ma che ha nei modi nei quali è avvenuto, degli atteggiamenti che si rifanno ad uno stile arrogante se non del tutto mafioso. E siamo sempre più tristemente consapevoli che dietro le vite dei migranti vi è un gioco di interessi che non solo nuoce alle vite ed al futuro dei profughi, ma che denigra la nostra terra, la Locride, che deve rispecchiarsi negli occhi e nelle mani accoglienti del Sindaco Domenico Lucano di Riace, e non di un gruppetto isolato di persone che ha negato asilo per una sola notte a gente che aveva solo bisogno di riprendersi da un viaggio nel quale ha rischiato la propria vita. Siamo davanti ad un gesto che è solo successione di altri infelici eventi nel campo dell’accoglienza che si sono susseguiti nel corso degli ultimi mesi, basti pensare alle vicende riguardanti l’abbandono da parte degli operatori del centro Re.Co.Sol di Locri, avvenuto in seguito a delle minacce nei confronti degli stessi e della protesta da parte degli ospiti migranti davanti alla sede della cooperativa “Pathos” di Caulonia. Per via di questi riteniamo fondamentale che gli organi istituzionali di competenza prendano delle decisioni e che lo facciano in fretta, per il bene comune e per l’etichetta denigratoria, che non tarda mai ad arrivare, sul territorio della Locride. Per questo riteniamo opportuno portare queste vicende, attraverso i nostri Deputati e Senatori, all’interno del Parlamento. Infatti, stiamo in queste ore elaborando un documento da sottoporre all’attenzione dei nostri parlamentari che a loro volta chiederanno al Governo di intervenire direttamente e con i propri mezzi sulla questione.
Un plauso, come anticipatamene annunciato, non può che andare al Sindaco di Riace, Lucano, che facendosi carico del problema ha ospitato parte dei migranti giunti sulle nostre coste a Pasqua.
Forse è vero, quel luogo non era idoneo ad ospitare i profughi, come è anche vero che vi sono molteplici plessi in disuso nel Comune di Caulonia che andrebbero rivalorizzati e nei quali queste persone potevano essere ospitate, ma da qui a giustificare una vietata permanenza in quelle stanze della scuola elementare, per una sola notte nel periodo pasquale, ce ne vuole.
Infine, una vera e propria indignazione ci giunge spontanea manifestarla verso chi, ha suscitato la nostra incredulità non volendo ospitare delle persone che in virtù di un viaggio della speranza richiedevano solo il giusto riposo nell’attesa di una sistemazione più adeguata dentro i limiti della solidarietà, questa negata da un gruppetto di genitori. Ma ancor di più condanniamo quei politici che oggi prendendo le difese di chi ha saldato in fretta e furia quei cancelli, si dimostrano agli occhi della popolazione intera, privi di un’umanità che dovrebbe essere insita in chi compie una missione politica per il bene e il quieto vivere delle nostre comunità.