di Patrizia Massara Di Nallo (foto Ansa)
ROMA – Per l’Ufficio centrale della Suprema Corte è legittima la richiesta di abrogazione dell’Autonomi a differenziata. L’ordinanza della Cassazione arriva dopo il pronunciamento della Consulta che aveva, tra l’altro, considerato “illegittime” specifiche disposizioni dello stesso testo legislativo. I giudici di Cassazione, invece, non hanno dato il via libera al quesito presentato dai consigli regionali che puntavano all’abrogazione parziale. La parola definitiva torna ora alla Corte Costituzionale. Infatti, prima di indire il referendum, sarà necessario un altro passaggio davanti ai giudici della Consulta che, per la questione legata all’ammissibilità, si dovrà esprimere entro gennaio. Lo hanno stabilito i giudici dell’ufficio centrale del referendum che hanno in parte ribaltato quanto stabilito dalla Corte Costituzionale che aveva considerato legittima (giudicandone anticostituzionali solo alcune parti), la legge Calderoli, promulgata il 25 giugno scorso, e ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’Autonomia differenziata delle regioni ordinarie.
Nella sentenza del 3 dicembre scorso la Consulta, chiamata ad esprimersi sulle questioni di costituzionalità e accogliendo parzialmente i ricorsi di quattro Regioni, ha affermato che 《il regionalismo corrisponde a un’esigenza insopprimibile della nostra società, come si è gradualmente strutturata anche grazie alla Costituzione》 e 《spetta, però, solo al Parlamento il compito di comporre la complessità del pluralismo istituzionale》. E ancora: 《la vigente disciplina costituzionale riserva al Parlamento la competenza legislativa esclusiva in alcune materie affinché siano curate le esigenze unitarie (art. 117, secondo comma, Cost.)》.
Ivana Veronese, vicepresidente del comitato nazionale contro l’autonomia differenziata e segretaria confederale Uil ha dichiarato all’ANSA :”Siamo soddisfatti, vogliamo abrogare completamente questa legge ingiusta e dalla Cassazione arriva una conferma importante che questo referendum si può fare. Ora aspettiamo la pronuncia della Corte Costituzionale a gennaio che dovrà esprimersi sulla ammissibilità totale” e continua spiegando:”La Cassazione aveva già disposto l’unificazione del nostro quesito abrogativo totale con quello delle Regioni e ora,da quanto apprendiamo, ha eliminato i quesiti di abrogazione parziale dell’autonomia differenziata delle Regioni. Andiamo dunque avanti sulla eliminazione totale di questa legge ingiusta”.