di Redazione
LOCRI – Come Alessandro Marcianò anche il figlio Giuseppe, condannato all’ergastolo per l’omicidio Fortugno, ha usufruito per tre ore di un permesso di necessità. «Il mio assistito chiede che Domenico Spatari sia processato – ha spiegato il legale – sicuro che attraverso le indagini del Procuratore Cafiero De Raho sia fatta piena luce sulla vicenda». L’uomo, attraverso il suo legale Giuseppe Mammoliti, chiede dunque che sia fatta giustizia nei confronti di Domenico Spatari, incriminato per falsa testimonianza. «Se chiariranno le posizioni di Annunziato Savettieri e Domenico Spatari io sarò a casa» le parole riferite da Marcianò al suo avvocato. Tempo addietro il collaboratore di giustizia reggino Zavettieri aveva riferito che né Locri né i Marcianò c’entrano con il delitto del vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, ucciso a Locri nell’ottobre 2005.