di Ilario Balì
CAULONIA – La storia dura da un paio di mesi. E accade sempre nei fine settimana. In quei weekend l’acqua smette di scorrere dai rubinetti delle case di Ursini. L’ultimo guasto alla rete idrica nella popolosa frazione di Caulonia si è registrato domenica scorsa e, fanno sapere i residenti, non è stato ancora riparato. Da novembre il problema si ripropone ciclicamente con cadenza quasi settimanale, per una serie di guasti e disservizi alquanto singolare tamponati solo in parte. Tutto inizia in seguito alla tempesta di Halloween, che ha messo in ginocchio un territorio intero. In quell’occasione la frazione resta a secco una decina di giorni. Il Comune, per ovviare al problema, conferisce l’incarico ad una ditta per il rifacimento del quadro elettrico per un importo di circa 10 mila euro. Emergenza finita? Macchè. A fine gennaio la pompa di sollevamento fa crac, e il Comune spende altri 5 mila euro per riparare il guasto. Il terzo atto di questa assurda vicenda è storia di meno di due mesi fa, con la pompa da poco sostituita ancora in fumo tra lo stupore e la rabbia della gente. «In tutte queste settimane senza acqua non è stata mandata neanche la Protezione Civile – afferma una delegazione di cittadini – ci hanno abbandonati inviandoci solo bollette molto salate con calcoli di metri cubi di acqua astronomici». Ai disagi degli abitanti di Ursini si aggiungono quelli dei residenti nelle località limitrofe di Stefano, Suor Giulia e Vallone Percia.