RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Tra qualche giorno chiuderà la Farmacia di Caulonia Superiore. Il titolare della stessa si è trasferito in altra regione e la burocrazia regionale impiegherà anni per assegnare la farmacia a nuovi gestori. Nel frattempo la popolazione del Centro, costituita ormai per gran parte da persone anziane, dovrà ingegnarsi su come procurarsi i farmaci che nella maggioranza dei casi sono salvavita. Personalmente da cittadino prima e da medico poi ritengo folle e senza giustificazioni ragionevoli tale situazione. Allora mi permetto di dare qualche suggerimento agli amministratori. Il Sindaco resta sempre la maggiore autorità sanitaria di un paese e comunque il rappresentate territoriale del governo nazionale con compiti di salvaguardia sull’ordine pubblico. Sulla base di questi presupposti proporrei all’ amministrazione la stesura di una ordinanza che impedisca la chiusura della farmacia affidando l’incarico provvisorio a persona abilitata (che chiaramente sta ancora lavorando all’interno della stessa) notificandola ai livelli superiori. Potrebbe non servire a nulla? Qualcuno potrebbe considerarla una idea strampalata? Beh, in un’epoca in cui la politica si basa solo sul clamore mediatico credo proprio che non sarebbe male. Poi ci sono i cittadini che vedrebbero gli amministratori come persone pubblicamente vicini a loro e che tentano anche con la fantasia di risolvere problemi che hanno radici magari lontano da qui. E poi ci sareste voi amministratori che spesso vi vantate, utilizzandole soprattutto a scopo personale, di amicizie forti con il potere che conta al punto di chiamarli anche in sedi istituzionali confidenzialmente Mario, Seby, Federica, anzi Federica ora no, che finalmente potreste spendervi per una causa giusta, che potreste creare un movimento coinvolgente che possa convincere che esiste una politica diversa da quella degli incarichi di governo, sottogoverno e portaborse. La politica del popolo e per il popolo che non ti obbliga a risolvere i problemi ma almeno a creare quel movimentismo che non lasci comunque e sempre spazio alla rassegnazione.