di Gianluca Albanese
CAULONIA – Il caso era venuto alla luce nel mese di luglio. Ora si chiude con le dimissioni dell’ingegner Francesco Commisso dall’incarico di collaudatore tecnico-amministrativo dei lavori di ampliamento dell’impianto sportivo “Dicone” con annessa costruzione di una nuova palestra.
Ricorderete, infatti, il grande clamore mediatico che suscitò la determina di nomina dell’ingegnere, la numero 35/2013 con la quale venne affidato l’incarico per l’importo di 8.000,00 euro più IVA. Una determina fatta d’urgenza “per evitare – scrissero – il rischio di revoca del finanziamento del mutuo del Credito Sportivo”, vista la scadenza imminente. Il punto è che a firmare quell’atto fu il geometra Giuseppe Commisso, responsabile dell’area tecnica nonché fratello dell’ingegnere destinatario dell’incarico. Un affare di famiglia, insomma, che mise in luce un’evidente incompatibilità, la quale emerse solo quattro mesi dopo, col solleone di luglio, quando il Comune, con determina numero 175/2013 revocò l’atto precedente cambiando solo il sottoscrittore del nuovo atto: non più il geometra Giuseppe Commisso, ma l’istruttore direttivo dell’ufficio Urbanistica Ilario Naso. Già, perché anche l’architetto Naso confermò l’incarico all’ingegnere Commisso, eludendo, dunque, l’ostacolo dell’affidamento “in famiglia” contenuto nella determina numero 35 del mese di marzo. Tutto ok? Neanche per sogno: la stampa, infatti, rese noto il caso:
Caulonia, la strana storia di un incarico affidato “in famiglia”
L’opposizione, dal canto suo, insorse, denunciando con un manifesto la vicenda tanto che se ne sarebbe dovuto discutere nella seduta consiliare convocata in un primo tempo per lunedì 12 agosto e successivamente rinviata al prossimo 4 settembre. Ora, la determina pubblicata venerdì scorso in cui viene recepita una nota dell’otto agosto con la quale l’ingegnere Francesco Commisso ha rassegnato le dimissioni dall’incarico che, evidentemente, dovrà essere riassegnato.