di Gianluca Albanese
CAULONIA – La maggioranza blinda l’assessore Lino Dimasi e respinge all’unanimità la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal gruppo d opposizione. È quanto è emerso nel corso del consiglio comunale di stasera, partecipato, come al solito, da parecchi cittadini.
LE FASI PRELIMINARI
Prima dell’inizio dei lavori Tucci sollecita nuovamente l’aiuto dell’amministrazione per risolvere il disagio della cittadina Callipari la cui abitazione e’ circondata da materiale di risulta e sul rilancio del servizio degli autobus mediante l’installazione di una pensilina sotto le case popolari. Lia specifica: “indipendentemente da dove e’ il materiale di risulta, se su suolo comunale o meno, se la spesa e’ esigua il Comune non ha problemi a intervenire”. Prima della discussione della mozione di sfiducia verso Dimasi, Lia rivolge il proprio monito: “la situazione delle casse comunali e’ difficile ovunque e quella di Caulonia non è maturata adesso. Addirittura alcuni Comuni hanno deciso spontaneamente di non rispettare il patto di stabilità, come Torino”. Riccio premette che “in passato risolvemmo situazioni di grave disagio sociale. La signorina Callipari abita in una casa in condizioni pietose e l’amministrazione si è già fatta carico di trovare una casa a spese del Comune. Se poi i problemi ci sono nella sua casa di proprietà faremo il possibile, anche se ci sono poche risorse nelle casse comunali. Poi, il progetto per il nuovo acquedotto e’ quasi completo e faremo un incontro pubblico per illustrare i contenuti del progetto. Stiamo superando tutti gli ostacoli. Quindi, sui dearsenificatori messi nei locali pubblici ritengo – ha concluso – che le polemiche fatte sul loro prezzo siano sterili”. Il consigliere Campisi ha eccepito il fatto che alcuni cittadini hanno trovato su internet “gli stessi macchinari ad un prezzo inferiore”.
LA MOZIONE DI SFIDUCIA A DIMASI
Tucci relaziona sulla mozione di sfiducia all’assessore al Bilancio Dimasi:”Le risposte date alla nostra iniziativa hanno oltrepassato i principi che hanno ispirato la mozione e che non hanno nulla di personale. È opportuno che la gente conosca la realtà delle casse comunali. Dimasi e’ assessore al Bilancio dalla scorsa consiliatura e ha sempre vantato la solidità delle casse comunali. È stato lo stesso sindaco Riccio in più circostanze a denunciare, invece, il difficile stato del bilancio comunale. E poi in questi anni la politica e’ stata sottomessa alle ambizioni personali dei singoli e ora siamo nei guai. Se l’amministrazione conferma la fiducia all’assessore al Bilancio vuol dire che la responsabilità da individuale diventerà collettiva. Noi siamo partiti semplicemente dalle considerazioni fatte dalla Corte dei Conti e non vogliamo tagliare teste ma trovare soluzioni condivise per arginare il pericolo di dissesto”. Tucci ricorda pure che “L’Ente non ha mai ottemperato ai dettami della magistratura contabile, specie per quanto riguarda l’iscrizione dei residui attivi a bilancio. In particolare – ha proseguito Tucci – dobbiamo aumentare la capacità di riscuotere i tributi e di individuare correttamente la base imponibile attraverso una corretta gestione degli accertamenti. Se non sappiamo quanto possiamo incassare come facciamo a sapere quanto possiamo investire? La legge impone una valutazione sull’equilibrio di bilancio con cadenza bimestrale”. E ancora: “Esiste un deficit di comunicazione tra gli uffici comunali e l’organo d’indirizzo politico. Se ci sono crediti che voi stessi ritenete inesigibili perché non interrompete il contenzioso, visto che ora il Comune rischia di sobbarcasti pure ulteriori spese legali?”. Non manca un riferimento all’acqua inquinata con arsenico:”E’ inutile dire che fate pagare la tassa al 50%: ma chi è disposto a pagare per avere nei propri rubinetti acqua non potabile?”. La “requisitoria” di Tucci si conclude con un passaggio che strappa qualche applauso tra il pubblico:”Con tutte le anticipazioni di cassa che questo Comune fa a Enti e ditte fornitrici, perché non se ne fanno per pagare gli Lsu-Lpu.”. Su questo punto la precisazione di Lia e’ stata tempestiva:”Nel 2013 non abbiamo fatto alcuna anticipazione di cassa e sappiamo bene che chi lavora ha diritto ad essere pagato prima degli altri”.
Dimasi, in premessa ha detto di non entrare nel merito delle cose esposte da Tucci “Che – ha detto – non mi convince quando dice che la mozione non è un atto contro la mia persona anche se non riterrò la mozione come lesiva della mia dignità personale. Io non ho mai rinnegato la mia storia e non rifuggo dalle mie responsabilità e sono con la coscienza a posto e auguro a chiuse di essere sereno e tranquillo come me. Non ci sono omissioni nel bilancio comunale. Abbiamo sempre emesso i ruoli e non li abbiamo tenuti nel cassetto come qualcuno ha fatto in passato. Questa opposizione – ha proseguito Dimasi – ha condotto numerose battaglie ma la mozione di sfiducia la fanno solo contro l’assessore al Bilancio e non vorrei che dietro tutto ciò ci fosse una buona dose di cinismo. Se il Consiglio lo ritiene io posso rassegnare le mie dimissioni già da stasera e rimango a disposizione del sindaco e della giunta”. A dargli manforte arriva il collega di giunta Cagliuso:”Sembra un film a puntate quello dell’opposizione: prima chiedono di tornare alle urne, poi la mozione di sfiducia; quale sarà la prossima puntata? Mi viene da chiedere scusa ai cittadini per questa opposizione fatta senza contenuti ma basata solo dai personalismi. Oggi dicono le stesse cose che dicevo io otto anni fa a ruoli invertiti, ma noi ci mettevano i contenuti e ora non vediamo la luce in fondo al tunnel. La mozione di sfiducia e’ sempre un atto poco nobile”. Ma non solo. Secondo Cagliuso “La minoranza vuole abbattere i pilastri dell’impostazione del bilancio. Le osservazioni della Corte dei Conti sono fatte, otto volte su dieci col “copia e incolla”. Anche sul recupero dell’evasione tributaria Cagliuso rilancia:”Se avete una ricetta ditecela, ma mi sa che è un problema comune a molti paesi. Rinnovo la massima fiducia nei confronti dell’assessore Dimasi”. Non manca la replica del capogruppo di opposizione Mercuri:”Quando si assumono certe iniziative viene sempre data una motivazione e in una vera democrazia non esistono intoccabili e indispensabili. Noi discutiamo l’operato, non la persona e abbiamo sempre detto che il bilancio andava revocato perché conteneva crediti non esigibili. Per evitare il default bisogna apportare dei correttivi come spesso anche il sindaco ha riconosciuto”. Quando parla di Dimasi non lo chiama assessore, ma “il preposto al bilancio, al quale – ha detto – so che voterete la fiducia ma poi che ne sarà del bilancio e dei servizi comunali? Chi ha vinto le elezioni deve risolvere i problemi del bilancio”. Dal canto suo, il segretario comunale Ientile specifica che “Il problema non sono i residui, ma altro”. Al sindaco Riccio il compito di trarre le conclusioni:”Spiace leggere manifesti in cui si definisce vergognoso l’operato dell’amministrazione ma le vergogne sono altre. Riconosco i problemi ma non voglio ledere l’intelligenza dei cittadini. Le nostre difficoltà sono comuni a molti enti, visti i tagli fatti alla finanza trasferita. Ciononostante la massa dei tributi da incassare e’ aumentata e gli aumenti delle tariffe li hanno fatti tutti. I sindaci sono diventati dei meri esattori e questo non ci sta bene. Sulla spending review abbiamo dato dei segnali rinunciando alle indennità per pagare il Ktf e dismettendo fitti passivi comunali. La mozione di sfiducia deve essere presentata quando ci sono responsabilità gravi e personali; le scelte di Dimasi sono state frutto di esigenze reali dei cittadini, concordandole con la giunta”. Quindi, il primo cittadino ha dato lettura di un documento della maggioranza di pieno sostegno all’assessore Dimasi e nel quale vengono difese le scelte di politica economica compiute dall’amministrazione “non ultimo il rispetto del patto di stabilità fino allo scorso anno, indipendentemente da come andrà a finire quest’anno”. Quindi respinge la mozione di sfiducia. La chiosa finale di Tucci e’ “Non ci avete covinti e non ritireremo la mozione di sfiducia perché non colgo nelle vostre parole elementi di discontinuità e perché non state mantenendo le promesse di non aumentare i tributi che avete fatto in campagna elettorale. State continuando – ha concluso – gli errori fatti dalla precedente amministrazione e per uscire da una situazione in cui il patto di stabilità non è stato rispettato per un milione e duecentomila euro dobbiamo per forza ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini”. La mozione viene respinta coi voti della maggioranza.
di Gianluca Albanese
CAULONIA – La maggioranza blinda l’assessore Lino Dimasi e respinge all’unanimità la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal gruppo d opposizione. È quanto è emerso nel corso del consiglio comunale di stasera, partecipato, come al solito, da parecchi cittadini.
LE FASI PRELIMINARI
Prima dell’inizio dei lavori Tucci sollecita nuovamente l’aiuto dell’amministrazione per risolvere il disagio della cittadina Callipari la cui abitazione e’ circondata da materiale di risulta e sul rilancio del servizio degli autobus mediante l’installazione di una pensilina sotto le case popolari. Lia specifica: “indipendentemente da dove e’ il materiale di risulta, se su suolo comunale o meno, se la spesa e’ esigua il Comune non ha problemi a intervenire”. Prima della discussione della mozione di sfiducia verso Dimasi, Lia rivolge il proprio monito: “la situazione delle casse comunali e’ difficile ovunque e quella di Caulonia non è maturata adesso. Addirittura alcuni Comuni hanno deciso spontaneamente di non rispettare il patto di stabilità, come Torino”. Riccio premette che “in passato risolvemmo situazioni di grave disagio sociale. La signorina Callipari abita in una casa in condizioni pietose e l’amministrazione si è già fatta carico di trovare una casa a spese del Comune. Se poi i problemi ci sono nella sua casa di proprietà faremo il possibile, anche se ci sono poche risorse nelle casse comunali. Poi, il progetto per il nuovo acquedotto e’ quasi completo e faremo un incontro pubblico per illustrare i contenuti del progetto. Stiamo superando tutti gli ostacoli. Quindi, sui dearsenificatori messi nei locali pubblici ritengo – ha concluso – che le polemiche fatte sul loro prezzo siano sterili”. Il consigliere Campisi ha eccepito il fatto che alcuni cittadini hanno trovato su internet “gli stessi macchinari ad un prezzo inferiore”.
LA MOZIONE DI SFIDUCIA A DIMASI
Tucci relaziona sulla mozione di sfiducia all’assessore al Bilancio Dimasi:”Le risposte date alla nostra iniziativa hanno oltrepassato i principi che hanno ispirato la mozione e che non hanno nulla di personale. È opportuno che la gente conosca la realtà delle casse comunali. Dimasi e’ assessore al Bilancio dalla scorsa consiliatura e ha sempre vantato la solidità delle casse comunali. È stato lo stesso sindaco Riccio in più circostanze a denunciare, invece, il difficile stato del bilancio comunale. E poi in questi anni la politica e’ stata sottomessa alle ambizioni personali dei singoli e ora siamo nei guai. Se l’amministrazione conferma la fiducia all’assessore al Bilancio vuol dire che la responsabilità da individuale diventerà collettiva. Noi siamo partiti semplicemente dalle considerazioni fatte dalla Corte dei Conti e non vogliamo tagliare teste ma trovare soluzioni condivise per arginare il pericolo di dissesto”. Tucci ricorda pure che “L’Ente non ha mai ottemperato ai dettami della magistratura contabile, specie per quanto riguarda l’iscrizione dei residui attivi a bilancio. In particolare – ha proseguito Tucci – dobbiamo aumentare la capacità di riscuotere i tributi e di individuare correttamente la base imponibile attraverso una corretta gestione degli accertamenti. Se non sappiamo quanto possiamo incassare come facciamo a sapere quanto possiamo investire? La legge impone una valutazione sull’equilibrio di bilancio con cadenza bimestrale”. E ancora: “Esiste un deficit di comunicazione tra gli uffici comunali e l’organo d’indirizzo politico. Se ci sono crediti che voi stessi ritenete inesigibili perché non interrompete il contenzioso, visto che ora il Comune rischia di sobbarcasti pure ulteriori spese legali?”. Non manca un riferimento all’acqua inquinata con arsenico:”E’ inutile dire che fate pagare la tassa al 50%: ma chi è disposto a pagare per avere nei propri rubinetti acqua non potabile?”. La “requisitoria” di Tucci si conclude con un passaggio che strappa qualche applauso tra il pubblico:”Con tutte le anticipazioni di cassa che questo Comune fa a Enti e ditte fornitrici, perché non se ne fanno per pagare gli Lsu-Lpu.”. Su questo punto la precisazione di Lia e’ stata tempestiva:”Nel 2013 non abbiamo fatto alcuna anticipazione di cassa e sappiamo bene che chi lavora ha diritto ad essere pagato prima degli altri”.
Dimasi, in premessa ha detto di non entrare nel merito delle cose esposte da Tucci “Che – ha detto – non mi convince quando dice che la mozione non è un atto contro la mia persona anche se non riterrò la mozione come lesiva della mia dignità personale. Io non ho mai rinnegato la mia storia e non rifuggo dalle mie responsabilità e sono con la coscienza a posto e auguro a chiuse di essere sereno e tranquillo come me. Non ci sono omissioni nel bilancio comunale. Abbiamo sempre emesso i ruoli e non li abbiamo tenuti nel cassetto come qualcuno ha fatto in passato. Questa opposizione – ha proseguito Dimasi – ha condotto numerose battaglie ma la mozione di sfiducia la fanno solo contro l’assessore al Bilancio e non vorrei che dietro tutto ciò ci fosse una buona dose di cinismo. Se il Consiglio lo ritiene io posso rassegnare le mie dimissioni già da stasera e rimango a disposizione del sindaco e della giunta”. A dargli manforte arriva il collega di giunta Cagliuso:”Sembra un film a puntate quello dell’opposizione: prima chiedono di tornare alle urne, poi la mozione di sfiducia; quale sarà la prossima puntata? Mi viene da chiedere scusa ai cittadini per questa opposizione fatta senza contenuti ma basata solo dai personalismi. Oggi dicono le stesse cose che dicevo io otto anni fa a ruoli invertiti, ma noi ci mettevano i contenuti e ora non vediamo la luce in fondo al tunnel. La mozione di sfiducia e’ sempre un atto poco nobile”. Ma non solo. Secondo Cagliuso “La minoranza vuole abbattere i pilastri dell’impostazione del bilancio. Le osservazioni della Corte dei Conti sono fatte, otto volte su dieci col “copia e incolla”. Anche sul recupero dell’evasione tributaria Cagliuso rilancia:”Se avete una ricetta ditecela, ma mi sa che è un problema comune a molti paesi. Rinnovo la massima fiducia nei confronti dell’assessore Dimasi”. Non manca la replica del capogruppo di opposizione Mercuri:”Quando si assumono certe iniziative viene sempre data una motivazione e in una vera democrazia non esistono intoccabili e indispensabili. Noi discutiamo l’operato, non la persona e abbiamo sempre detto che il bilancio andava revocato perché conteneva crediti non esigibili. Per evitare il default bisogna apportare dei correttivi come spesso anche il sindaco ha riconosciuto”. Quando parla di Dimasi non lo chiama assessore, ma “il preposto al bilancio, al quale – ha detto – so che voterete la fiducia ma poi che ne sarà del bilancio e dei servizi comunali? Chi ha vinto le elezioni deve risolvere i problemi del bilancio”. Dal canto suo, il segretario comunale Ientile specifica che “Il problema non sono i residui, ma altro”. Al sindaco Riccio il compito di trarre le conclusioni:”Spiace leggere manifesti in cui si definisce vergognoso l’operato dell’amministrazione ma le vergogne sono altre. Riconosco i problemi ma non voglio ledere l’intelligenza dei cittadini. Le nostre difficoltà sono comuni a molti enti, visti i tagli fatti alla finanza trasferita. Ciononostante la massa dei tributi da incassare e’ aumentata e gli aumenti delle tariffe li hanno fatti tutti. I sindaci sono diventati dei meri esattori e questo non ci sta bene. Sulla spending review abbiamo dato dei segnali rinunciando alle indennità per pagare il Ktf e dismettendo fitti passivi comunali. La mozione di sfiducia deve essere presentata quando ci sono responsabilità gravi e personali; le scelte di Dimasi sono state frutto di esigenze reali dei cittadini, concordandole con la giunta”. Quindi, il primo cittadino ha dato lettura di un documento della maggioranza di pieno sostegno all’assessore Dimasi e nel quale vengono difese le scelte di politica economica compiute dall’amministrazione “non ultimo il rispetto del patto di stabilità fino allo scorso anno, indipendentemente da come andrà a finire quest’anno”. Quindi respinge la mozione di sfiducia. La chiosa finale di Tucci e’ “Non ci avete covinti e non ritireremo la mozione di sfiducia perché non colgo nelle vostre parole elementi di discontinuità e perché non state mantenendo le promesse di non aumentare i tributi che avete fatto in campagna elettorale. State continuando – ha concluso – gli errori fatti dalla precedente amministrazione e per uscire da una situazione in cui il patto di stabilità non è stato rispettato per un milione e duecentomila euro dobbiamo per forza ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini”. La mozione viene respinta coi voti della maggioranza.
di Gianluca Albanese
CAULONIA – La maggioranza blinda l’assessore Lino Dimasi e respinge all’unanimità la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal gruppo d opposizione. È quanto è emerso nel corso del consiglio comunale di stasera, partecipato, come al solito, da parecchi cittadini.
LE FASI PRELIMINARI
Prima dell’inizio dei lavori Tucci sollecita nuovamente l’aiuto dell’amministrazione per risolvere il disagio della cittadina Callipari la cui abitazione e’ circondata da materiale di risulta e sul rilancio del servizio degli autobus mediante l’installazione di una pensilina sotto le case popolari. Lia specifica: “indipendentemente da dove e’ il materiale di risulta, se su suolo comunale o meno, se la spesa e’ esigua il Comune non ha problemi a intervenire”. Prima della discussione della mozione di sfiducia verso Dimasi, Lia rivolge il proprio monito: “la situazione delle casse comunali e’ difficile ovunque e quella di Caulonia non è maturata adesso. Addirittura alcuni Comuni hanno deciso spontaneamente di non rispettare il patto di stabilità, come Torino”. Riccio premette che “in passato risolvemmo situazioni di grave disagio sociale. La signorina Callipari abita in una casa in condizioni pietose e l’amministrazione si è già fatta carico di trovare una casa a spese del Comune. Se poi i problemi ci sono nella sua casa di proprietà faremo il possibile, anche se ci sono poche risorse nelle casse comunali. Poi, il progetto per il nuovo acquedotto e’ quasi completo e faremo un incontro pubblico per illustrare i contenuti del progetto. Stiamo superando tutti gli ostacoli. Quindi, sui dearsenificatori messi nei locali pubblici ritengo – ha concluso – che le polemiche fatte sul loro prezzo siano sterili”. Il consigliere Campisi ha eccepito il fatto che alcuni cittadini hanno trovato su internet “gli stessi macchinari ad un prezzo inferiore”.
LA MOZIONE DI SFIDUCIA A DIMASI
Tucci relaziona sulla mozione di sfiducia all’assessore al Bilancio Dimasi:”Le risposte date alla nostra iniziativa hanno oltrepassato i principi che hanno ispirato la mozione e che non hanno nulla di personale. È opportuno che la gente conosca la realtà delle casse comunali. Dimasi e’ assessore al Bilancio dalla scorsa consiliatura e ha sempre vantato la solidità delle casse comunali. È stato lo stesso sindaco Riccio in più circostanze a denunciare, invece, il difficile stato del bilancio comunale. E poi in questi anni la politica e’ stata sottomessa alle ambizioni personali dei singoli e ora siamo nei guai. Se l’amministrazione conferma la fiducia all’assessore al Bilancio vuol dire che la responsabilità da individuale diventerà collettiva. Noi siamo partiti semplicemente dalle considerazioni fatte dalla Corte dei Conti e non vogliamo tagliare teste ma trovare soluzioni condivise per arginare il pericolo di dissesto”. Tucci ricorda pure che “L’Ente non ha mai ottemperato ai dettami della magistratura contabile, specie per quanto riguarda l’iscrizione dei residui attivi a bilancio. In particolare – ha proseguito Tucci – dobbiamo aumentare la capacità di riscuotere i tributi e di individuare correttamente la base imponibile attraverso una corretta gestione degli accertamenti. Se non sappiamo quanto possiamo incassare come facciamo a sapere quanto possiamo investire? La legge impone una valutazione sull’equilibrio di bilancio con cadenza bimestrale”. E ancora: “Esiste un deficit di comunicazione tra gli uffici comunali e l’organo d’indirizzo politico. Se ci sono crediti che voi stessi ritenete inesigibili perché non interrompete il contenzioso, visto che ora il Comune rischia di sobbarcasti pure ulteriori spese legali?”. Non manca un riferimento all’acqua inquinata con arsenico:”E’ inutile dire che fate pagare la tassa al 50%: ma chi è disposto a pagare per avere nei propri rubinetti acqua non potabile?”. La “requisitoria” di Tucci si conclude con un passaggio che strappa qualche applauso tra il pubblico:”Con tutte le anticipazioni di cassa che questo Comune fa a Enti e ditte fornitrici, perché non se ne fanno per pagare gli Lsu-Lpu.”. Su questo punto la precisazione di Lia e’ stata tempestiva:”Nel 2013 non abbiamo fatto alcuna anticipazione di cassa e sappiamo bene che chi lavora ha diritto ad essere pagato prima degli altri”.
Dimasi, in premessa ha detto di non entrare nel merito delle cose esposte da Tucci “Che – ha detto – non mi convince quando dice che la mozione non è un atto contro la mia persona anche se non riterrò la mozione come lesiva della mia dignità personale. Io non ho mai rinnegato la mia storia e non rifuggo dalle mie responsabilità e sono con la coscienza a posto e auguro a chiuse di essere sereno e tranquillo come me. Non ci sono omissioni nel bilancio comunale. Abbiamo sempre emesso i ruoli e non li abbiamo tenuti nel cassetto come qualcuno ha fatto in passato. Questa opposizione – ha proseguito Dimasi – ha condotto numerose battaglie ma la mozione di sfiducia la fanno solo contro l’assessore al Bilancio e non vorrei che dietro tutto ciò ci fosse una buona dose di cinismo. Se il Consiglio lo ritiene io posso rassegnare le mie dimissioni già da stasera e rimango a disposizione del sindaco e della giunta”. A dargli manforte arriva il collega di giunta Cagliuso:”Sembra un film a puntate quello dell’opposizione: prima chiedono di tornare alle urne, poi la mozione di sfiducia; quale sarà la prossima puntata? Mi viene da chiedere scusa ai cittadini per questa opposizione fatta senza contenuti ma basata solo dai personalismi. Oggi dicono le stesse cose che dicevo io otto anni fa a ruoli invertiti, ma noi ci mettevano i contenuti e ora non vediamo la luce in fondo al tunnel. La mozione di sfiducia e’ sempre un atto poco nobile”. Ma non solo. Secondo Cagliuso “La minoranza vuole abbattere i pilastri dell’impostazione del bilancio. Le osservazioni della Corte dei Conti sono fatte, otto volte su dieci col “copia e incolla”. Anche sul recupero dell’evasione tributaria Cagliuso rilancia:”Se avete una ricetta ditecela, ma mi sa che è un problema comune a molti paesi. Rinnovo la massima fiducia nei confronti dell’assessore Dimasi”. Non manca la replica del capogruppo di opposizione Mercuri:”Quando si assumono certe iniziative viene sempre data una motivazione e in una vera democrazia non esistono intoccabili e indispensabili. Noi discutiamo l’operato, non la persona e abbiamo sempre detto che il bilancio andava revocato perché conteneva crediti non esigibili. Per evitare il default bisogna apportare dei correttivi come spesso anche il sindaco ha riconosciuto”. Quando parla di Dimasi non lo chiama assessore, ma “il preposto al bilancio, al quale – ha detto – so che voterete la fiducia ma poi che ne sarà del bilancio e dei servizi comunali? Chi ha vinto le elezioni deve risolvere i problemi del bilancio”. Dal canto suo, il segretario comunale Ientile specifica che “Il problema non sono i residui, ma altro”. Al sindaco Riccio il compito di trarre le conclusioni:”Spiace leggere manifesti in cui si definisce vergognoso l’operato dell’amministrazione ma le vergogne sono altre. Riconosco i problemi ma non voglio ledere l’intelligenza dei cittadini. Le nostre difficoltà sono comuni a molti enti, visti i tagli fatti alla finanza trasferita. Ciononostante la massa dei tributi da incassare e’ aumentata e gli aumenti delle tariffe li hanno fatti tutti. I sindaci sono diventati dei meri esattori e questo non ci sta bene. Sulla spending review abbiamo dato dei segnali rinunciando alle indennità per pagare il Ktf e dismettendo fitti passivi comunali. La mozione di sfiducia deve essere presentata quando ci sono responsabilità gravi e personali; le scelte di Dimasi sono state frutto di esigenze reali dei cittadini, concordandole con la giunta”. Quindi, il primo cittadino ha dato lettura di un documento della maggioranza di pieno sostegno all’assessore Dimasi e nel quale vengono difese le scelte di politica economica compiute dall’amministrazione “non ultimo il rispetto del patto di stabilità fino allo scorso anno, indipendentemente da come andrà a finire quest’anno”. Quindi respinge la mozione di sfiducia. La chiosa finale di Tucci e’ “Non ci avete covinti e non ritireremo la mozione di sfiducia perché non colgo nelle vostre parole elementi di discontinuità e perché non state mantenendo le promesse di non aumentare i tributi che avete fatto in campagna elettorale. State continuando – ha concluso – gli errori fatti dalla precedente amministrazione e per uscire da una situazione in cui il patto di stabilità non è stato rispettato per un milione e duecentomila euro dobbiamo per forza ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini”. La mozione viene respinta coi voti della maggioranza.
di Gianluca Albanese
CAULONIA – La maggioranza blinda l’assessore Lino Dimasi e respinge all’unanimità la mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal gruppo d opposizione. È quanto è emerso nel corso del consiglio comunale di stasera, partecipato, come al solito, da parecchi cittadini.
LE FASI PRELIMINARI
Prima dell’inizio dei lavori Tucci sollecita nuovamente l’aiuto dell’amministrazione per risolvere il disagio della cittadina Callipari la cui abitazione e’ circondata da materiale di risulta e sul rilancio del servizio degli autobus mediante l’installazione di una pensilina sotto le case popolari. Lia specifica: “indipendentemente da dove e’ il materiale di risulta, se su suolo comunale o meno, se la spesa e’ esigua il Comune non ha problemi a intervenire”. Prima della discussione della mozione di sfiducia verso Dimasi, Lia rivolge il proprio monito: “la situazione delle casse comunali e’ difficile ovunque e quella di Caulonia non è maturata adesso. Addirittura alcuni Comuni hanno deciso spontaneamente di non rispettare il patto di stabilità, come Torino”. Riccio premette che “in passato risolvemmo situazioni di grave disagio sociale. La signorina Callipari abita in una casa in condizioni pietose e l’amministrazione si è già fatta carico di trovare una casa a spese del Comune. Se poi i problemi ci sono nella sua casa di proprietà faremo il possibile, anche se ci sono poche risorse nelle casse comunali. Poi, il progetto per il nuovo acquedotto e’ quasi completo e faremo un incontro pubblico per illustrare i contenuti del progetto. Stiamo superando tutti gli ostacoli. Quindi, sui dearsenificatori messi nei locali pubblici ritengo – ha concluso – che le polemiche fatte sul loro prezzo siano sterili”. Il consigliere Campisi ha eccepito il fatto che alcuni cittadini hanno trovato su internet “gli stessi macchinari ad un prezzo inferiore”.
LA MOZIONE DI SFIDUCIA A DIMASI
Tucci relaziona sulla mozione di sfiducia all’assessore al Bilancio Dimasi:”Le risposte date alla nostra iniziativa hanno oltrepassato i principi che hanno ispirato la mozione e che non hanno nulla di personale. È opportuno che la gente conosca la realtà delle casse comunali. Dimasi e’ assessore al Bilancio dalla scorsa consiliatura e ha sempre vantato la solidità delle casse comunali. È stato lo stesso sindaco Riccio in più circostanze a denunciare, invece, il difficile stato del bilancio comunale. E poi in questi anni la politica e’ stata sottomessa alle ambizioni personali dei singoli e ora siamo nei guai. Se l’amministrazione conferma la fiducia all’assessore al Bilancio vuol dire che la responsabilità da individuale diventerà collettiva. Noi siamo partiti semplicemente dalle considerazioni fatte dalla Corte dei Conti e non vogliamo tagliare teste ma trovare soluzioni condivise per arginare il pericolo di dissesto”. Tucci ricorda pure che “L’Ente non ha mai ottemperato ai dettami della magistratura contabile, specie per quanto riguarda l’iscrizione dei residui attivi a bilancio. In particolare – ha proseguito Tucci – dobbiamo aumentare la capacità di riscuotere i tributi e di individuare correttamente la base imponibile attraverso una corretta gestione degli accertamenti. Se non sappiamo quanto possiamo incassare come facciamo a sapere quanto possiamo investire? La legge impone una valutazione sull’equilibrio di bilancio con cadenza bimestrale”. E ancora: “Esiste un deficit di comunicazione tra gli uffici comunali e l’organo d’indirizzo politico. Se ci sono crediti che voi stessi ritenete inesigibili perché non interrompete il contenzioso, visto che ora il Comune rischia di sobbarcasti pure ulteriori spese legali?”. Non manca un riferimento all’acqua inquinata con arsenico:”E’ inutile dire che fate pagare la tassa al 50%: ma chi è disposto a pagare per avere nei propri rubinetti acqua non potabile?”. La “requisitoria” di Tucci si conclude con un passaggio che strappa qualche applauso tra il pubblico:”Con tutte le anticipazioni di cassa che questo Comune fa a Enti e ditte fornitrici, perché non se ne fanno per pagare gli Lsu-Lpu.”. Su questo punto la precisazione di Lia e’ stata tempestiva:”Nel 2013 non abbiamo fatto alcuna anticipazione di cassa e sappiamo bene che chi lavora ha diritto ad essere pagato prima degli altri”.
Dimasi, in premessa ha detto di non entrare nel merito delle cose esposte da Tucci “Che – ha detto – non mi convince quando dice che la mozione non è un atto contro la mia persona anche se non riterrò la mozione come lesiva della mia dignità personale. Io non ho mai rinnegato la mia storia e non rifuggo dalle mie responsabilità e sono con la coscienza a posto e auguro a chiuse di essere sereno e tranquillo come me. Non ci sono omissioni nel bilancio comunale. Abbiamo sempre emesso i ruoli e non li abbiamo tenuti nel cassetto come qualcuno ha fatto in passato. Questa opposizione – ha proseguito Dimasi – ha condotto numerose battaglie ma la mozione di sfiducia la fanno solo contro l’assessore al Bilancio e non vorrei che dietro tutto ciò ci fosse una buona dose di cinismo. Se il Consiglio lo ritiene io posso rassegnare le mie dimissioni già da stasera e rimango a disposizione del sindaco e della giunta”. A dargli manforte arriva il collega di giunta Cagliuso:”Sembra un film a puntate quello dell’opposizione: prima chiedono di tornare alle urne, poi la mozione di sfiducia; quale sarà la prossima puntata? Mi viene da chiedere scusa ai cittadini per questa opposizione fatta senza contenuti ma basata solo dai personalismi. Oggi dicono le stesse cose che dicevo io otto anni fa a ruoli invertiti, ma noi ci mettevano i contenuti e ora non vediamo la luce in fondo al tunnel. La mozione di sfiducia e’ sempre un atto poco nobile”. Ma non solo. Secondo Cagliuso “La minoranza vuole abbattere i pilastri dell’impostazione del bilancio. Le osservazioni della Corte dei Conti sono fatte, otto volte su dieci col “copia e incolla”. Anche sul recupero dell’evasione tributaria Cagliuso rilancia:”Se avete una ricetta ditecela, ma mi sa che è un problema comune a molti paesi. Rinnovo la massima fiducia nei confronti dell’assessore Dimasi”. Non manca la replica del capogruppo di opposizione Mercuri:”Quando si assumono certe iniziative viene sempre data una motivazione e in una vera democrazia non esistono intoccabili e indispensabili. Noi discutiamo l’operato, non la persona e abbiamo sempre detto che il bilancio andava revocato perché conteneva crediti non esigibili. Per evitare il default bisogna apportare dei correttivi come spesso anche il sindaco ha riconosciuto”. Quando parla di Dimasi non lo chiama assessore, ma “il preposto al bilancio, al quale – ha detto – so che voterete la fiducia ma poi che ne sarà del bilancio e dei servizi comunali? Chi ha vinto le elezioni deve risolvere i problemi del bilancio”. Dal canto suo, il segretario comunale Ientile specifica che “Il problema non sono i residui, ma altro”. Al sindaco Riccio il compito di trarre le conclusioni:”Spiace leggere manifesti in cui si definisce vergognoso l’operato dell’amministrazione ma le vergogne sono altre. Riconosco i problemi ma non voglio ledere l’intelligenza dei cittadini. Le nostre difficoltà sono comuni a molti enti, visti i tagli fatti alla finanza trasferita. Ciononostante la massa dei tributi da incassare e’ aumentata e gli aumenti delle tariffe li hanno fatti tutti. I sindaci sono diventati dei meri esattori e questo non ci sta bene. Sulla spending review abbiamo dato dei segnali rinunciando alle indennità per pagare il Ktf e dismettendo fitti passivi comunali. La mozione di sfiducia deve essere presentata quando ci sono responsabilità gravi e personali; le scelte di Dimasi sono state frutto di esigenze reali dei cittadini, concordandole con la giunta”. Quindi, il primo cittadino ha dato lettura di un documento della maggioranza di pieno sostegno all’assessore Dimasi e nel quale vengono difese le scelte di politica economica compiute dall’amministrazione “non ultimo il rispetto del patto di stabilità fino allo scorso anno, indipendentemente da come andrà a finire quest’anno”. Quindi respinge la mozione di sfiducia. La chiosa finale di Tucci e’ “Non ci avete covinti e non ritireremo la mozione di sfiducia perché non colgo nelle vostre parole elementi di discontinuità e perché non state mantenendo le promesse di non aumentare i tributi che avete fatto in campagna elettorale. State continuando – ha concluso – gli errori fatti dalla precedente amministrazione e per uscire da una situazione in cui il patto di stabilità non è stato rispettato per un milione e duecentomila euro dobbiamo per forza ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini”. La mozione viene respinta coi voti della maggioranza.