di Redazione
CAULONIA – E’ stato conferito alla memoria di Angelo Vassallo il premio Angelo Frammartino 2014. La cerimonia di consegna in quel di Caulonia è stata celebrata a margine di un interessante dibattito sul rispetto del territorio e delle tradizioni come stile di vita sostenibile.
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A dialogare con il pubblico il fratello del sindaco pescatore Dario, professione medico, che da anni gira l’Italia per promuovere il ricordo del fratello, primo cittadino di Pollica ucciso nel settembre 2010.
«Angelo – ha ricordato Dario Vassallo – diceva che l’ambiente se ben rispettato può essere una grande fonte di ricchezza. Eravamo una famiglia povera e per studiare siamo andati in un collegio frascescano dove mio fratello ha colto l’essenza di essere francescano. Le associazioni sono un pilastro fondante di un paese che si può definire sviluppato. Serve comunque un ruolo istituzionale, un peso politico. Il nostro compito è fare fronte comune, ma la politica di questo non ne vuole sapere perché nessuno vuole perdere la poltrona».
Vassallo poi si lascia andare ad uno sfogo: «Il Parlamento italiano ha ricordato mio fratello solo lo scorso anno. Da Berlusconi, che all’epoca dei fatti era Presidente del Consiglio, neppure una parola. Quando si parla di legalità i politici si fanno negare. Ho chiesto un’Indagine politica sulla morte di mio fratello. Andare avanti è difficile, ma bisogna farlo».
Per Pierangelo Frammartino, presidente della Fondazione Onlus Angelo Frammartino, «Quelle di Angelo Frammartino e di Angelo Vassallo sono due esperienze solo apparentemente diverse tra loro, ma che hanno un filo comune: quello della bellezza, dell’armonia e della pace. Angelo Frammartino ha seguito i suoi ideali aiutando i bambini di Gerusalemme, prime vittime della guerra. Allo stesso modo è stato naturale per Angelo Vassallo amare il suo paese e dare alla sua gente tutto sé stesso, anche la vita».
A margine del dibattito l’intervento del vicesindaco ed assessore comunale alla Cultura Franco Cagliuso, il quale ha annunciato l’imminente taglio del nastro per la nuova Casa della Pace che porterà il nome del giovane volontario di origini cauloniesi ucciso a Gerusalemme il 10 agosto di otto anni fa.