di Gianluca Albanese
CAULONIA – Ancora un week end di riflessione e poi, lunedì, dovrebbe essere resa nota la composizione della nuova giunta Riccio.
Il condizionale è d’obbligo, visto che era attesa già per ieri mattina la comunicazione che invece non è arrivata ed, anzi, è stata sostituita da una nota in cui il primo cittadino se l’è presa con la minoranza che non ha accettato la proposta di entrare nel nuovo esecutivo. Vedremo.
Intanto, in assenza di comunicazioni ufficiali, diamo conto degli ultimissimi sviluppi, partendo dalle dichiarazioni rilasciate dal sindaco a un quotidiano di Rende, che vanno verso la riproposizione di una giunta composta da figure interne al civico consesso, senza, dunque, ricorrere ad esterni. Riccio, infatti, ha detto che l’assessorato ad un esterno avrebbe avuto senso solo in caso di esecutivo di larghe intese, mentre ora appare più probabile che ci sia una redistribuzione di deleghe con l’ingresso in giunta di un consigliere al posto del dimissionario vicesindaco Lino Dimasi.
In pole per un posto da assessore, secondo quanto sostenuto da più parti, ci sarebbe il consigliere Sorgiovanni, in netto vantaggio rispetto all’altro papabile, il giovanissimo consigliere Commisso. Resta il nodo del vicesindaco. Anche qui ci sarebbe una sorta di candidato naturale ad occupare il ruolo, ovvero Franco Cagliuso, che per esperienza, temperamento ed entrature nella società civile, rappresenta già, agli occhi dei più smaliziati, una sorta di “sindaco-ombra”. Ma proprio questa sua presenza in un ruolo così importante potrebbe potenzialmente nuocere agli equilibri del costituendo esecutivo, tanto che anche la sua nomina a vicesindaco sarebbe, ad oggi, uno dei pochissimi nodi residui da sciogliere.
Del resto, subito dopo le dimissioni, fu lo stesso Cagliuso a dire di preferire un ruolo di capogruppo piuttosto che da assessore nell’esecutivo che verrà. Non sappiamo se nel frattempo abbia rivisto questa sua convinzione, magari alla luce del diniego della minoranza a entrare in giunta, ma appare molto probabile che farà valere il proprio peso politico all’interno della maggioranza. Una considerazione, questa, che va nella direzione opposta a un’ipotesi di scambio tout court di ruoli tra lui e l’attuale capogruppo di maggioranza Commisso. E siccome il primo cittadino tiene parecchio agli equilibri nella compagine di maggioranza, non è detto che non faccia di tutto per accontentare l’ex assessore a Sport e Cultura. Magari col ruolo di vice sindaco o, come extrema ratio, inserendo uno dei suoi fedelissimi in giunta come assessore esterno, qualora lo stesso Cagliuso dovesse optare per rimanere fuori dall’esecutivo.
Quasi quattro anni di consiliatura davanti, infatti, suggeriscono prudenza e la necessità di prevenire ogni possibile strappo interno. Ne dovremmo sapere di più lunedì.