di Gianluca Albanese
CAULONIA – Un’anticipazione di tesoreria per 600.000 euro per pagare gli stipendi di agosto dei dipendenti comunali, coprire 156.415,09 euro di somme pignorate presso lo stesso tesoriere comunale, e pagare la seconda rata semestrale di un mutuo per 105.203,44 euro.
E’ quanto ha deliberato la giunta comunale di Caulonia lo scorso 21 agosto, sulla scorta di una nota del responsabile dell’area finanziaria, in un contesto di carenza di cassa in questo momento e che, dunque, impone, il ricorso, a una sorta di prestito per ottenere liquidità. Non tira una buona aria, dunque, per le casse comunali dell’Ente amministrato dall’esecutivo Riccio, che non potendo più raschiare il fondo del barile (cassa) ricorre a una sorta di carta di credito che però non viene utilizzata per acquisti straordinari, ma per coprire uno dei principali costi fissi di un Comune, ovvero gli stipendi dei dipendenti e la rata di un mutuo. Il consigliere di opposizione Attilio Tucci, raggiunto telefonicamente da Lente Locale ha detto che «Pur nel massimo rispetto dei lavoratori e delle loro legittime aspirazioni a ricevere in maniera puntuale gli stipendi, la delibera, che non ha precedenti analoghi nel passato recente, evidenzia una gestione più che allegra delle finanze comunali, che fa il paio con un sempre più diffuso malcostume da parte dell’amministrazione, che invece di assegnare gli incarichi con la procedura ad evidenza pubblica, ricorre all’affidamento diretto. E’ successo così per la gestione dei progetti di accoglienza – ha detto Tucci – e con l’affidamento alla CNI Music per l’organizzazione e la logistica del Kaulonia Tarantella Festival. Si tratta – ha concluso Tucci – di procedure non regolari, che cozzano contro uno dei principi basilari dell’Unione Europea, in virtù dei quali i fondi vengono concessi se c’è il requisito essenziale dell’evidenza pubblica nell’assegnazione degli incarichi». Insomma, quando manca più di una settimana alla prossima seduta consiliare, le polemiche non mancano. E siamo solo all’inizio.