DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIER FRANCESCO CAMPISI RICEVIAMO E PUBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
È passato circa un anno dall’insediamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Riccio. Oggi non posso non cogliere che il sindaco, nonostante la sua buona volontà di fondo, affanna tra i mille gravi problemi del Comune, gran parte dei quali sono da addebitarsi alla precedente, nefasta, amministrazione guidata dal Professor Ilario Ammendolia.
Oggi, infatti, a causa delle scelte dissennate degli anni scorsi, il Comune deve preoccuparsi della sua stessa sopravvivenza, con una crisi che sembra preludere, a distanza di venti anni, un nuovo dissesto finanziario.
Nella mia breve esperienza di sindaco ho trovato spesso sulla mia strada l’ impostura e il cinismo, nocivi per il futuro del paese. Sarebbe comodo e gratificante dire “avevo ragione io…” Ma oggi non è il momento per fare polemiche che risulterebbero sterili, e che i cittadini stenterebbero a comprendere vista la serietà della situazione. In questa logica sembrano un monito altissimo le recenti parole del neo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ci sono delle gravissime emergenze da affrontare subito, vanno trovate delle soluzioni immediate, serie ed efficaci. Per questo motivo, nelle prossime ore, consegnerò personalmente (all’amico) al sindaco Ninni Riccio una lettera d’intenti al fine di proporgli un piano di lavoro relativo ad alcuni punti critici, che, se risolti, o quanto meno avviati a soluzione, potrebbero segnare un primo passo del cambiamento nella direzione dell’efficienza e delle risposte da dare al paese. Mi riferisco in primo luogo all’emergenza sanitaria “acqua all’arsenico”. C’è la possibilità di dare risposte concrete già nei prossimi giorni a un problema che riguarda centinaia di famiglie che, ogni giorno, da troppo tempo e loro malgrado sono pericolosamente a contatto con questo veleno. Una lettera aperta al Signor Sindaco: aperta, in primo luogo, alle valutazioni critiche della cittadinanza. Non per spirito di sterile contrapposizione , ma nella auspicata sinergia e convergenza di intenti.
DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIER FRANCESCO CAMPISI RICEVIAMO E PUBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA
È passato circa un anno dall’insediamento dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Riccio. Oggi non posso non cogliere che il sindaco, nonostante la sua buona volontà di fondo, affanna tra i mille gravi problemi del Comune, gran parte dei quali sono da addebitarsi alla precedente, nefasta, amministrazione guidata dal Professor Ilario Ammendolia.
Oggi, infatti, a causa delle scelte dissennate degli anni scorsi, il Comune deve preoccuparsi della sua stessa sopravvivenza, con una crisi che sembra preludere, a distanza di venti anni, un nuovo dissesto finanziario.
Nella mia breve esperienza di sindaco ho trovato spesso sulla mia strada l’ impostura e il cinismo, nocivi per il futuro del paese. Sarebbe comodo e gratificante dire “avevo ragione io…” Ma oggi non è il momento per fare polemiche che risulterebbero sterili, e che i cittadini stenterebbero a comprendere vista la serietà della situazione. In questa logica sembrano un monito altissimo le recenti parole del neo Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ci sono delle gravissime emergenze da affrontare subito, vanno trovate delle soluzioni immediate, serie ed efficaci. Per questo motivo, nelle prossime ore, consegnerò personalmente (all’amico) al sindaco Ninni Riccio una lettera d’intenti al fine di proporgli un piano di lavoro relativo ad alcuni punti critici, che, se risolti, o quanto meno avviati a soluzione, potrebbero segnare un primo passo del cambiamento nella direzione dell’efficienza e delle risposte da dare al paese. Mi riferisco in primo luogo all’emergenza sanitaria “acqua all’arsenico”. C’è la possibilità di dare risposte concrete già nei prossimi giorni a un problema che riguarda centinaia di famiglie che, ogni giorno, da troppo tempo e loro malgrado sono pericolosamente a contatto con questo veleno. Una lettera aperta al Signor Sindaco: aperta, in primo luogo, alle valutazioni critiche della cittadinanza. Non per spirito di sterile contrapposizione , ma nella auspicata sinergia e convergenza di intenti.