di Redazione
CATANZARO LIDO- “La sfida della comunità educante in Calabria”: è il titolo del manifesto programmatico che sarà presentato domani mattina nel Liceo E. Fermi di Catanzaro Lido, a partire dalle 10, 45, un patto regionale il cui obiettivo è l’innovazione dei processi educativi in Calabria per contrastare la dispersione scolastica, la povertà educativa, l’insuccesso formativo dei giovani e il preoccupante fenomeno dei Neet, ragazzi che non studiano e che non hanno né cercano un lavoro.
A concludere il convegno regionale di lancio del manifesto, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.
L’iniziativa è promossa congiuntamente tra la rete Crescere al Sud (rete di 56 realtà nazionali e locali sostenuta da Fondazione con il Sud che lavora per la promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Mezzogiorno) di cui è portavoce nazionale Francesco Mollace, l’assessore regionale alla scuola e alle politiche sociali, Federica Roccisano e una serie di istituti scolastici operanti nei diversi territori della Regione.
La proposta nasce “dall’esigenza di costruire un più stretto rapporto tra scuola ed extra scuola, affiancando al ruolo centrale degli istituti scolastici le competenze degli altri attori chiave nei processi educativi, creando nuove sinergie e condivisioni di prassi che possano favorire la diffusione di metodologie di rete e percorsi di innovazione nel settore socio-educativo. Si punta a costruire una rete in grado di progettare attività curriculari ed extra-curriculari che favoriscano l’apprendimento dei giovani, rafforzandone l’autostima e la capacità di superare le difficoltà che incontrano nel contesto socio-culturale in cui vivono; a creare un sistema educativo integrato che sostenga le metodologie partecipative, coinvolgendo attivamente le scuole, le istituzioni, le realtà sociali ma anche e soprattutto i ragazzi e le loro famiglie; a valorizzare il ruolo fondamentale di operatori esperti che ogni giorno si confrontano sui territori con ragazzi in difficoltà o in situazione di esclusione; a fornire agli insegnanti e alle altre figure educative della rete, gli strumenti più innovativi per affiancare gli studenti a rischio o fuoriusciti precocemente dal ciclo scolastico”.
Dopo i saluti e l’introduzione di Diego Bouchè, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Antonio Marziale, garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Calabria, sarà il dirigente scolastico del Liceo Fermi, Luigi Antonio Macrì, unitamente a Francesco Mollace, a presentare i contenuti del patto programmatico redatto da un folto gruppo di dirigenti scolastici insieme a rappresentanti delle organizzazioni calabresi aderenti a Crescere al Sud. Dopo gli interventi dei rappresentanti delle consulte studentesche, previste anche le relazioni di Federico Albert, presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e di Raffaela Milano, direttore Italia-Europa Save the Children. Di politiche pubbliche a sostegno dell’innovazione educativa, parlerà l’assessore Federica Roccisano mentre le conclusioni, saranno affidate al ministro Fedeli.
All’iniziativa ha aderito anche il Forum regionale del Terzo Settore, presieduto da Gianni Pensabene e oltre ottanta i dirigenti scolastici e i rappresentanti di associazioni sociali che, hanno già formalizzato con adesione online la loro partecipazione.
“Grazie alla collaborazione con numerosi dirigenti scolastici visionari come noi di Crescere al Sud- ha commentato Francesco Mollace, portavoce di Crescere al Sud– stiamo cercando di costruire, con il sostegno dell’assessore regionale all’Istruzione e al Welfare, Federica Roccisano, un movimento per l’innovazione nei processi educativi che operi per far sprigionare l’enorme potenziale di energie e capacità degli studenti calabresi. Sappiamo che facendo rete positiva e sperimentando un nuovo approccio sinergico tra educazione formale e non formale, tra scuola ed extra scuola, possiamo svolgere un’opera di profondo cambiamento di paradigma nei processi educativi. Abbiamo il comune sogno di sperimentare forme innovative di comunità educanti che, contrastino i dati negativi di dispersione e fallimento formativo che si registrano nella Regione. E in questo quadro, abbiamo l’ambizione comune di fare massa critica per costruire nell’arco di un decennio, un processo di radicale cambiamento delle forme del fare scuola in Calabria, diffondendo dal basso i principi di una educazione sociale, emozionale, basata sull’apprendimento dall’esperienza e sul pensiero sistemico”.