di Federica Roccisano
Ci sono cose che si possono tollerare e cose che non si possono tollerare affatto. Io il razzismo non lo tollero. Non mi piace. Non lo capisco. E’ un sentimento negativo in cui l’odio prevale sulla ragione e anche sull’umanità e che si anima di una malcelata pretesa di superiorità sugli altri esseri umani, senza curarsi affatto delle necessità dell’altro. È fuori dalle mie capacità di comprensioni, lo ammetto come ammetto che non mi dispiace affatto non capirlo. Ma sui fatti avvenuti a Caulonia c’è qualcosa che è ancora peggiore rispetto all’ipocrisia di chi si auto identifica come “brava persona” per poi temere che la vicinanza ad un migrante possa essere contagiosa di chissà quale malattia (la migrantite o l’africosi o non so cosa?).
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Dicevo, c’è di peggio ed è la schizofrenia di uno Stato che tra il bene e il male non ha il coraggio di scegliere il bene. Si perché lo schiaffo reale dato ai migranti e anche a chi con essi e per essi ha lavorato quella notte – penso a chi ha prestato il primo soccorso, ai volontari della protezione civile e della Lados – è stato quello dato dalla Prefettura. La resa che lo Stato ha fatto di fronte a chi protestava e proteggeva il proprio territorio. E la definisco schizofrenia perché non mi sembra che questo tipo di atteggiamento sia coerente con le scelte che di solito si fanno.
Se ad esempio un gruppo di studenti occupa, in maniera pacifica, una scuola per manifestare contro dei tagli alla scuola pubblica, generalmente la Prefettura ordina lo sgombro, spesso forzato. Qui in questo caso si decide di stare dalla parte di chi occupa, di chi, addirittura si prende la briga di uscire “armato di saldatrice” e saldare il cancello dell’istituto. E non posso fare a meno di domandarmi dove ora siano queste persone. Se qualcuno le abbia identificate, o se è stata fatta qualche denuncia per atti vandalici… No perché se lo avessero fatto un gruppo di studenti durante una manifestazione avrebbero rischiato anche l’espulsione dalla scuola, oltre che una passeggiata in commissariato. Invece no questi sono eroi, hanno vinto agli occhi dello Stato e hanno così difeso la scuola e i loro figli da un qualsiasi potenziale contagio. E, come se non bastasse, si sono anche beccati i complimenti di Salvini.
Quando si dice… #cosebelle