di Ilario Balì
CAULONIA – Imu e Tasi confermate (al massimo), Tari in leggero aumento. Il Consiglio comunale di Caulonia, orfano del consigliere Franco Cagliuso, ha approvato con i soli voti della maggioranza le tariffe dei tributi comunali al termine di un lungo e acceso dibattito tra maggioranza e opposizione. «Non ci sono i presupposti per il dissesto – ha spiegato non senza autocritica il sindaco Ninni Riccio – sui tributi serve una svolta e non guardare in faccia nessuno. Differenziata? L’esperimento è stato discreto». Ad aumentare i decibel del dibattito in sala è stato però l’inaspettato intervento del consigliere di maggioranza ed ex assessore Lino Dimasi, il quale non ha risparmiato stoccate ai membri della sua coalizione: «Se il Comune non metterà mano ai tributi, ci saranno problemi in futuro per il pagamento dello stipendio ai dipendenti – ha affermato – con il rischio di un altro dissesto». Poi un fragoroso j’accuse, destinato a far rumore: «Anni fa chiesi di applicare l’Imu sui terreni edificabili andando contro me stesso, ma qualcuno all’interno di questa, e sottolineo questa, Amministrazione – ha ribadito – si è opposto perché grazie a movimenti strani nel piano regolatore generale aveva reso centinaia di metri dei propri terreni edificabili, e quindi non voleva pagare. Sulla raccolta differenziata – ha chiosato Dimasi – non si prenda ad esempio Roccella, perché il 50% dei rifiuti ingombranti dei roccellesi viene scaricato a Caulonia».
Dal canto suo l’opposizione ha votato contro la determinazione delle tariffe comunali. Per il capogruppo di Spazio Aperto-Pd Attilio Tucci «Il Comune è in grosse difficoltà e il Pd, principale partito di questo paese è fermo e immobile. Per le prossime comunali – ha espresso l’ex assessore provinciale – auspico due liste unite per ristrutturare questo paese senza mettere al centro le ambizioni personali di qualcuno». Ogni riferimento all’assessore Kety Belcastro non è puramente casuale. E la replica del segretario del circolo locale dei democrat non si è fatta attendere: «Il Pd è un laboratorio di idee – ha puntualizzato – i risultati ottenuti sono molti e importanti. Nessuna ambizione personale e nessuna rottura all’interno del partito». Ma se per Mimmo Mercuri «Negli ultimi 40 anni questo paese è peggiorato dal punto di vista dell’immagine che si dà all’esterno», il consigliere di minoranza Domenico Campisi ha tagliato corto: «Sulla differenziata il Comune ha dovuto restituire 170 mila euro alla Regione. In 15 anni di pensiero unico avete fallito. Siete demagogici e mistificatori della realtà. Dimettetevi».