L’autrice le ha immaginate come favole da leggere prima di dormire ai bambini, e sono buffe, narranti situazioni surreali, in maniera ironica per portare una ventata di allegria, volendo con esse affrontare delle tematiche molto coinvolgenti quali la condivisione, il rispetto per gli altri, la giustizia e la libertà di essere e di vivere secondo il proprio progetto di vita. L’adozione di un’associazione teatrale per un laboratorio di lettura espressiva, nel mentre alcune scuole le valutano per spiegare degli argomenti di educazione civica ai più piccoli.
di Antonio Baldari
Tempo di Natale che è anche e soprattutto tempo di stelle con la stella per eccellenza, su tutte, qual è la “Stella Cometa”, che indica la via ai Magi alla ricerca di un “re” che deve nascere e che, al fine, troveranno adagiato in una mangiatoia, ed Al Quale hanno portato in dono oro, incenso e mirra; in questi giorni la stella, pardon!, la stellina indicante la via è quella di Maria Patrizia Sanzo, che ha in tasca una laurea in giurisprudenza ma che è anche un’apprezzata giornalista, con una caratteristica da “tenerona”, se ci si passa il termine, in considerazione del fatto che le piace scrivere filastrocche e raccontare delle storie ai bambini, che incontra per lo più nelle scuole dov’è curatrice di diversi progetti.
Nell’agosto scorso, per i tipi Giannini editore, collana “Kids”, è stato finito di stampare in quel di Napoli il libro “Le curiose storielle di una stellina”, con una trama ludico-narrante che vede quale personaggio principale “La voce di una stellina che potrebbe essere quella di una mamma o un papà, introduce in un mondo fantastico – ci partecipa l’autrice – ed avendo quali protagonisti prevalentemente degli animali, e quindi dei topini, un gatto, un pappagallo, un piccolo leone, un bizzarro cavallo, un gufo; le storielle vengono narrate sotto forma di filastrocca e sono metafore di vita e di valori”.
L’autrice le ha immaginate come favole da leggere prima di dormire ai bambini e sono buffe, narranti situazioni surreali, in maniera ironica per portare una ventata di allegria, volendo con esse affrontare delle tematiche molto coinvolgenti quali la condivisione, il rispetto per gli altri, la giustizia e la libertà di essere e di vivere secondo il proprio progetto di vita; insomma, un testo che val bene un acquisto non solo in questo periodo che le stelle vanno particolarmente di…moda ma anche durante il corso dell’anno. Anzi, proprio a tale riguardo, “Le curiose storielle di una stellina” è stato tenuto a battesimo proprio nel capoluogo partenopeo circa un paio di mesi fa, esattamente il decorso 6 ottobre, in occasione della kermesse “Il Morante” al “Campania libri Festival”, una suggestiva ribalta incastonata nella prestigiosa cornice di Palazzo Reale, nel corso della presentazione dei nuovi autori e delle nuove collane di Giannini editore; un appuntamento di rilievo condotto dal direttore del Premio “Elsa Morante”, Tiuna Notarbartolo, alla presenza del direttore editoriale della casa editrice, Giulia Giannini e del direttore del Centro di Produzione Rai Campania, Antonio Parlati.
《Proprio in quella sede mi fu partecipato come le mie filastrocche, a pochissime settimane dalla stampa, fossero state già adottate da un’associazione teatrale – riprende Maria Patrizia – per un laboratorio di lettura espressiva, nel mentre alcune scuole le stavano valutando per spiegare degli argomenti di educazione civica ai più piccoli》; soddisfazioni che iniziavano a fioccare e che vedono oggi questo testo molto gettonato – recante le illustrazioni di Paola De Luca, giovanissima graphic designer che ha conseguito un diploma triennale di primo livello in “Graphic Design” e di secondo livello in “Design della Comunicazione visiva”, presso l’Accademia di Belle Arti Catanzaro – e richiesto in alcune manifestazioni culturali locali calabresi. Che sono senz’altro foriere di altre soddisfazioni in divenire per Maria Patrizia Sanzo che adesso, in ossequio ad uno dei suoi teneri racconti in prospettiva notturna, ci congeda con il più classico dei “Tutti a nanna”. E mi raccomando, non ronfate!