di Simona Ansani
<<La sentenza, con il secondo grado di giudizio, è una vittoria della giustizia e mette di fatto il suggello su una vicenda che mi ha visto da sempre in prima linea: contro la vivisezione in generale e in particolare contro la vergogna di un allevamento di cani destinati ai laboratori che, grazie alla norma che ho scritto, non potrà mai più aprire nel nostro paese>>. Sono le parole del presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Michela Vittoria Brambilla, e autrice della norma che dal 2014 vieta, sul territorio nazionale, l’allevamento di cani, gatti e primati da utilizzare per la sperimentazione. Dichiarazioni che giungono dopo la pronuncia della Corte dìappello di Brescia sulla vicenda Green Hill.
<<La nostra società – sottolinea la Brambilla – attraversa una fase di grandi cambiamenti che investono, naturalmente, anche il rapporto tra l’uomo e gli animali. Il processo Green Hill è probabilmente l’evento simbolo di questa rivoluzione sempre meno silenziosa. Per la prima volta, nel nostro paese, la magistratura, requirente e giudicante, interpreta i reati di maltrattamento e di uccisione di animali in chiave davvero moderna, assumendo il punto di vista delle vere vittime (i beagle) e delle loro esigenze etologiche, contro i preponderanti interessi di una grande multinazionale. Grazie alla norma che ho scritto e che oggi è diventata legge nel decreto legislativo 26/2014 – aggiunge l’ex ministro – un allevamento come Green Hill non può più aprire nel nostro Paese. E’ una vittoria di cui sono fiera e che dedico ai milioni di italiani che amano gli animali, detestano gli orrori della vivisezione e si sono battuti al nostro fianco>>. Dunque una gran bella vittoria che ha visto per troppi anni protagonisti nella sofferenza i tantissimi beagle, costretti alle barbarie disumane di esperimenti. Oggi finalmente tutti possono esultare vincenti, finalmente la sentenza cerca di ridare dignità agli animali che hanno sopportato grandi crudeltà, e a tutti i volontari e animalisti che hanno creduto e si sono battuti per il rispetto di ogni essere senziente.